“O, ma hai sentito Rihanna?”
“No, è da un po' che non chiama”.
“Intendevo: hai sentito di Rihanna?”
“Il suo ragazzo le ha spaccato la faccia, sì. È dominio pubblico da due settimane”.
“No, ma pare che lei lo ami ancora. Dico, ma queste ragazze di oggi...”
“Tu poi dove le scopri queste cose?”
“Nello spogliatoio. Dicevo, queste ragazze che si fanno picchiare...”
“Nello spogliatoio maschile si parla degli amori di Rihanna?”
“La radio parlava di Rihanna. Gli uomini parlavano di un programma di culturismo che c'è di notte su Italia1. Comunque: ma tutte queste ragazze che si lasciano picchiare dai loro uomini...”
“E tu lo guardi questo programma?”
“Ma secondo te. Mi hai mai visto guardare del culturismo?”
“Che ne so di quello che guardi quando vado a letto, scusa”.
“Niente. Non ne sai niente. Ma ti stavo dicendo di queste ragazze di oggi, che si lasciano picchiare, che poi chiedono scusa perché è colpa loro, sono state troppo gelose...”
“E quindi quando gli altri parlano di culturismo, tu cosa dici?”
“Io non dico niente. Mi faccio i fatti miei, cammino spalle al muro. Comunque: tutte queste ragazze che si fanno dominare, che si fanno fare di tutto e non denunciano mai, tutte queste ragazze...”
“In che senso spalle al muro?”
“Ne senso che... ma mi stai ad ascoltare? Sto cercando di finire un discorso”.
“Lo so, ma è una cazzata”.
“Come fai a saperlo, scusa, fammi finire. Insomma, tutte queste donne che...”
“Guarda, è inevitabile. A quest'ora, su questo divano, con questi argomenti, tu non puoi che sparare una cazzata. Lo so. La presento”.
“Cos'è che presenti?”
“Nooo, la pre-sento, con la esse sorda, senti? Presentire, non presentare. Io pre-sento la tua cazzata”.
“E allora dilla tu, vediamo se è proprio quella”.
“Perché dovrei dire una cazzata? È il tuo specifico”.
“Ma cristo santo, ma con tutte le donne che ci sono al mondo, che si fanno rompere la faccia e non sbattono ciglio, per anni e anni da parenti e marito senza denunciare, e che pare siano l'assoluta maggioranza al mondo, no, ma tra tutte queste donne...”
“Sì?”
“...Non ne potevo incontrare una anch'io? Una sola”.
“Vedi che era una cazzata?”
“Giusto per vedere l'effetto che fa, e poi statisticamente, voglio dire...”
“Ti senti meglio adesso che l'hai detta?”
“No. Ma forse un ceffone...”
“Ti accontento subito, toh”.
“AHI! Non da te a me, intendevo da me a te”.
“Scusa, non avevo capito”.
“Mi sembrava ovvio: io uomo, tu donna, io dare ceffoni tu prendere”.
“No, non credo. Ma prova con Rihanna, magari per lei è ok”.
“Cioè, mi autorizzi a provarci?”
“Con Rihanna? Sì”.
Cara Rihanna,
sono un tuo grande ammiratore. Mi piace il tuo stile, il modo in cui canti e i contenuti che esprimi. Mi dispiace per le tue ultime disavventure, e ti volevo dire che in qualsiasi momento, se ti servisse una persona su cui contare, uno che non ti manda all'ospedale, uno che al limite se proprio insisti ti rifila un paio di ceffoni dopocena e sta ben attento a non lasciare i segni, be', io sono qua. Tuo Leo