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giovedì 5 agosto 2010

Suppose I should hate it so


(Mi bastano i primi dieci secondi e sono di nuovo lassù, santamargherita terzo piano, seduto su un'ustione da turista della domenica, a tradurre cartelle alla disperata, deve sembrare tutto finito entro il trenta luglio, ché il primo agosto forse mi fanno un contratto. Davanti al ventilatore una bottiglia di ghiaccio. Il passato sciocco che mi tocca rimpiangere).

3 commenti:

  1. Berlucchi ON AIR (e qui profano).

    Possibile che voi tuttologi/ghi(?!), filosofi del sapere abbiate sempre gusti così bizzarramente sofisticati in musica :-)..un Phil Collins no?

    ...bella però...

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  2. Elizabeth è tra le dieci migliori voci della storia della musica. Pensa che proprio qualche mese fa mi son messo a riascoltare tutti i Cocteau Twins dalla fine degli Ottanta in poi, che avevo sempre snobbato, e mi sono trovato di fronte a un paio di pezzi da "Blue Bell Knoll" (1988) che per me valgono il disco intero.
    Il passaggio dal post-punk al dreampop che li traghettò da Head Over Heels a Treasure, per poi riprendere in una versione riadattata ai tempi nei primi anni Novanta, fu interrotto da questo disco cupissimo, un gothic rock pre-Lycia, e in particolare da una canzone che non riesco di cui non riesco ancora a comprendere la genesi: il punto d'intersezione quasi perfetto tra dark e dreampop: "The Itchy Glowbo Blow".
    http://www.youtube.com/watch?v=TLPdq6vHXsY

    (il pezzo introduttivo, poi, parte gotico solo per dissimulare il fatto che si stia caricando a molla, per sfociare in un'esplosione che ha addirittura qualcosa del recupero wave di qualche anno dopo: http://www.youtube.com/watch?v=AZz2nCLXZoQ )

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  3. elizabeth frazer non la rimpiangeremo mai abbastanza.

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Puoi scrivere qualsiasi sciocchezza, ma io posso cancellarla.

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