Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi

Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi. Noi no. Donate all'UNRWA.

mercoledì 12 gennaio 2011

Secoli di secoli di frrrrrrrrrrrr


Attenzione: Questo pezzo contiene lessico piuttosto esplicito. I minori possono leggerlo solo se accompagnati.

Toc toc.

“Chi osa bussare alla Cripta del Creativo?”
Dunque, ecco io... avevo un appuntamento, rappresento un consorzio di pellai...”
“Parola d'ordine”.
“Chi mi ama mi segua”.
“Puoi entrare”.
“Grazie. Dunque, non so se ci siamo presentati al telefono, io... vengo a nome di questo consorzio di pellai che vorrebbe rilanciare la propria immagine e così... avevamo pensato di rivolgerci al Sommo...”
“Guarda, personalmente a me non fotte una sega di chi sei e cosa vuoi. Basta che tu abbia portato ciò che ci occorre. Hai il sangue?”
“Ma certo, ecco qui. Sette litri di sangue di vergine”.
“Bella tanica. Sicuro che è di vergine?”
“Eh, mi fa una bella domanda”.
“Perché se non è di vergine poi succedono i casini. Gruppo sanguigno?”
“Ecco, appunto, io... non volevo rischiare, e così ho preso un misto”.
“Mmmh. Ce lo faremo andar bene. Seguimi nel fondo della cripta, occhio al...”
“Ouch!”
“...Terzo capitello a destra, vedo che lo hai già incontrato”.
“Certo che fa freddo qui”.
“La temperatura ottimale per la conservazione. Eccoci arrivati. Il Sommo è lì, oltre la soglia di questo portale funerario. Sei pronto a incontrarLo?”
“Ho i brividi”.
“È comprensibile. Dunque, per prima cosa: non parlare e non Lo guardare negli occhi finché non Gli avrò somministrato il sangue. Solamente dopo, forse, potrai parlare. Ehi, ma ti senti bene?”
“Io... cerchi di capirmi, l'immagine del mio consorzio dipende da questo meeting”.
“Fidati di noi, sei in buone mani. Ora entriamo”.


Screeeeeeeeeeeeeeeeak


“Dio mio”.
“Dio non c'entra molto, come puoi ben capire. Non guardarLo!”
“Ma... non mi sembra che respiri”.
“Sssssssssssssst! Non ne ha bisogno! Ora Gli apro la bocca... uff, non viene. Certi giorni è proprio duro... Senti, dammi una mano”.
“Eh? Cosa devo fare?”
“ReggiGli la testa mentre cerco di aprirGli la bocca... su”.
“Ma non morde?”
“In linea di massima no”.
“Dio mio, chi potrebbe crederci, io sto... sto tenendo in mano la testa del Maestro”.
“Dio non c'entra niente, ribadisco. Ecco, ora infilo l'imbuto, tu versa pure dalla tanica”.
“Sette litri di sangue? Ma non sborderà?”
“Eh, anche a me sembrava strano le prime volte. No, è insaziabile. Guarda come va giù, non ne lascia un goccio”.
“Certo che è una dieta costosa, eh”.
“Vale tutti i soldi che è costata, come ben sai. Ecco”.
“Sta... sta cambiando colore!”
“Allontanati, adesso può mordere”.
“Si sveglia?”
“Non è mai veramente sveglio, e non è mai veramente... in sonno”.


Wrgrwgrgrgrggrgrg”.


“Sta parlando! Cosa dice?”
“Nulla di intellegibile per ora. Parla tu”.
“Ma cosa Gli devo dire?”
“Adulalo. È assai sensibile ai complimenti”.
“Sì, dunque, ehm.... O Maestro, o Luce dell'italico ingegno”.


Wgggrrrgrgrgrgrgrgr


“Vado bene?”
“Vai, vai, ti ascolta”.
“O Creativo dei Creativi, anzi, unico Creativo Italiano, del passato del presente e del futuro; nulla esisteva prima di Te, nulla sussiste dopo di Te, se non copiato da Te...”




Wgrrgrgrgrgrgccccucucucuc”.


“O Sommo Maestro, fosti tu e tu solo a rivoluzionare la pubblicità italiana, con quel cartellone di cui ancora oggi tutto il mondo parla, la campagna per i jeans... tu solo sapesti trovare l'immagine adatta al prodotto”.


WrrgrgrgrgrgrgrgrgcccccCULO!


“Vai bene, vai bene, lo hai svegliato.”


“CULO! grgrgrgr CULO! CULO!”


“O Maestro, come possiamo ricordare una per una le tue geniali innovazioni... le centinaia di campagne in cui tu mostrasti al mondo le...”


wrgrrgrgrggrg PUPPE!”


“Le nuove frontiere del comunicabile”.


“TETTE!”


“...Sì, anche quelle, sì”.


CHIAPPE! Werrghgewheg. CHIAPPE!”


“O Maestro, passano gli anni, eppure il tuo sguardo puro sul mondo non si appanna e ci regala sempre nuove...”


TETTE!”


“...Formidabili campagne, tra le quali vorrei ricordare quella meravigliosa elaborata più di dieci anni fa per Famiglia Cristiana”.


“CHIAPPE!”


“...E quella ancor più geniale, elaborata dieci anni dopo, per l'Unità”.


CHIAPPE!”


“O Maestro, così pura e originale è la tua arte, che tu riesci a trasformare in un capolavoro anche un'affissione di cibo per cani, mostrando...”


PUPPE!”


“Che il tuo genio non decade con gli anni. Ebbene, è a te – e a chi altri? – che ha pensato il mio consorzio, o Sommo”.


CU-LO! TET-TE! CU-LO! CU-LO! TET-TE!”


“Maestro sì, forse siamo stati troppo impudenti a ricolgerci a Te, che hai lavorato con i più grandi maestri del....”


“CULOTETTECULOTETTECULOTETTECULOTETTECULOTETTECULOTETTE CULOTETTECULOTETTECULOTETTECULOTETTECULOTETTECULOTETTE CULOTETTECULOTETTECULOTETTECULOTETTECULOTETTECULOTETTE


“...d'altro canto, o Sommo, che dovevamo fare? Rivolgerci a un giovinastro? a un cialtrone dilettante che senz'altro avrebbe copierebbe una Tua idea?”


“IDEA?”

“Ehi, ha detto Idea, hai sentito?”
“Sì, capita”.


“TETTE!”


“... e quindi insomma, Maestro dei Maestri, Tu solo hai parole di successo sempiterno, ed è Te pertanto che prostrati supplichiamo di rinnovare la nostra immagine”.


“IMMAGINE?”


“Sì”.


“TETTE-TETTE-TETTE-TETTE!”

“Sento che stai già elaborando qualcosa, o Maestro. Vedi, noi del consorzio pellai, stavamo pensando a un calendario, e così...”


“TETTE!”

“Sì, maestro, ho capito, le tette, un'idea senz'altro interessante, però... Maestro, noi vorremmo qualcosa di nuovo”.


“PUPPE!”

“...perché francamente, adesso, non vorrei offenderTi, però... un calendario con le puppe, da qualche parte... s'è già visto”.


“CHIAPPE!”

“Ecco, Maestro, sì, le chiappe, che idea brillante, perché no... e tuttavia...”


“CHIAPPE-CHIAPPE-CULO-CULO”.


“Insomma Maestro, io non so se ti rendi conto di quanto mi costa questo meeting, in termini di sangue di vergine al litro”.


“WRG? RGR?”


“Ops”.


“GRGRGGRGRGRGRGRG!”

“Ehi, attento a dir così. Lo ecciti”.
“Il fatto è che... insomma, Maestro, io credo tantissimo in Te... Possibile che Tu non abbia un'altra idea, qualcosa di veramente nuovo? Sono realmente venuto qui soltanto per sentirti dire Culo e Tette? Per carità, non dico che siano brutte idee, ma...”


“Wrrrhgrgrgrggrrgrgrgrgrf f ff f ff”

“E adesso cosa fa?”
“Non lo so. Mi sa che lo hai offeso”.
“Ah sì?”
“Nessuno gli aveva mai osato rispondere come gli hai risposto tu. Hai avuto del coraggio”.


“Rrgrgrgrgrf f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff”


“Si sta addormentando, forse”.
“No. Mi sembra piuttosto che... elabori”.
“Elabora?”


“f f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff”


“Sicuro che non stia per esplodere?”
“No”.


“f f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f fff”.


“Maestro, ti scongiuro, perdonami per la mia impudenza... non esplodere... non lasciare il mondo orbato di Te, unica fonte di creatività... che mondo triste resterebbe... un mondo senza colori, senza culi, senza tette, senza...”


“f f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f ff f fRRRRRRR! FRRRRRRRRRRRR!”


“Maestro, stai forse cercando di dirci qualcosa?”


“f f ff f fFFRRRRRRREGNA! FREGNA! FREGNA!

“Mio Dio! È successo!”
“Dio non c'entra niente. Dio non c'entra niente”.


“FREGNA! FREGNA! FREGNA! FREGNA!”


“Ha avuto un'idea. Nuova. E io c'ero. L'ho visto”.


“FREGNA! FREGNA! FREGNA! FREGNA!”

"C'ero mentre la concepiva, mentre la portava alla luce! Ho assistito al parto, all'illuminazione!”
"Sei davvero fortunato. Non è capitato a molti".


“FREGNA! FREGNA! FREGNA!”

“Sommo Maestro, se mi è concesso interpretare le Tue parole oracolari, Tu vorresti che nel nostro calendario noi mostrassimo una fregna, è così?”


“FICA! FREGNA! FICA! FREGNA!”

“Geniale. E gennaio è sistemato. Ma, o Sommo, a febbraio che si fa?”


“FREGNA! FREGNA! FREGNA!”

“Fantastico. Uno dopo gennaio si aspetta un'altra cosa, e invece... tac, uno-due, irresistibile. Maestro, Tu sei l'unico vero genio creatore della postmodernità, ma perdonami... a marzo?”


“FICA!”

“Ecco! È chiaro! Due mesi fregna, e poi fica. Devo prendere appunti. E ad aprile?”


“PATONZA!”

“Ma come Ti vengono. Come Ti vengono. Incredibile. Beh, a questo punto è maggio e si potrebbe anche mettere, che ne so, un unicorno che scorrazza in un prato fiorito, che ne pensi?”


“PASSSSSERA!”

“Ma sì, è chiaro, che sciocco che sono. L'effetto sorpresa, chi si aspetterebbe che a maggio mostriamo una passera, e invece noi... e a giugno?”

“FREGNA! PELOSA! FREGNA! GLABRA! FREGNA! NEGRA! FREGNA! ALBINA!”

“E io che ho osato dubitare di Te. Maestro, sei davvero l'Unico e il Sommo”.

“FICA GRINZOSA! FICA SPANATA! FICA QUALSIASI!”

“Penso già ai lanci di agenzia. Le polemiche. I giornalisti. Le femministe. Boxino del Corriere e Gallery di Repubblica assicurati”.

“FICA! FREGNA! FICA! FREGNA!”

“E mediante questa accorta strategia mediatica, noi presto raggiungeremo la...”

“FREGNA! FREGNA! FRFRFRRRRRRRRRRRRRR!”

“L'attenzione del nostro target. Maestro, vale ogni goccia del sangue che ho versato, questa idea che...”

“IDEA?”

“Sì, Maestro, una grande, grandissima Idea.

“FREGNA!”

“Appunto. Lunga vita a Te, Maestro”.

“VITA?”

“Se così si può chiamare, non lo so”.

“FREGNA!”

“Mi auguro comunque che possa durare nei secoli dei secoli”.

“SECOLI!”

“Sì”.

“FREGNA! SECOLI! FREGNA! SECOLI! FREGNA! SECOLI! FREGNA! SECOLI! SECOLI NEI SECOLI DI FREGNA! FREGNA FREGNA FRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr

16 commenti:

  1. Ehi Leonardo, occhio a non confondere copywriter e art director. Quella della Jesus Jeans era l'accoppiata Pirella-Toscani. E se il secondo è discutibile (per non dire un cazzone sopravvalutato), per il primo la storia è ben diversa. Poi mi dirai che "O così o Pomì" era una puttanata, e magari hai ragione, ma ogni arte ha le sue regole.

    RispondiElimina
  2. Nel caso di un personaggio provocatorio come Toscani, un artista più che un fotografo, bisognerebbe ragionare un po' di più prima di lasciarsi ingannare da certe facilonerie!

    Nel suo discorso di critica aperta al corpo come veicolo per un prodotto Toscani si è progressivamente liberato dalle ipocrisie iniziali (i mini jeans, la minigonna) per approdare all'essenza, saltando la mutanda.

    In questa fase della sua ricerca c'è ancora un ironico appellarsi al pelo pubico come ultimo schermo concesso al perbenismo borghese, allo scandalo cattolico, e la posizione eretta della modella è costruita come una sfrontata ed innocente resistenza alla propria raffigurazione come sineddoche... No, scusate, non riesco a continuare. Davvero non capisco se Toscani ci fa o ci è.

    RispondiElimina
  3. comunque, in toscano è "m'importa una sega", non "me ne fotte una sega".
    no, davvero, no.
    clà

    RispondiElimina
  4. il momento dello spot definitivo si avvicina:

    http://www.youtube.com/watch?v=9QiMw1Q65d4

    andrea

    RispondiElimina
  5. Grande!

    temo che sia andata proprio così

    Nota a margine: curioso come alcuni etichettino come femminista (ovviamente integralista) ogni crititca a certa roba. Come se non fossero date aletrnative tra integralismo femminista e uomo delle caverne

    P.S. all'inizio pensavo fosse un racconto di pura fantasia, stile 2025, ho scoperto il caso grazie a te. Bene o male purchè..? no: eviterò il più possibile sto marchio, dovessi mai incontrarlo

    RispondiElimina
  6. Toscani riesce a far parlare un paese intero di azienducole minuscole semplicemente urtando il "comune senso del pudore". Ti sembra poco?
    Tecnicamente è un adepto del "basta che se ne parli".
    Paghi Toscani e la gente parla (male) di te. Non è diverso dal pagare una prostituta per un rapporto sessuale.

    P.s.: non vorrei essere nei panni del prossimo cliente, al quale proporrà un calendario di foto di cazzi.

    RispondiElimina
  7. "non vorrei essere nei panni del prossimo cliente, al quale proporrà un calendario di foto di cazzi."

    un applauso

    RispondiElimina
  8. Woooooha! Questo post è incalzante come il bolero di ravel (con un po' di pelo in più).

    Più vero del vero, dovrebbe essere linkato in ogni articolo che parla di Toscani!

    RispondiElimina
  9. "Questo post è incalzante come il bolero di ravel (con un po' di pelo in più)."

    Io direi di "pilu"... quantunquemente e spessatamente!

    RispondiElimina
  10. "...con le foto di cazzi"?? Ma quando mai...

    RispondiElimina
  11. Sul blog di Gilioli c'è il seguito, in cui la ministra che ha fatto calendari nuda si scaglia contro il calendario di Toscani.

    Non c'è niente da fare, la realtà batte la fantasia 10 a zero

    RispondiElimina
  12. http://www.musee-orsay.fr/it/collezioni/opere-commentate/cerca/commentaire_id/lorigine-du-monde-125.html?no_cache=1

    Un'opera un po' più esplicita e vecchiotta al museo d'Orsay, Gustave Courbet L'Origine del mondo.

    Certo non era per pubblicità ma la pubblicità serve a questo a far parlare, discutere

    RispondiElimina
  13. Se non ci fossero le foto il "Maestro", "l'Unico" e il "Sommo" di questo racconto potrebbero anche nascondere l'identità di SB.

    RispondiElimina
  14. RAGAZZI LEGGETELO! E' PROFETICO!
    Dal “Corriere della Sera” col titolo Il folle slogan dei jeans Jesus. 17/5/1973
    Pier Paolo Pasolini
    "Analisi linguistica di uno slogan"
    http://www.unipa.it/~mcometa/pasolini_jeans.pdf

    RispondiElimina

Puoi scrivere qualsiasi sciocchezza, ma io posso cancellarla.

Altri pezzi