Ecco, io non avevo veramente bisogno che il Tg1 (ma non solo il Tg1) mi facesse ascoltare le speculazioni di Red Ronnie a proposito di congiunzioni astrali e profezie Maya. Mi domando in effetti chi ne abbia bisogno. In generale, se c'è qualcosa di cui a 40 km dall'epicentro non si sente alcun bisogno, è un po' di paura in più, un po' di procurato allarme. Red Ronnie probabilmente non se ne rende conto, ma chi ha deciso di intervistarlo per il Tg1 dovrebbe. Non si fanno i tarocchi sulle emittenti nazionali del servizio pubblico: non si cura il malocchio con le fatture e non si tirano in ballo le Pleiadi per un sisma con epicentro a Finale Emilia. Se era uno scherzo, non faceva ridere. Ma non era uno scherzo, vero? (Continua sull'Unita.it, H1t#2^7)
E allora ci restano due possibilità. O al Tg1 non sono più in grado di distinguere tra scienza e ciarlataneria, o ritengono che la ciarlataneria vada benissimo per il loro pubblico: dopotutto poco prima del Tg1 su Rai2 c’era Paolo Fox con l’oroscopo. Dopotutto col suo libro sulle profezie Maya il presentatore di Voyager ha fatto guadagnare alla ERI edizioni RAI dei bei soldini. Se lui ha potuto terrorizzare una generazione di preadolescenti con favolette sulla fine del mondo, perché anche Red Ronnie non può buttar lì i Maya e un vulcano in Honduras in una telefonata? Dopotutto almeno è in buona fede, Red Ronnie.
Ecco, io non so davvero quale delle due ipotesi sia la peggiore. Sul serio al Tg1 qualcuno considera autorevoli le opinioni di Red Ronnie sugli allineamenti astrali che provocano i terremoti? E se invece le ritenete scemenze, perché le diffondete a ora di pranzo su una popolazione che – lasciatevelo dire a 40 km dall’epicentro – è piuttosto terrorizzata? Qual è il senso, visto che stavolta non avete nemmeno, come aveva Giacobbo, un libretto da venderci? Temo che un senso non ci sia, che ormai si è capito che l’apocalisse tira così bene che si distribuisce gratis anche quando non ce n’è alcun bisogno, quando non serve a nessuno. http://leonardo.blogspot.com