È più colpa mia che tua - abbiamo troppe cose in comune. |
Un tempo qui era tutto dell'uomo. Ma uomo cattivo, uomo pasticciare con virus ed esplosivi, uomo uccidere uomo, uomo tramontare. Futuro è scimmia. Scimmia non uccide scimmia. Se proprio non necessario, diciamo.
È insolitamente difficile scrivere una specie di recensione dell'ultimo capitolo della saga che mi terrorizzava da bambino nei lunghi pomeriggi del palinsesto estivo rai, scimmie parlanti e scenari postnucleari. È oggettivamente impossibile scriverne una migliore di quella di Gundam sui 400 calci, tanto per cominciare. Poi c'è il problema che il film è piaciuto a tutti, proprio a tutti, mentre e a me, mah, non tanto. E invece avrebbe dovuto piacermi. Quando ha battuto i Transformers ai botteghini, avrei dovuto scrivere un peana entusiasta in onore di Matt Reeves e degli altri sconosciuti di Hollywood che qualche anno fa hanno preso una saga accantonata per 25 anni e poi umiliata da un remake devastante, e l'hanno riavviata con 'pochi' milioni di dollari e tanta passione per il cinema d'avventura fatto bene. Prendi questa, Michael Bay. Un cantico, avrei dovuto sciogliere, a questo western con scimmie più espressive degli uomini, puri mascheroni amplifica-sentimenti, animali fatti di rabbia e orgoglio e amor paterno e invidia e perfidia, più umani dell'umano, agli antipodi di quei robottoni cromati barocchi e inespressivi. E invece guardate qui che cinema si può fare, con un po' di sana apocalisse batteriologica anni '70, due-location-due ma ben costruite, e tanto sentimento: tanta rabbia, tanto orgoglio e amor paterno eccetera. Avrei dovuto scrivere di questo, e di quanto mi sia piaciuto questo film. Se mi fosse piaciuto.
Ma non mi è piaciuto così tanto (continua su +eventi!)
Chi è la scimmia adesso? |
Poi c'è Koba, un personaggio fantastico. Il più intelligente tra le scimmie - in effetti pare sia un bonobo. Ha una bassissima opinione degli umani, sviluppata negli anni in cui è stato cavia di laboratorio. E malgrado il suo odio tanto sbandierato, è il più umano di tutti: sa mentire, uccidere a sangue freddo, recitare, manipolare: tutte cose che le scimmie ancora non fanno. Lui sì. Koba è un'invenzione felicissima. Ma proprio per questo, forse, si poteva evitare di trasformarlo in una superscimmia in grado di espugnare un carro armato a mani nude, uno che sa maneggiare con precisione il primo fucile che maneggia in vita sua - il virus gli ha fatto pure crescere il pollice opponibile? Va bene l'esplicito omaggio western, ma c'è un limite alla verosimiglianza anche in un film sui primati che rubano i fucili e in tre ore imparano come maneggiarli. La cosa fa tanto più male quanto più la messa in scena è ben curata, gli effetti speciali ben calibrati, eccetera. È come se avessero fatto scrivere la storia alla scimmia del team. Con tutto il rispetto per le scimmie, che hanno un luminoso futuro davanti. Però forse non è ancora il momento di far scrivere a loro i film.
Un ultimo appunto - assolutamente pretestuoso. Perché le scimmie, che hanno già un linguaggio dei segni perfettamente funzionale, dovrebbero imparare a parlare l'inglese, se per loro è faticoso e comunque gli umani non ci sono più? Perché dal prossimo film in poi lo parleranno correttamente, ok, lo so - ma al di là della necessità narrativa, che senso ha imparare faticosamente la lingua morta di una razza imperialista ormai tramontata? È un po', come si dice, un non sequitur, non trovate?
Apes Revolution è al Cinelandia di Borgo S. Dalmazzo alle 20:00 e alle 22:40; in 3d al Multisala Impero di Bra alle 20:10 e alle 22:30.
"Prendi questa, Michael Bay. Un cantico, avrei dovuto sciogliere, a questo western con scimmie più espressive degli uomini, puri mascheroni amplifica-sentimenti, animali fatti di rabbia e orgoglio e amor paterno e invidia e perfidia, più umani dell'umano, agli antipodi di quei robottoni cromati barocchi e inespressivi." Davvero quello che è Apes rispetto a T4. Bravo Leonardo.
RispondiEliminaA parte il 'problema' della manualità delle armi (forse un 5minuti, tipo 2001 di Kubrick a capire come funzionano ci starebbe stato) da questo film, per me, esce un messaggio molto più importante: noi non sapevamo di armi, usavamo dei bastoni per sfamarci e difenderci dai pericoli del bosco.
Trovato (o costruito) armi: Guerra, Inevitabile, prima o poi, e fraticida.
Giò
non è per fare il saputello, ma le scimmie il pollice opponibile ce l'hanno - anzi, ce l'hanno pure nei piedi...
RispondiEliminaGiuliano
Scimmie sabere fare duddo. Negri insomma.
RispondiEliminagrande Leonardo che coglie l'occasione di una recensione su un film sulle scimmie per fare un attacco a chi si ostina ad insegnare il latino, come diceva un attore da poco scomparso: "carpe diem"
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