A volte i robot hanno gli incubi. Sognano di non essere più robot, ma esseri umani con un cuore e i vasi sanguigni. Si svegliano e cominciano a smontarsi, strato dopo strato, finché sotto la pelle sintetica non emerge il verde confortante della scheda madre.
Idee semplici e perfette. |
Negli anni Duemila la fantascienza al cinema era un genere innocuo e fracassone, ancora ingombro dei blockbuster catastrofici di Michael Bay e Roland Emmerich. Poi qualcosa è cambiato. Credo che sia tutto cominciato con Moon, il piccolo film di Duncan Jones del 2009 che affrontava il genere con un approccio minimale: una sola location, un solo attore, effetti speciali semplici e poco invasivi, un paio di idee veramente buone. Moon è piaciuto a tutti, è stato immediatamente scopiazzato da qualche grossa produzione di Hollywood, ma soprattutto è stato per la fantascienza quello che Paranormal Activity è stato per l'horror: ha mostrato a tutti che se l'idea è buona, il budget può anche essere piccolo. E se il budget è piccolo, non c'è più bisogno di piazzare combattimenti ed esplosioni per in grande pubblico quindicenne. Si possono fare film un po' più adulti, film che ragionano, film che ti turbano e ti lasciano un po' perplesso anche a mesi e anni di distanza.
NON HO IDEA DI COSA STO FACENDO. |
Ah, io farei la stessa cosa. |
Poi c'è la storia. Anche stavolta, quattro attori e una location, e un'idea semplice ma di sicura presa: il test di Turing. Benché abbia esordito come scrittore, Garland si è impadronito del mezzo cinematografico al punto che per portarci nel suo mondo non ha bisogno di una di quelle fastidiose "spieghe", i monologhi iniziali che affliggono quasi sempre i film di fantascienza. Non è che tutto funzioni sempre: l'eleganza della confezione nasconde diversi difetti di trama e di logica. Ma con tutte le sue magagne, Ex Machina ti lascia addosso un segno potente. Oscar Isaac è Nathan, l'imperatore di internet, una figura che fonde Jobs, Zuckerberg e i creatori di Google. Nel suo castello ai confini del mondo sta lavorando all'intelligenza artificiale, il gradino successivo dell'evoluzione, con la stessa incoscienza infantile con cui Pollock rovescia colori sulla tela. Non gli dispiacerebbe essere Dio, ma sa anche di non avere scelta: i robot prima o poi si evolveranno, non è più una questione di "se", ma di "quando". Domhall Gleeson, un anno dopo Frank, veste di nuovo i panni del nerd che pensa di essere più furbo di quanto non sia e combina grossi guai. Ex Machina arriva nelle sale italiane proprio nella settimana in cui gli scienziati lanciano un allarme contro lo sviluppo di intelligenze artificiali in campo bellico, ed è la più bella sorpresa di questa estate rovente. Lo trovate al Cinelandia di Borgo San Dalmazzo (20:10, 22:40) e al Multilanghe di Dogliani (21:30).
Quali difetti di trama e logica hai visto? Io mi sa che mi sono fatto fregare "dall'eleganza della confezione".
RispondiEliminaSPOILERONI
Elimina- Il test di Turing non è un test di Turing.
- Un genio dei computer che progetta una macchina che si ribella (ha già osservato altri prototipi ribellarsi) e non ha nemmeno un tasto, un comando vocale per spegnerla a distanza - e allora dillo che vuoi farti ammazzare.
- Dialoghi molto esili, soprattutto i cosiddetti test. Due chiacchiere e il tizio casca come una pera matura. Ok, forse capiterebbe a tutti con la propria pornostar preferita, e tuttavia.
- I blackout. La tipa ha capito come fare dei blackout e il genio dei computer non se ne è accorto.
- C'è un androide che non capisce l'inglese ma un linguaggio segreto degli androidi che si sussurra nell'orecchio - la scena è appunto molto elegante, ma se ci ripensi ti dici: suvvia.
- Pollock come feticcio di "non ho idea di cosa sto facendo, ma sicuramente troverò qualcosa di geniale".
- "Io veramente ero venuto qui per prelevare il nerd che ha vinto la lotteria, ma tu sei molto più carina, quindi sali pure sul mio elicottero".
E così via.
capisco cosa intendi, ma è comunque buffo vedere Mad Max indicato come esempio di approccio minimale :D
RispondiEliminaIn effetti. Però è un inseguimento solo, ecco.
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