Allora sentite questa. Anni Ottanta, in una cittadina dell'East Anglia un mediocre pittore di ritratti riceve il messaggio di un giornalista che vuole intervistarlo, non è ben chiaro il perché. Vuoi vedere che a Londra si sono accorti di me? Ma, in effetti, perché dovrebbero? Faccio le stesse cose da vent'anni... Il pittore è uno di quei personaggi grigi alla Coe, alla Hornby, sotto la cenere dei quarant'anni covano braci di ambizioni divoranti. Il giornalista si rivela un tizio strano; guida un modello di Volvo mai visto, e insiste per fargli delle domande su David Bowie. Le piace Bowie? Ha predilezioni per un periodo in particolare della carriera di Bowie? C'è una canzone di Bowie che sente particolarmente sua? Ecc. ecc. È più teso del pittore, tradisce un atteggiamento reverenziale nei confronti dell'ospite che quest'ultimo non ha mai sperimentato, e a un certo punto riceve una chiamata su una specie di cercapersone e si dilegua (non prima di aver lasciato un biglietto da visita per proseguire l'intervista con calma in un ufficio a Londra).
(Questo pezzo partecipa alla Grande Gara degli Spunti! Se vuoi provare a capirci qualcosa, leggi qui).
Rimasto solo, il pittore riflette. Ha la netta sensazione che al giornalista della sua pittura non importasse nulla. Eppure era emozionatissimo, come se si trovasse davanti a una celebrità. E continuava a spostare la discussione su Bowie. La cosa più inquietante è che il pittore ha in effetti uno strano rapporto con la musica di Bowie. La prima volta che aveva ascoltato Space Oddity, ne era rimasto stranamente spaventato. Si era messo a dipingere quadri di tema spaziale, tutti poi bruciati in un momento di crisi. Non ne aveva sentito più parlare fino a Ziggy Stardust, disco che trovava insopportabile ma che in un qualche modo lo incuriosiva, e che lo aveva spinto a recuperare qualche album precedente. Era rimasto particolarmente turbato dall'ascolto di The Man Who Sold the World, un disco di cui gli sembrava di riconoscere tutte le melodie. Forse le aveva sentite davvero in sottofondo alla radio, mentre lavorava nel suo atelier. Sarebbe stata una spiegazione logica, se nel suo atelier non si ascoltasse solo musica classica e Jacques Brel. La cosa che più lo aveva turbato è che il disco fosse dedicato al fratello di Bowie, affetto da schizofrenia. Anche al pittore era stato diagnosticato un disturbo psicotico a vent'anni - aveva anche trascorso qualche mese in una clinica. Col tempo le allucinazioni uditive erano quasi scomparse, ma la paranoia era sempre dietro l'angolo, e le melodie di quel disco sembravano affiorare da una vita precedente. Alla fine il pittore decide di andare a Londra. Sul treno ha la sensazione di essere spiato.
L'ufficio segnalato nel biglietto da visita non esiste; in compenso c'è la Volvo misteriosa parcheggiata bene in vista. Il pittore decide di entrare e scopre di non essere più negli anni Ottanta, ma in una cronostazione del 2100. "Mi scuso davvero", gli dice l'intervistatore. "La mia agenzia non ama interferire con gli abitanti del passato, ma il suo è un caso molto particolare. Lei è vittima di un orribile furto di proprietà intellettuale. Un certo Ziggy Jones..."
"Ma sentito parlare".
"Ovviamente, è nato nel 2115. Un certo Ziggy Jones ha rubato un modello rudimentale di macchina del tempo Sola Andata ed è riuscito a sbarcare nel 1965. Dopo un po' di gavetta ha cominciato a far successo pubblicando le canzoni che ha scritto lei".
"Ma io non ho mai scritto una canzone".
"Proprio in questo consiste il furto: Ziggy le ha incise prima che lei le scrivesse. Nel suo passato originale, lei componeva Space Oddity nel 1971. Ziggy ha avuto l'idea di pubblicarla in concomitanza col primo allunaggio americano, nel 1969. Sull'onda di quel successo ha inciso quattro dischi di canzoni che lei avrebbe scritto nella seconda metà degli anni Settanta. Il più famoso, the Rise and Fall of Ziggy Stardust, è chiaramente ispirato alla sua vicenda artistica... Poi è andato in crisi, probabilmente non riusciva più a ricordare altri pezzi da copiare... nella macchina del tempo non puoi portare con te nessun supporto... si è rifugiato nell'eroina, ha fatto quel buffo film che è una mezza confessione, non trova?"
"Ma quindi David Bowie... sono io?"
"David Bowie è solo l'alter-ego di Ziggy Jones, un ladruncolo. Lei è Jacques Stardust, il più grande cantante glam inglese".
"Ma non ho mai scritto una canzone in vita mia".
"Perché qualcun altro le ha incise prima che a lei venissero in mente. Ora, se accetta di collaborare con noi..."
"Un momento. Ma nel 2115 la terra ha esaurito le risorse come in Five Years? Bowie ha rubato le mie canzoni per lanciare un messaggio? Ma poi progressivamente gli stupefacenti gli hanno fatto dimenticare la sua missione trasformandolo in una rockstar decadente?"
"Ehi ehi, non esageriamo. Comunque se lei accetta di collaborare con noi, possiamo tendere una trappola al cosiddetto David Bowie, riportarlo nel suo periodo originale, e restituirle il posto che le compete nella storia della musica".
"Riavrò i miei vent'anni? Mi darò al sesso e alla droga e al rok'n'roll?"
"No, troppo tardi, ormai è invecchiato. Ma potrà almeno conservare i ricordi di quel periodo".
Il pittore è perplesso.
Tanto più che - scoprirà - le cose non sono esattamente come gli hanno spiegato. La situazione è più complessa ma per scoprire come stanno le cose veramente, dovete votare per La vita segreta di Ziggy Stardust! Potete cliccare sul tasto Mi Piace di Facebook, o linkare questo post su Twitter, o scrivere nei commenti che questo pezzo vi è piaciuto. Grazie per la collaborazione, e arrivederci al prossimo spunto.
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Eh sì che mi è piaciuto: seguo Bowie da quando avevo 15 anni (nel 1971, sempre che la cronologia sia quella vera...).
RispondiEliminaVoto, e voglio il seguito!
Eh sì che mi è piaciuto: seguo Bowie da quando avevo 15 anni (nel 1971, sempre che la cronologia sia quella vera...).
RispondiEliminaVoto, e voglio il seguito!
l'inizio (e lo spunto) mi ricordano molto un vecchio e famoso racconto d fantascienza, quello dove un mediocre pittore riceve per l'appunto una visita dal futuro, giusto?
RispondiEliminagiuro che non me lo ricordo.
Elimina"The Discovery of Morniel Mathaway" di Willam Tenn
EliminaSe è di Tenn è probabile che l'abbia letto, tra l'altro (somiglia anche al prossimo spunto).
EliminaRacconto non particolarmente famoso ma molto carino… curiosamente, ricordo che la RAI ne fece una riduzione per una serie antologica, 'Il fascino dell'insolito', nel 1981. Una delle rarissime incursioni della RAI nella fantascienza, genere alquanto poco amato in Italia: da noi, oggi come allora, fanno audience soltanto quelle porcate con preti, poliziotti o dottori… tanto che, come dico sempre, se a don Matteo faranno prendere una laurea in Medicina avremo il telefilm italiota 'definitivo'…
EliminaMi era del tutto ignota la serie.
Elimina(Stasera c'era lo spinoff di don Matteo forestale in Trentino).
Musica e viaggi nel tempo. Le meglio cose. Questo libro deve essere scritto.
RispondiEliminaProposta alternativa: fare un libro di 32 racconti?
Leonardo, guarda che l'idea di Claudio mica è malaccio. Tra l'altro io aspetto ancora un libro con la racconta dei tuoi "santi del giorno".
EliminaMa i libri di racconti non se li fila proprio nessuno.
EliminaCioè. anche i romanzi ormai.
Ma i racconti proprio tocca pagare la gente che li legga.
Sono fra quelli che l,o farebbero gratis… esistiamo, ti assicuro.
EliminaMah, chi non conosce le canzoni di Bowie non ci si raccapezza molto. Senza contare che i viaggi nel tempo sono sempre un problema nel giustificare il fatto che non siamo invasi da turisti dal futuro… Potrebbe funzionare solo in chiave fortemente umoristica, un po' alla Stefano Benni.
RispondiEliminamozione d'ordine:
RispondiEliminaadesso non cominciamo a fare gli stronzetti con "ah ma io da qualche parte l'ho già letto".
è stato TUTTO già scritto o detto o cantato. facciamocene una ragione.
...e lasciatelo lavorà. e sennò se sete così sveji, vedemo i vostri...
Anche la tua affermazione sembra presa di peso da 'Strange days'…
EliminaOk, ok ! Scherzo !!! ;)
...nell'insieme "tutto" sono evidentemente incluse le cazzate mie.
Elimina...bell'avatar.
Da accanito lettore di Urania del tempo che fu... no, te prego!
RispondiEliminaI racconti sui viaggi nel tempo poggiano sempre, sistematicamente, su qualche tipo di escamotage narrativo del tutto arbitrario ed indimostrabile, o finiscono a cozzare contro il paradosso. Ora, ammettendo pure che tu abbia immaginato il "twist" finale inatteso che decine di scrittori pulp e sceneggiatori hollywoodiani hanno inseguito per anni, vale davvero la pena sobbarcarsi la lettura di decine di pagine per scoprirlo? Per me no, sorry.
Io pure non ho mai scritto un romanzo (ho scritto la parodia di un romanzo, ma quella non vale), e so esattamente perché. Perché in me non c'era un romanzo che voleva venir fuori. Col tempo ci ho fatto pace.
Mi è piaciuto e ho la terribile sensazione che mi piaceranno anche gli altri e il mio giudizio sarà del tutto inutile. La raccolta di racconti in effetti non ci starebbe male.
RispondiEliminaTra i due spunti di oggi mi è piaciuto molto di più questo: posso a malapena tentare di immaginare che guazzabuglio potrebbe essere il seguito!
RispondiEliminaTra i due spunti di oggi preferisco questo.
RispondiEliminaÈ molto più piccoloborghese dell'altro post, ma preferisco questo. Fa ancora caldo, anche colle piogge, e non voglio vederti a spappolarti le meningi per rendere interessante una storia già scritta :D
RispondiElimina...problemi nel postare su questa bacheca: comunque David Bowie tutta la vita! (spunto forse un poco meno prevedibile di quello su Gesuino... - un po' Havana Glam di Wu Ming 5 ma questo è solo un bene! -)
RispondiEliminaBravissimo comunque Leonardo per l'ottima idea, per le ottime idee: sarà un agosto memorabile!
Grazie
I viaggi nel tempo non sono la mia passione, e di Bowie so poco. Ma qui c'è fantasia e umorismo, e Gesù lasciamolo ai Monty Python.
RispondiEliminaUna cosa: io non direi "il più grande cantante glam inglese", perché il glam non è un tipo di musica ma un tipo di moda. Le mode terminano con il periodo storico. Assegnare ad un cantante del futuro una moda del passato è irrealistico.
RispondiEliminaQuesto ha il mio voto, meglio di Jesus
RispondiEliminaVoto Bowie
RispondiEliminaBowie >>> Gesù quindi voto questo!
RispondiEliminaquesto è un plagio chiarissimo del racconto di Tenn indicato da TJ, per cui lo casso senza appello, però è interessante: uno scherzo della memoria?
RispondiEliminaTra Ziggy e Gesù, voto Ziggy!
RispondiEliminaanche Alle vota Ziggy
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