(Questo pezzo partecipa alla Grande Gara degli Spunti! Se vuoi provare a capirci qualcosa, leggi qui. Puoi anche controllare il tabellone).
Una donna molto ricca, una donna in cerca di rivalse anche sul piano intellettuale, ha invitato nella sua tenuta 6 spasimanti. Ha spiegato che giacerà con uno solo di loro, colui che meglio saprà intrattenerla con fiabe o racconti. Dopo un primo turno in cui tutti e 6 hanno la possibilità di mettersi alla prova, la signora procederà all'eliminazione di un primo spasimante. Prima di lasciare la villa per sempre (esponendosi alla mortale epidemia gastroenterica che sta infuriando fuori dai cancelli), l'eliminato suggerirà il tema sul quale dovranno ruotare i racconti del turno successivo. Il secondo turno durerà 5 notti, e terminerà con una seconda eliminazione. Resteranno in 4, poi in 3, e così via. Ognuno degli spasimanti è caratterizzato da un'ossessione, che diventa l'argomento dei racconti suoi e degli avversari nel turno successivo alla sua eliminazione. Ogni racconto ha così due argomenti. Sembra un po' macchinoso, vero? In realtà è un semplice talent show per racconti, e ha il grosso pregio che l'ho già scritto tutto, un agosto di qualche anno fa.
LE XXI NOTTI | turni → | 1° turno | 2° turno | 3° turno | 4° turno | 5° turno | 6° turno |
personaggi ↓ | argomenti → ↓ | malattia | comunicazione | lavoro | sesso | economia | religione |
Prof Esso | istruzione | Il futuro di chi ha memoria | Il re impiccione e lo specchio magico | È un mercato pazzerello | L'ombelico è un problema complesso | La strage alla sagra d'Autunno | Ognibene ippopotamo in Kenya |
Don Tinto | religione | Sai-Pio sale in cielo | Dio mi ama | Di come Don Tinto perse la fede | In bagno coi Maestri | Karma 740 | |
Teddi | economia | Di ronda in ronda | Sono schizzato e mi piaccio così | Razza di parassita | L'amore gratis (I) | ||
Mària | sesso | La mia amica Boa | L'amore alla fine dei tempi | Storia di Mària | |||
Aureliano | lavoro | La supplente | L'assedio in pausa caffè | ||||
Arci | comunicazione | Il contagio |
E allora perché riproporlo? Perché
Voto questo. Lo avevo già letto la prima volta e mi era piaciuto. Ricondo in particolare: "Ognibene ippopotamo in Kenya".
RispondiElimina+1.
RispondiEliminavoto questo, l'ho già detto commentando un altro commento nel post con Love of my life.
RispondiEliminaquesto, please
RispondiEliminaMe le ricordo le venti e una notte e mi erano anche piaciute. Avrebbero molto più senso che una collana di pezzi brevi su Berlusconi, pertanto le voto.
RispondiEliminaVisto che siamo in tema di testi letterari già belli e pronti, che ne dici di fare l'e-book di 2025? Personalmente l'avevo molto apprezzato, soprattutto i mille finali uno dentro l'altro.
Apro poi una parentesi nella parentesi circa la forma letteraria: 2025 non è un romanzo, né una collana di novelle, né un poema, né un romanzo epistolare, né un diario, né una fiaba, né un'altra forma letteraria classica: che ne dite di introdurre la "forma blog"?
Il Decamerone ai giorni nostri, vuoi mettere? Voto questo.
RispondiEliminaMio figlio Alle di 13 anni vuole votare, li ha letti tutti ma ha solo il profilo google +. Voto io per lui, ok? Questo.
RispondiEliminaMio figlio Alle di 13 anni vuole votare, li ha letti tutti ma ha solo il profilo google +. Voto io per lui, ok? Questo.
RispondiEliminaFigata, questo.
RispondiEliminaQuesto!
RispondiEliminaVoto questo.
RispondiEliminaVoto questo
RispondiElimina...dispiace molto rinunciare a valorizzare il grande (e già ottimo) lavoro fatto su (e con) B ma davvero non me la sento di lasciargli altro spazio dopo quello che si è preso e ha occupato: voto per l'altro sperando che l'occasione della forma narrativa che ti offre ti sproni a esplorare bene l'intreccio e lavorare con attenzione sull'accumulo e la procrastinazione...
RispondiEliminaInsomma: avanti tutta!
Ognibene, forse ricordi, è una delle cose più belle che ho letto in tutta la mia vita e il Decamerone è un ottimo stratagemma per ampliare il respiro e stringere la pozza. Solo scegli fra peste e mille e una notte, non c'è bisogno di una cornice bennesca, a meno di fare un parallelo col marito che affronta da presidente Cecità in versione gastroenterica... (con lo stagno che gli si chiude attorno)
RispondiEliminaL'altra poi è a mio avviso una boiata, i tuoi pezzi sull'illusionista very normal president piccolo laido megalomane non sono certo fra i migliori ai miei occhi.
Questo, sì. Non amo gli addii. Il mio iter con B è stato analogo al tuo (con la notevole eccezione di Tinì Cansino essendo io femmina etero), però insomma il nostro viaggio insieme è finito, questo dice tutto, lasciamoci così senza rancor (cit.)-
RispondiEliminaQuesto qui
RispondiEliminaio voto questo
RispondiEliminaanche se l'altro, secondo me, con la giusta scrittura disincantata potrebbe diventare una specie di autunno del patriarca...
lo so che è triste, ma ogni paese ha quel che ha o che si merita boh
Caro Leonardo, ma hai mai pensato che semplicemente il romanzo non fa per te? Secondo me sei un grandissimo scrittore di racconti, alla Ammaniti per intenderci (non so come la vedi tu secondo me è un complimento). Quindi il mio consiglio non può che essere di pubblicare tutti questi spunti sotto forma di una o più raccolte di racconti, giuro fin d'ora di comprarli tutti in versione cartacea e cartonata! Daniele
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