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mercoledì 30 dicembre 2020

Una cosa imbarazzante sul mio vaccinismo

Ovviamente si parla molto di vaccini, ovviamente ognuno ha opinioni molto nette e le squadre a questo punto sono fatte già da un po', ad esempio io non posso che essere un vaccinista. E in effetti da che io mi ricordi mi sono sempre vaccinato, e ho sempre ostentato con fierezza la cicatrice dell'antivaiolo (sì, sono così vecchio). Appena ho avuto prole sono subito corso a vaccinarla, non contentandomi delle dosi obbligatorie ma aggiungendo anche le facoltative perché alla fine una meningite non è uno scherzo.


Negli anni nulla sembra avere scalfito la mia fede nei vaccini: nemmeno un ciclo di sottocutanee che da ragazzino mi gonfiavano l'avambraccio in stile Popeye e che evidentemente non mi hanno protetto dalle crisi allergiche (o se l'hanno fatto beh, evidentemente ero molto allergico prima). Avendo avuto l'opportunità, nella vita, di studiacchiare un po', so che l'obbligo vaccinale è sempre stato un problema eminentente politico, sin dai tempi in cui i rivoluzionari lo introducevano e i restauratori lo abolivano. So persino che la diffidenza nei confronti del vaccino non è una novità postmoderna, ma ha una lunga storia (qui dettagliata mirabilmente da Erik Boni). 

Sono abbastanza sicuro che i vaccini oggi funzionino, ma anche se non ne fossi sicuro sarei vaccinista lo stesso, tanto l'opzione vaccinista si adatta alle mie idee politiche. Quel che mi piace veramente dei vaccini non è nemmeno che siano un'alternativa a basso costo ai farmaci, ma il modo in cui mettono spalle al muro i liberali libertari e tutto il loro supposto libertinismo. Il fatto che il vaccino funzioni soltanto se lo fanno tutti costringe la massa a farsi gregge e getta onta su chi non vuole starci. Niente salvezza individuale: o ce la facciamo tutti, o non ce la fa nessuno. Oltre a debellare il Covid, abbiamo l'opportunità di stroncare finalmente il calvinismo, che tanti più danni ha fatto all'umanità e all'ambiente. Il fatto che l'obbligo vaccinale incontri le resistenze di molti supposti populisti non mi scandalizza affatto, anzi mi dà l'opportunità di riconoscere in controluce l'individualismo che coprono con le patacche dell'ideologia del momento. Le fake news che si inventano (i microchip, il 5G, la trasformazione dell'individuo in un automa) non sono che rigurgiti del loro inconscio e li osservo da distanza con un certo piacere mentre sussurro verrete assimilati. La resistenza è inutile. Insomma sono un vaccinista, ben fiero d'esserlo, e lo sono sempre stato, da che io mi ricordi.

Perché mi ricordo male.

Potrei dire che a questo serve avere un blog, ma a chi? Ce l'ho soltanto io un blog da vent'anni, un album in cui invece di fotoritratti imbarazzanti ci sono tutte le idee che ho avuto, talvolta un po' più imbarazzanti. Ed ecco, se vado a cercare cosa pensavo dell'obbligo vaccinale nel mio lungo passato, tutta questa foga vaccinista non risulta. Di vaccini non ho quasi mai scritto – del resto non è mica obbligatorio avere un'opinione su tutto, nevvero? Evidentemente sui vaccini non l'avevo. Poi a un certo punto è successo qualcosa, non soltanto a me – è stato come se il dibattito pubblico si fosse all'improvviso polarizzato, costringendomi a scegliere tra due sole opzioni: proVax o noVax. Il blog mi consente anche di capire più o meno quand'è successa questa cosa: nel 2014. Pochissimo tempo fa, tutto sommato. L'evento scatenante: la procura di Trani stava indagando su due casi in cui l'antimorbillo aveva causato autismo e diabete, almeno secondo i genitori denuncianti. Ma in controluce, nel 2014 ciò che mi spaventava veramente era il grillismo. Per quanto io possa raccontarmi una storia più lunga e complessa, il momento in cui sono diventato vaccinista è il momento in cui ho visto un partito noVax vincere le elezioni. Mi domando a quanti sia successa la stessa cosa, e se in tanti casi come questi la nostra legittima curiosità per le idee più estreme (il complottismo a base di microchip e 5G) non ci faccia perdere la bussola: è persino probabile che Grillo e il suo movimento abbiano contribuito a ingrandire molto più le fila dei vaccinisti che quelle dei noVax, semplicemente polarizzando un grande centro moderato che fino a quel momento sulla questione non aveva idee precise, e forse senza Grillo non le avrebbe mai avute (lo stesso Grillo in seguito mostrò di aver capito questa cosa, mantenendo sull'argomento una posizione abbastanza moderata). 

Che prima del 2013/14 io facessi parte di un centro moderato senza idee precise lo dimostra almeno un pezzo del 2008 in cui dei vaccini si parla soltanto soltanto di striscio: l'obiettivo polemico era il sensazionalismo dei telegiornali, che al tempo mi sembrava sempre più schizofrenico, diviso com'era dalle necessità di allertare lo spettatore e di offrirgli una rassicurazione immediata. Non so nemmeno di che virus si parlasse ai tempi: forse l'aviaria. Chissà come avrei reagito se fosse diventata pandemica davvero. Chissà come l'avremmo presa tutti, al tempo, senza servizi streaming e coi social network ancora in stato embrionale. Suppongo che avrei bloggato un sacco. Meglio così.


Veniamo alle buone notizie. E' da un po' che vi parliamo della nuova influenza, ebbene, pare che non ci sia nulla da temere, infatti l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato che si tratterà di un'ORRIBILE PANDEMIA. Moriranno appena MIGLIAIA DI PERSONE VACCINIAMOCI TUTTI SUBITO, VACCINIAMOCI PRESTO COSA FAI LI' VECCHIETTO, CORRI A VACCINARTI. Insomma, l'allarme è praticamente PANDEMIA! rientrato. PANDEMIA! Basta così, i nostri 40 secondi di pilloline ve li abbiamo fatti vedere, speriamo sia passato un PANDEMIA! messaggio rassicurante.

7 commenti:

  1. ...ma non sarà che a qualcuno dei neo-antivaccinisti QUESTO VACCINO IN PARTICOLARE appare, per tempi e per precedenti del produttore, l'elisir del dott. Dulcamara?

    (chiedo per miocuggino, io so' così vecchio che il bollo del vaiolo non mi si vede nemmeno più)

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    1. Riporto da un articolo specifico:

      Lo sviluppo di un farmaco nuovo può richiedere dai 13 ai 15 anni. I test clinici NON sono stati abbreviati, ciò che è andato veloce è tutto ciò che c'è intorno, finanziamenti compresi.
      Mediamente ci vogliono da 1 a 3 anni per trovare fondi necessari alla sperimentazione. Stavolta le aziende coinvolte hanno tanti soldi in maniera molto rapida: 1-3 anni risparmiati.
      Mediamente trascorrono 2-5 anni per trovare un metodo adatto per creare un vaccino. Stavolta, grazie alla MERS e alla SARS i metodi erano già pronti (mRNA o adenovirus): 5 anni risparmiati. Inoltre per COVID-19 non sono stati effettuati studi su culture cellulari, non necessari: 1 annetto risparmiato.
      Trovare le strutture necessarie a prendersi in carico la sperimentazione prende tempo. Stavolta I migliori ospedali e le migliori università del mondo hanno accettato subito: 6 mesi, 1 anno risparmiati.
      Trovare persone che si offrono per la sperimentazione: molte persone hanno manifestato il proprio consenso subito: altri 6 mesi-1 anno risparmiati.
      La sperimentazione clinica, su volontari, si svolge in 3 fasi: 1, 2 e 3.
      Solitamente ogni fase per i vaccini può durare 3-6 mesi, ma stavolta alcune aziende hanno condotto fase 1 (sicurezza) e fase 2 (dosaggio) in contemporanea: se fosse accaduto qualcosa in fase 1 si sarebbero interrotte immediatamente entrambe. 6 mesi risparmiati.
      Una volta finite tutte le fasi, I dati vanno presentati alle autorità (FDA o EMA) per essere valutati, ma ci si mette in fila dopo altre decine o centinaia di farmaci prima del proprio. Stavolta i vaccini antiCovid sono stati valutati immediatamente, probabilmente con un numero maggiore di revisori dedicati
      Ecco come è possibile approvare, sia pure in emergenza, un farmaco in soli 9 mesi: ottimizzando e velocizzando la parte economica e burocratica, e rendendo l'impresa una delle più belle che la scienza medica possa vantare."

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  2. Coi tuoi stessi istinti, attitudine, e esperienza in relazione ai vaccini, anch'io ho avuto la folgorazione nel 2013-2014, anche se non vivevo in italia ma in francia. La minaccia populista cui reagivo era forse un po' piu' sottile o subdola ma simile, e in piu' l'associazione fra discorso antivax e anti-aspie nella sua varieta' francese mi ha fatto accapponare la pelle e ulterioriormente spinto sulla via vaccinale. Il fatto poi che tante mediche generaliste (li' e allora, almeno) facessero discorsi di buon senso sull'importanza dell'immunita' di gregge per proteggere bambini invaccinabili mentre tu eri li' a far vaccinare il tuo e' stata probabilmente una mossa furba, che consiglio a chiunque lo faccia di mestiere.
    Anch'io ho vaccinato contro tutte le meningiti possibili, e militantemente contro l'influenza, da allora.
    E da allora ho sofferto di non avere una 'sinistra vaccinale/pro-salute pubblica capace di recepire, moltiplicare e organizzare questo tipo di militanza non-professionista, non-del-mestiere, fino a quest'anno, quando la pandemia ha improvvisamente tracciato una linea ben netta fra alleati e non, che fra l'altro ha anche rivelato in maniera precisa e efficace altre affinita' e divergenze che altrimenti sarebbero emerse in maniera piu' lenta e meno tracciabile.
    Ora spero che tutto questo o qualcosa di questo ti ricordi ulteriori processi simili nella storia del 'mondo cristiano' e che ne parlerai ancora in un prossimo post, cosi'che io (da persona atea) possa davvero cominciare a dare una forma piu' ordinata e storicizzata a questa parte del mio stare in societa'.
    Non sarebbe la prima volta che succede grazie a qualcosa che hai scritto tu. :)
    Ciao, e grazie.

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  3. Non ho il segno del vaccino sul braccio, ma sono vecchio lo stesso. Penso di essere provaccini da sempre, da quando ho visto ragazzini (miei cietsnei) segnati dalla poliomelite. E ancora tipo 20-30 anni dopo, per curare una rinite allergica, ho fatto il vaccino contro gli acari della polvere e della farina... da alcuni anni mi faccio il vaccino antinfluenzale. Ho notato solo una cosa (oh, tra le persone che conosco direttamente o che incrocio in rete): più sono favorevoli alle cure naturali e più sono contrari ai vaccini. Boh... gente che prende tutti i giorni preparati omeopatici e integratori vari è contraria ai vaccini. Conosco persone che per due lineette di febbre si imbottiscono di antibiotici (complice il medico) e altri che si imbottiscono di qualunque altra cosa purché non sembri medicina (complice il medico) nel tentativo di non stare male. Diciamo che davvero poche persone hanno un rapporto equilibrato con le medicine e con i medici. Ma, d'altra parte, anche un po' di medici hanno un rapporto poco equilibrato con le medicine!

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  4. Due osservazioni.

    La prima è che probabilmente prima del 2014 (o giù di lì) non c'era bisogno di dichiararsi pro-vaccini, così come non c'era bisogno di dichiararsi pro-terrasfericismo, pro-eliocentrismo ecc.: era qualcosa che si dava per scontato.

    La seconda è che, paradossalmente, ci sono motivi per diffidare dei vari vaccini anti-covid19: in particolare, non sappiamo (perché l'inizio delle sperimentazioni risale a questa primavera, cioé 6-8 mesi fa) almeno due cose: 1. se l'immunità che forniscono dura più di 6 mesi; 2. se ci sono effetti a lungo termine.
    Inoltre i volontari che hanno fatto da cavie tendono ad essere, per ovvi motivi, più giovani e sani della popolazione in generale; per cui non possiamo essere certi dell'assenza di effetti collaterali in soggetti anziani o in condizioni particolari (che so, diabetici, donne in gravidanza, dializzati ecc.); ragion per cui partire con gli anziani non mi sembra esattamente un modo per salvaguardarli.

    Questa seconda osservazione però è difficile da fare senza passare per no-vax (vedi l'accoglienza riservata alle dichiarazioni di Crisanti di qualche mese fa) o per sterminatore di pensionati.

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    1. "1. se l'immunità che forniscono dura più di 6 mesi;"
      uno degli obiettivi della vaccinazione è, in generale, di fare circolare il virus meno possibile o almeno più lentamente: quindi di ralletnare la pressione sul servizio sanitario evitandone il collasso. Fosse anche così breve la durata (si ipotizza più prossima agli 8-10-12 mesi ma il discorso è analogo), otterrebbe comunque lo scopo.

      "i volontari che hanno fatto da cavie tendono ad essere, per ovvi motivi, più giovani e sani della popolazione in generale"
      lo affermi su un dato di fatto o è una ipotesi? Con quale vantaggio (clinico, statistico o sperimentale) avrebbero dovuto prendere i più sani escludendo i soggetti più esposti?

      "non possiamo essere certi dell'assenza di effetti collaterali in soggetti anziani o in condizioni particolari (che so, diabetici, donne in gravidanza, dializzati ecc.);"
      infatti minori e donne in gravidanza sono stati esclusi dal target delle vaccinazioni, proprio perchè ancora non hanno sufficienti dati per affermare che non abbiano problemi (si intenda bene: non perchè "può fare male", ma perchè "non ho prove per dirti che non fa male"). Partono dagli anziani perchè sono la fascia più debole, e su cui evidentemente le sperimentazioni sono state condotte con dati sufficienti.

      "Questa seconda osservazione però è difficile da fare senza passare per no-vax (vedi l'accoglienza riservata alle dichiarazioni di Crisanti di qualche mese fa) o per sterminatore di pensionati"
      Concordo. Nessuno vuole perdere tempo sulle sfumature di grigio, oggigiorno. Solo che andarsele a cercare (mi riferisco a Crisanti) magari anche no: ha affermato un concetto sacrosanto e razionale, ma inutile: "non ho informazioni sufficienti quindi non mi fiderò del vaccino", ma è una ovvietà che nessuno si fidi di un vaccino senza prima conoscere i dati: è il motivo per cui si deve attendere l'approvazione da parte dei comitati preposti, che avviene DOPO aver ricevuto ed esaminato i dati di dettaglio.

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  5. Condivido appieno, aggiungo solo che il novaxismo da un lato è paura e ignoranza, dall'altro menefreghismo ed individualismo, il male storico della società italiana.
    Dico ignoranza perché approfondendo si capirebbe che questi vaccini sono stati creati per essere sicuri e ben tollerati, oltre a non aver accorciato i tempi tecnici di sperimentazione ma solo quelli burocratici.

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