King David Objectively
Per esempio, a Rozzano l’altro giorno c’era Strelnik ed era fuori. Ma se dico fuori non dico per scherzo, non pensate al solito pezzo sui blog che si sballano al venerdì sera, no, io dico seriamente. Se a un certo punto mi ha preso in disparte e mi ha detto qualcosa come:
“Tu sei la mia oggettività”.
Siam messi bene, devo aver risposto.
Strel, ma se tu lo sapessi, che tipo è la tua oggettività, e cosa non s’inventa per campare. E gli ottani che disperde – se tutti disperdessero benzene ai ritmi della tua oggettività, altro che guerra in Iraq, altro che golpe in Venezuela. E credi che tenga i limiti di sicurezza in tangenziale, la tua oggettività? Che abbia il Modello Unico in ordine? Che non compri scarpe handmade in Vietnam?
Per dirti - è una cazzatina - ma per dirtela: la tua oggettività certe volte va alla coop e al bancone orto-frutta non si mette il guanto. Sovrappensiero, si mette a tastare le albicocche così, nature, la tua oggettività.
Se poi da dietro sente una vocina dire: “Giovanotto, il guanto!”, si volta ed è una vecchietta col cestino, la tua oggettività si vergogna un po’ e chiede scusa.
Se invece si volta, e scopre che la vocina apparteneva a un tappo baffuto di color molto olivastro, la tua oggettività si vergogna uguale, ma non dice niente, e dentro di sé pensa: ma tornatene a casa tua a infibularti le congiunte, talebano di staminchia.
Insomma, Strel, è il puro amor di verità che mi urge a notificarti: oggettivamente, la tua oggettività è uno stronzo. Tante belle parole, ma poca sostanza. E nessuna coerenza. Io mi dissocio. Anche tu, pensaci.
E se non eri Strelnik, se eri un altro, chiedo scusa, anch’io forse ero un po’ fuori l’altra sera a Rozzano.
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi scrivere qualsiasi sciocchezza, ma io posso cancellarla.