Sua Santità il Piangina
Vale la pena di ricordare, in questo tripudio di pace e tolleranza, che nessuno ha mai proibito a papa Benedetto XVI di tenere una lezione alla Sapienza: che la decisione di dare buca è stata sua, unicamente sua, e nemmeno dettata da particolari esigenze di sicurezza. Insomma, non se l'è sentita. Come diceva quel romanziere un po' datato, ma gran conoscitor di preti: il coraggio, uno non se lo può dare.
Certo, qualche professore non sarebbe stato contento: ma la petizione dei docenti era un documento interno, che (come scrive l'ottima Lia) avrebbe dovuto restare interno, e probabilmente è stato divulgato per complicare la carriera di un barone, in quel clima di amicizia e collaborazione che notoriamente caratterizza gli atenei italiani. La protesta degli studenti non è parsa mai particolarmente violenta, ed è comunque fisiogica, in un Paese dove esiste la libertà di pensiero e di associazione. Insomma, il Papa alla Sapienza poteva andarci: il Viminale lo dava sicuro "al mille per cento". Il massimo rischio era prendersi qualche fischio. Ma appunto: il coraggio, uno non se lo può dare.
Come rimproverare il pavido Benedetto, se ha preferito incassare la solidarietà dell'Italia intera alla domenica, invece di qualche fischio e molti sbadigli al giovedì? È un Papa, mica un politico. Già. I politici ai fischi ci si abituano. Lui nicchia, un Papa fischiato è effettivamente una novità. Lo posso anche capire.
Soltanto, trovo un po' fastidioso che quando alla fine ha fatto capolino dal balcone, mettendo fine a un'interminabile settimana di bieco oscurantismo laico, abbia voluto esortare i fedeli a cercare la verità, testimoniare la verità. Belle parole, per carità, e giustissime. Ma dette da uno che non ha nemmeno il coraggio di andarle a testimoniare dall'altra parte del Tevere. Il vicario di Cristo. Beh, Cristo al suo posto i fischi se li sarebbe presi.
Gesù, testimone della verità (se non proprio la Verità fatta persona), ebbe qualche problema con le autorità del tempo, e anche con la folla. A un certo punto alcune dichiarazione furono traviate al punto che si ritrovò inquisito come bestemmiatore, processato per sedizione, e crocefisso tra gli sputi. Cose che accadono ai testimoni della verità.
Stefano, il primo martire della Chiesa, era un altro testimone della verità. Anche a lui non andò molto bene: siccome insisteva a testimoniare la gloria divina di Gesù – nient'altro che un cadavere trafugato di fresco, secondo le autorità religiose del tempo – finì lapidato. Cose che capitano, appunto. Del resto Gesù lo aveva detto: "Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli!" (Matteo 5,11-12).
Pietro, il primo capo della Chiesa, incontrò anche lui diverse difficoltà mentre compiva il suo apostolato. Finì crocefisso a testa in giù, a Roma. E sempre a Roma, duemila anni più tardi, il suo successore non ha il coraggio di prendersi qualche fischio, per testimoniare la verità. E poi incoraggia gli studenti delle scuole cattoliche “malgrado le difficoltà che incontrate”... come a dire: le difficoltà, incontratele voi, io tengo impegni. Naturalmente, se qualcuno venisse fischiato a morte, lui è pronto a beatificarli seduta stante. Ma pigliarsi i fischi in prima persona, eh no. Armiamoci e partite.
Torna in mente il caso di Andrea Rivera, quel comico che al concerto del Primo Maggio si permise di dire due cosette contro la Chiesa. Fosse stato Prodi, o Berlusconi, sarebbe stata ordinaria amministrazione. Ma era la Chiesa, e l'Osservatore Romano parlò di “terrorismo”. Copio e incollo quello che ho scritto in maggio: “quella di Ratzinger-Bagnasco è una Chiesa un po' arroccata, sì, ma soprattutto capricciosa, petulante. Sa tutto lei, ti cita a memoria i discorsi di Alessio Comneno, ma al primo fischio trema tutta e chiama i carabinieri”. Altri cercheranno di dimostrare che l'episodio della Sapienza è stato un trionfo per il Vaticano, che approfittando di un'ingenuità del fronte laico ha dimostrato ecc. ecc..
Sarà. Ma tra Bagnasco che alla prima scritta sui muri si fa mettere la scorta, e un Ratzinger che non ha il coraggio di parlare a dei docenti universitari, io questa Chiesa non la vedo tanto bene. E comincio persino a temere che dietro alle sue rivendicazioni (la 194, i soldi alle scuole confessionali, ecc.) non ci sia un vero disegno egemonico, qualcosa di serio a cui opporsi con altrettanta serietà... quanto piuttosto le lagne di un vecchietto terrorizzato che non vuole andare all'altro mondo senza che nessuno se ne accorga. Che dire. Wojtyla aveva un altro stile, indubbiamente.
Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi
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RispondiEliminaNon restava che applicare il precetto evangelico di "porgere l'altra guancia" ed il fedelissimo Ruini, munito di delega e con la consueta sollecitudine, lo ha immediatamente messo in pratica.
RispondiEliminapresumo volessi dire "fisiologica", non "patologica".
RispondiEliminanicola
Santo cielo... finalmente... a vedere la televisione, credevo di essere rimasto l'unico a vedere la questione in termini razionali. Avrei pagato, per sentir intervistare una sola persona che ricordasse sommessamente le cose contenute in questo post. Grazie
RispondiEliminaSe posso aggiungere un altro esempio biblico, secondo me anche più calzante: Paolo all'aereopago (Atti 17,22:34), che veramente se ne deve andare "canzonato" dagli ateniesi...
RispondiEliminaNo, allora non vengo. Che dici vengo?
RispondiEliminaMi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?.....
Vengo, ci vediamo là. No, non mi va, non vengo.
Ma che mancanza di coraggio! Ha visto Ecce Bombo.
Rosi
Oddio Leo, non é che Cristo fosse stato proprio 'invitato' da Scribi e Farisei. Da Pilato poi...
RispondiEliminaAnche questa storia che è una merdina perché ha 'declinato' (grande mossa tattica vincente) l'invito fa ridere.
Proprio così ha mostrato di 'offrire l'altra guancia'. Qualcuno gli chiedeva (in modo nemmeno tanto garbato) di non parlare. E lui non ha parlato.
Insomma ribadisco. Mettiamo che t'invito a cena perché mi piace come scrivi, poi ti dico che i miei figli però ti detestano e se ti presenti ti usano come bersaglio con la loro minestra.
Tu declini, quindi sei Don Abbondio?
Mentre se vieni e me li costringi chiusi al cesso, sei Giovanna d'Arco?
Non mi fila.
mah; "documento interno" che avrebbe dovuto restare interno? la lettera di Cini è uscita sul Manifesto a novembre; che la lettera successiva dei professori non sia stata mandata anche in giro fin da subito mi pare improbabile.
RispondiEliminaPer Pbeneforti: se rileggi la ricostruzione di Parisi (http://www.sinistra-democratica.it/universit/articoli-1) vedi che la lettera al rettore faceva appunto riferimento a Cini ma, ribadisco, è sempre stata interna al dipartimento, fatto salvo il coinvolgimento di un paio di biologi, a loro volta sensibili al tema sollevato. Non l'hanno mai, e dico mai, fatta circolare nel resto dell'università.
RispondiEliminaPrima di scrivere il mio post, ieri, sono stata un'ora al telefono con una docente della Sapienza. Sono sicura di quello che dico.
Lia
"La protesta degli studenti non è parsa mai particolarmente violenta, ed è comunque patologica". Forse volevi scrivere "fisiologica"
RispondiEliminaprendo atto che non sia stata mandata ai giornalisti, ma, insomma, dopo la lettera pubblica di Cini mi pare fosse abbastanza ingenuo pensare che dal dipartimento di Fisica non trapelasse la raccolta firme successiva; e non mi pare assurdo ipotizzare che, avvicinandosi la data ell'inaugurazione Aa, qualcuno dei firmatari abbia deciso di far avere più eco alla cosa.
RispondiElimina@rondoner
RispondiEliminal'unica differenza tra leonardo e il papa è che tu e i tuoi figli per leggere quello che leonardo scrive su un blog dovete accendere il pc, aprire mozilla e digitare leonardo.blogspot.com, mentre se il papa ha qualcosa da dirti, bè, stà pure tranquillo che te la dirà: ci sono giornali e telegiornali pronti ad aprire il notiziario con qualunque puttanata ratzinger abbia detto su: omosessuali, scienziati, relativisti, divorziati, preti che non si possono sposare e donne che non possono fare i preti.
ecco la differenza tra leo e ratzi. questa, e le babucce di prada.
tra l'altro, pare che sia stata sospesa la nomina di luciano maiani a direttore del cnr, colpevole di essere tra i firmatari della lettera incriminata.
pensate che l'abbia letto su qualche giornale italico? macché! da qui http://www.libertas.sm/News_altre_notizie/news_dettaglio.php?id=4800
come dire, basta spostarsi di molto poco per non sentire più la puzza...
Secondo te è preferibile una "sconfitta virile" a una "vittoria piagnona"?
RispondiEliminaSei di sinistra!
:-P
@megliocosì concordo in pieno. tuttavia non parlavo proprio dei pulpiti (che del resto non è colpa mia se hanno diverso bacino d'utenza..) ma della storia che il papa DOVESSE ANDARE comunque.
RispondiEliminaha fatto benissimo a non farlo.
appunto perché non gli occorre un pulpito. ecco perché era invitato.
Solitamente le esegesi bibliche dell'eminentissimo Leonardo(soprattutto da quando Carlo Maria Martini è andato in pensione) mi paiono sempre assai pertinenti ed illuminanti. Epperò questa volta il trattatello sull'imitazione di Cristo ha tralasciato di mettere in luce il seguente detto del buon Gesù:
RispondiElimina"Se qualcuno non vi riceve né ascolta le vostre parole, uscendo da quella casa o da quella città, scuotete la polvere dai vostri piedi. In verità vi dico: nel giorno del giudizio il paese di Sodoma e di Gomorra sarà trattato meno severamente di quella città":)
Caro duca
RispondiEliminacitazione per citazione, mai sentita la volpe e l'uva?
La dama del lago
Ok, a grande richiesta (e dopo aver dato un'occhiata al dizionario) sostituirò "patologica" con "fisiologica". Per voi questo e altro.
RispondiEliminaE' diritto del Papa dire di no a un invito; nessuno lo costringe ad andare da nessuna parte; e possiamo anche attribuirgli una grande intelligenza tattica. Probabilmente quegli scavezzacolli di Gesù e Stefano, con la sua intelligenza tattica, sarebbero arrivati ad 80 anni.
Duca, prima di scuotersi i calzari bisogna per lo meno entrare in quella casa e dare un annuncio. Stavolta il Papa non lo ha fatto. "Ecco vi mando come agnelli in mezzo ai lupi, tranne Benedetto che può stare al balcone".
D'accordo su quasi tutto. Ecco il quasi:
RispondiEliminaRatzi non è rimasto a casa per paura, ma perché ha scommesso sulla reazione. CHe puntualmente è arrivata. Un conto è:
Un gruppuscolo di studenti fischia il papa,
un altro
Una minoranza di professori *impedisce* al papa di parlare alla Sapienza.
Ratzinger non è un tremante don Abbondio, ma un giocatore che ha vinto una mano di poker con un bluff ben riuscito.
urka leo. il rancore ha prevalso, nevvero? peccato
RispondiEliminaMah, rancore.
RispondiEliminaNon mi sembra di averne. Contro Ratzinger, almeno. In realtà da quando c'è lui mi alzo più tardi la domenica, un po' gliene son grato.
dando per scontato che la decisione di non recarsi (il santo padre non va nei posti, vi si reca, è in missione per conto di dio) sia stata presa dallo staff cardinalvescovalizio che ne dirige l'azione extra-dottrina, riesco a vederne tutta la valenza politica ed il cinismo da gerarchia ecclesiastica in cerca di persecutori. ratzinger ci sarebbe recato alla sapienza, ma la situazione è stata gestita dai cardinali che contano, che non si sono lasciati sfuggire l'occasione per far credere che in italia ci sia un anti-cristianesimo strisciante che attacca valori e principi universali. situazione particolarmente favorevole per discutere stupidaggini come la 194, le unioni di fatto e via discorrendo.
RispondiEliminaMastella ha appena comunicato di avere abbandonato il Centro Sinistra. Un'ottima notizia per l'Unione che è meglio non abbia al suo interno figuri come l'ex Ministro della Giustizia. Persa la poltrona ora Mastella fa il pippio e dice: "il pallone è il mio e io non gioco più".
RispondiEliminaMastella è un po' il simbolo della Casta, di quella Casta politica che non accetta le inchieste, che vuole mantenere i suoi privilegi, il suo potere. Ho già scritto tanto su Mastella e credo che parlare di lui sia solo tempo perso. Non per la sua decisione di abbandonare il Centro Sinistra (scelta legittima), ma per tutto il male che ha fatto all'Italia, in primis con l'Indulto. Peccato che la moglie, se sarà condannata, non ne potrà usufruire.
Mastella dice che vuole le elezioni, e che elezioni siano, così finalmente potremo toglierlo definitivamente dal panorama politico italiano.
Un uccellino mi dice che Mastella si presenterà alle prossime elezioni con il Centro Destra. Staremo a vedere....
Ps. le dichiarazioni di Bagnasco contro l'Italia, sono arrivate proprio puntuali e in sintonia con le dimissioni di Mastella. Sarà stato un caso, o era tutto architettato, visto la presenza di Mastella domenica a San Pietro?
Io credo che un po' tutti abbiate bisogno di schiarirvi le idee...
RispondiEliminaVi propongo qualche link
La Favola Di Cristo
Cristo e Qumran
yeshua
Mamma che roba.
RispondiEliminaHai provato con youporn? Lui sì che ti schiarisce.
Certo che se al mondo laico restano quattro slogan ridetti e straridetti, le quattro solite cose dette e ridette alla nausea.
RispondiEliminaSe al mondo laico non resta ogni volta che incassare e basta..e buttarsi la zappa ai piedi....
Non so ma in questa storia io ci vedo un'incapacità, e una paura ancor più primitiva che la alimenta, che mi sconcerta.
Di più di un rifiuto scontato che somiglia tanto al famoso "tiro in porta telefonato" è inutile parlare.
Tutte le porte dovevano aprire, dovevano farlo arrivare, metterlo con le spalle al muro. Farlo parlare e parlare perchè ogni parola era poi un'arma a favore dei laici.
E' sembrato che lì arrivasse il diavolo con il polverone che hanno alzato (non colpa di quattro imbecilli alla fine, ma questi 4 hanno fatto il gioco del Vaticano) ma la Chiesa sta una spanna sopra gli altri, loro col diavolo ci scendono a patti e lo sanno strumentalizzare e pure bene.
Il mondo laico ha il coraggio di strumentalizzare il papa?
Allora siamo messi male.
Ah signor leonardo all'inizio del post non mi riferivo a lei o agli altri commentatori. Ma al fatto da commentare.
RispondiEliminacaro anonimo coglione
RispondiEliminalo so che a te le idee si schiariscono con youporn per il semplice fatto che sei una testa di c...o
leggi invece di sparare sentenze (sempreché tu ne sia capace)
Vabbè, però i tuoi link non si affrontano, dai.
RispondiEliminaSe per questo quegli scavezzacolli non si sarebbero nemmeno sognati di affacciarsi dal Vaticano...
RispondiElimina"tu sei Pietro e.. via dicendo" che consegue l'impero ecclesiastico resta il più grande bluff della Storia della Fede.
Be', certo, il Papa sarebbe riuscito ad entrare alla Sapienza in "tutta sicurezza", non ci sono dubbi.
RispondiEliminaE avrebbe potuto leggere il suo discorso, suscitando magari anche qualche fischio e sbadiglio da parte dei presenti.
Ma tutto intorno?
Un bello schieramento di reparti antisommossa a difesa della "zona rossa", e magari una bella serie di incidenti in prossimità dell'Università.
E' lo scenario che, a dispetto delle dichiarazioni ufficiali che il nostro Leonardo cita con tanta sicumera, si sarebbe prospettato.
Certo, il Papa non correva nessun rischio, come non lo correvano i satrapi a Genova nel 2001 al sicuro nella loro fortezza.
E il bello che il nostro Leonardo, evidentemente scocciato per la mancata occasione di disordini e pestaggi causati dal capo della Chiesa, rivolta la frittata contro il Papa, reo di essere un piangina cacasotto.
Semplicemente ridicolo :-)
Ti sei dimenticato i reparti corazzati, l'artiglieria da monte Mario e gli onnipresenti sacchetti di sangue infetto.
RispondiEliminaDiciamo la verità: non presentandosi alla Sapienza, Ratzinger ci ha salvato dalla guerra termonucleare globale. Casarini era già là al cancello pronto a premere il bottone rosso.
Caro Leo, ti stimo e ti seguo da molto tempo, e ti invito a seguirne uno senza preconcetti. (lo so che il compito è arduo, purtroppo ci hanno fatto il lavaggio del cervello fin da piccoli)
RispondiEliminaTi consiglio per iniziare con qualche libro che parla degli studi fatti sui rotoli ritrovati a Qumran.
Se fai questo sforzo poi ne possiamo riparlare.
E-t., scusa, ma non sono venuto io a casa tua a chiedere di parlare con te.
RispondiEliminaI siti che hai lincato tu, purtroppo, non si presentano come seri o autorevoli. I contenuti magari ci sono, però mescolati a robaccia.
Peraltro non è dell'esistenza storica di Cristo che si sta discutendo qui.
Scusami ma qui si sono fatte delle citazioni di qualcosa che io (e non sono il solo) ritengo totalmente inventate e ho messo dei link a corredo, per questo sono stato offeso.
RispondiEliminaTu hai detto che non sono proponibili, e allora ti ho solo invitato a non fermarti alle apparenze, non ti ho chiesto di parlarne a casa tua, figurati...
Può darsi che sia Off-Topic,
ma sinceramente non capisco come fai a dedurre l'autorevolezza e la serietà di un sito senza leggerne i contenuti.
Con immutata stima,
Carlo
Ho una proprosta per risolvere il problema alla radice:
RispondiEliminahttp://tinyurl.com/32asqe
Può interessare?
Come faccio a dedurre l'autorevolezza di un testo senza leggerlo? E' una bella domanda, direi l'unica a cui ho imparato a rispondere all'università. Siccome viviamo in un mondo in cui ci sono più testi che lettori, e che non abbiamo abbastanza vita per leggere tutti i testi e sceverare quelli interessanti, abbiamo sviluppato varie tecniche che non sono infallibili, ma molto rodate.
RispondiEliminaIn questo caso ho fatto una rapida analisi del paratesto. Se tu mi linki un saggio pubblicato su un "portale di spiritualità", che in homepage mostra in primo piano questo messaggio...
Il futuro del genere umano della "nuova era" e' già qui con noi? E' possibile nutrirsi di prana? La straordinaria esperienza di Jasmuheen e l'intervista.
Ecco, io so che non devo fidarmi, anche senza bisogno di perder tempo a leggere. Perché il tempo è molto prezioso.
Dopodiché ho pure dato un'occhiata. Le speculazioni sui rotoli di Qumran sono interessanti. Ma perlappunto, sono speculazioni.
Quanto alla "Favola di Cristo"... ricordo quando l'autore mi spammava la posta elettronica. Ogni tanto forse mi arriva ancora qualcosa. Ecco, io agli spammatori non credo per partito preso. Non credo a chi vuole allungarmi il pisello, a chi vuole vendermi viagra a prezzi concorrenziali, a chi m'invita a girare un provino in un film porno (è successo) e a chi mi dimostra scientificamente l'inesistenza di Cristo.
@blue: ottima idea, ma i francesi non sono mica scemi ;-)
RispondiElimina@leonardo: sì, hai un modo di procedere perfettamente condivisibile, nel senso che spesso sono i metodi che uso anche io per decidere l'autorevolezza di un sito.
Altre volte si va oltre, perché magari l'argomento interessa e si iniziano a cercare i riscontri, quando inizi a trovarli vai avanti e riesci a farti un quadro più generale ampliando le tue vedute e trovando delle cose condivisibili (alcune di più, altre di meno)... ecco io ne ho trovate molte
Del resto, allo stesso modo, potrei valutare nulla l'attendibilità di una radio espressione del Vaticano nel momento in cui vedo un video del genere http://www.youtube.com/watch?v=Va533YjJ84I
PS: giusto per la cronaca l'inesistenza è intesa su come ce l'hanno raccontata e pretendano che sia andata...
Io, in controtendenza, continuo a preferire al cristianesimo sentimentale di Wojtyla l'antipatico professor Ratzi, che si sforza inutilmente di piacere, ma che sarebbe evidentemente davvero a suo agio in un seminario per dottorandi o cultori della materia.
RispondiEliminaL'episodio a me sembra sullo stile un po' british di una conferenza di studi: se ti contestano, magari in modi che non sei per niente preparato ad affrontare, lasci la tua relazione per chi è interessato, e togli il disturbo. Quello che mi sarei risparmiato davvero è casomai l'angelus della domenica dopo; ed è un peccato che il tutto abbia solo rafforzato la parte più tradizionalista e conservatrice della chiesa.
Lasciando un attimo da parte tutto quel contorno, la scelta di non andare mi sembra però sensata per due motivi: fa passare il messaggio che voleva evitare una presenza imposta, e questa mi sembrerebbe una intenzione genuina del papa (i fischi di qualche collettivo in sala non mi sembrano richiedere poi tanto coraggio, né rappresentare un danno di imagine così significativo, la chiesa ha passato di peggio); in secondo luogo, invece, le immagini anche solo di un paio di studenti contusi affiancate a quelle del papa beatamente docente avrebbero fatto un danno reale, quello appunto di una chiesa che si prende diritto di parola in spregio a tutto e tutti.
E questa scelta secondo me è stata vincente, tant'è vero che siamo tutti qui piuttosto scontenti a consolarci con la voce della chiarezza nei post di Leo!
A me dispiace per la parte che è uscita apparentemente vincitrice perché sono le classiche vittorie da battaglia e non da guerra, e mettono in risalto un giocare
agli strateghi che mi sembra incongruo.
Dall'altra parte mi sembra esserci ugualmente una discreta ingenuità - per esempio secondo me hanno cominciato poco da docenti i docenti, dando a motivi sensati di opposizione un'aria pretestuosa, criticando Ratzinger, fra le mille sue originali, per una frase di Feyerabend, e da lui citata nientemeno che diciotto anni fa, estrapolandola peraltro abbastanza disinvoltamente.