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venerdì 21 agosto 2015

La pace separata

"Ci sto ragionando sopra da qualche tempo, Prandini, e adesso vorrei discuterne con te".

Prandini non poteva impedirsi di provare una certa deferenza nei confronti del vecchio. Quanti anni aveva? Per i ragazzi della Brigata esisteva da sempre, ed era sempre stato lì. Prandini se lo ricordava un po' meno grigio, ai tempi della Stella. Era sopravvissuto a tutti i suoi compagni, così raccontava Prandini. Mentiva: una buona metà della Stella era passata dalla parte dei valligiani, in seguito a certi eventi confusi che era meglio ignorassero.

"Io ormai sono fuori dai giochi", continuò il vecchio. "Hanno smesso di cercarmi".
"Hai firmato la tua pace separata".
Il vecchio corrugò la fronte, forse non aveva capito l'espressione. Oppure non gli piaceva.
"Sono un pensionato ormai. Hai mai pensato alla pensione, Prandini?"
"Da giovane".
"Quando io me ne sarò andato - e non ho fretta, ma potrebbe succedere uno qualsiasi di questi giorni - tu sarai il più vecchio della montagna, lo sai?"
"Amen".

(Questo pezzo prosegue lo spunto dei Banditi della montagna, e ovviamente partecipa alla Grande Gara degli Spunti. Se vuoi provare a capirci qualcosa, leggi qui. Puoi anche controllare il tabellone). 

"Ti ho osservato in questi anni. Hai fatto un buon lavoro coi ragazzi".
"Grazie".
"Prima di incontrarti erano una banda di monelli in gita. Non avevano speranza, nessuna".
"Mentre adesso".
"Quindi capisco la tua ritrosia ad abbandonarli".

Fu il turno di Prandini di aggrottare la fronte.

"...ma prima o poi deve accadere. Proprio perché hanno imparato tanto da te, non hanno più bisogno come un tempo. Tra un po' sarai un peso per loro".
"Un peso".
"Sei ingombrante. Hai sgozzato il figlio di un valligiano, ci sarà ovviamente un rastrellamento, e la colpa ricadrà su di te".
"Non potevo fare diversamente".
"Non ti sto giudicando. Ti sto dicendo come andranno le cose. Saliranno con l'artiglieria, faranno baccano per settimane".
"Non lo troveranno mai".
"È importante? Cominceranno a battere la montagna, dovrete ritirarvi dietro il crinale e perderete il raccolto. Ci saranno conflitti a fuoco, morti feriti e prigionieri e tutte queste stronzate che a una certa età, Prandini, stancano. Sul serio non sei stanco?"
"Io e te siamo diversi".

Il vecchio chinò il capo di scatto, aveva capito l'insinuazione.

"Io non ti giudico, e mi piacerebbe che tu non giudicassi me".
Ti piacerebbe.
"Ho fatto delle scelte discutibili", continuò il vecchio, fissandosi le scarpe lacere, "che se avessi avuto più tempo per riflettere..."
"È così che è andata al passo del lupo? Li hai venduti perché eri stanco?"
"Oh oh", il vecchio cercò di sorridere. Senza incisivi non gli riusciva molto bene. "Che parola che hai usato. Che brutta parola. È quel che pensi di me?"
"È quel che ho sentito dire".
"Non ho venduto nessuno. Li ho salvati. Metà di loro non avrebbero passato l'inverno. A quel tempo coi valligiani si poteva ancora ragionare".
"Spiegami il ragionamento".
"Un accordo orale, un patto tra... come si dice?"
"Gentiluomini".
"Grazie. Non avremmo cambiato bandiera. Ci chiedevano di mantenere un presidio sul passo, e di far transitare i loro convogli di notte, con discrezione. Impedendo a qualche altra formazione di prendere il nostro posto. Mantova ovviamente non era d'accordo".
"L'hai ammazzato tu?"
"Ha importanza?"
"Curiosità".
"Ha veramente importanza chi ha fatto fuori quella testa di cazzo che non chiedeva altro che morire in qualche sparatoria inutile? Cercava la gloria, è stato accontentato. Io volevo soltanto che la mia famiglia mi sopravvivesse. Anche tu avevi una famiglia, mi pare".
"L'avevo".

Se tutto questo per qualche motivo non ti dispiace, è l'ora di votare per La pace separata, che se la gioca contro CarcassonnePuoi farlo mettendo Mi piace su facebook, o esprimendoti nei commenti. Grazie per l'attenzione e arrivederci al prossimo spunto.

17 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. bello, veramente bello e ben scritto. quando scrivi di partigiani si sente che scrivi di roba tua, del tuo sangue.
    PERò.
    Se ho capito bene il presupposto ("Quando esattamente si trasformerebbero da eroi in carogne?") va decisamente in direzione del giampaolopansismo. Perciò mi dispiace ma voterò l'altro.
    ("-Non sarei il Barcucci se non dicessi giù quanti ce n'è, meglio che muoia un innocente, se c'è un innocente in mezzo a loro, piuttosto che correre il rischio di lasciarne vivo uno di quelli che vanno fatti fuori.-" Vasco Pratolini, LE RAGAZZE DI SAN FREDIANO)

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  3. Molto difficile scegliere fra questi due. Ma alla fine opto per questo qua, ahimè

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  4. Non si può non votare un racconto di partigiani ambientato in un futuro distopico.

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  5. Non si può non votare un racconto di partigiani ambientato in un futuro distopico.

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  6. due spunti interessanti.
    Alla fine ho deciso di votare questo

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  7. Voto "La pace separata", molto meglio dei catari.

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