Moonlight Shadow
Non è che in agosto non succeda nulla, anzi. Certi fatti diversi danno l’impressione di verificarsi soprattutto in estate, quando l’irrazionale ha più gioco: delitti e tradimenti (sesso e violenza).
Succedono molte cose in estate, ma la maggior parte dei giornalisti è in ferie. La miglior parte. Restano in pianta stabile solo gli addetti al gossip: col risultato che, qualsiasi cosa accada, te la raccontano con un vago retrogusto di telenovela.
Compreso (e poteva essere altrimenti?) il matrimonio di Milingo. E il relativo ripudio. Hanno rubato tutta la scena al dramma Briatore-Campbell. Senz’altro è consolante scoprire che c’interessa più la sorte di una tracagnotta coreana di mezza età che quella di una modella strapagata. Ma insomma, qui c’è il materiale per qualcosa di ben più serio di un tormentone estivo.
Almeno un piccolo dossier sul reverendo Moon e i suoi seguaci! In Italia se ne parla sempre poco, e con toni da agenzia matrimoniale internazionale. E invece varrebbe la pena di saperne un po’ di più, su questa setta che non è più una setta (ufficialmente si è sciolta qualche anno fa), che era un impero finanziario e ora forse è in bancarotta, che era anticomunista e ora forse fa affari con la Corea del Nord. A proposito, l’anno scorso era in trattativa anche con Agnelli: l’ha poi concluso, l’affare? Non se ne sa niente.
L’unico tentativo di analisi seria che ho trovato è firmata Marco D’Eramo (no surprise): secondo lui la remissività dimostrata in questo caso dalla Chiesa romana è un segno di debolezza.
La clemenza, la mite remissività con cui il Vaticano tratta le uscite di Milingo fa ancor più riflettere se la si paragona con la ferrea rigidità esercitata 13 estati fa su monsignor Marcel Lefebvre. Nei confronti di quei quattro gatti di tradizionalisti, la severità fu draconiana: il 13 luglio 1988, Lefebvre fu scomunicato e dichiarato scismatico. […] L'ex arcivescovo di Dakar voleva continuare a recitare la messa in latino invece che nelle varie lingue nazionali, come deciso dal Concilio vaticano II. Una quisquilia di fronte al pubblico concubinaggio e all'apostasia di un pastore di anime: eppure si è passati dall'anatema alla pacca sulle spalle.
Io -– per quel che valgo -– non sono del tutto d’accordo. La clemenza è la virtù dei forti. Mettere in discussione le direttive conciliari non è esattamente una quisiquilia, e poi Lefebvre non si è mai pentito in vita sua. Milingo invece ha giocato alla perfezione la parte della pecorella smarrita.
A D’Eramo interessa soprattutto la Chiesa cattolica. Ma Moon? In mancanza di altro non resta che segnalare l’ultimo articolo interessante che mi è capitato di leggere sul moonismo in Italia – un anno e mezzo fa! Come molte articoli interessanti, l’avevo trovato su Diario. Come molte cose ben scritte sul web, era di Gabriele Romagnoli.
(Però Romagnoli si fa prendere la mano, quando annuncia: “via alle trattative col rosso Kim Il Sung”… Con buona pace dei nordcoreani, che a quanto pare l’hanno dichiarato presidente per l’eternità, Kim Il Sung è morto nel ’94! Certo, Moon ultimamente era in trattative anche coi defunti Stalin e Hitler: ma si trattava di benedire le loro anime, non di fare affari. Di quelli probabilmente si occupa il successore di Sung: suo figlio, Kim Jong Il.
Sì, lo so, sono un pedante: ma se un giornalista coreano confondesse Berlusconi con Bertinotti, o un Berlinguer con l’altro, come reagireste?)
Romagnoli cita Introvigne, “massimo esperto mondiale di sette e culti”. E io vi linco al Cesnur, il Centro Studi da lui diretto; alla sezione dedicata a Moon e allo Speciale Milingo. Che per ora è poco più di una rassegna stampa (forse anche Introvigne è in ferie).
Però a Introvigne l’espressione “sette” non piace. Lui preferisce parlare di “Nuove religioni”, ed è scettico sulle tante voci di lavaggio del cervello.
Molto più critico nei confronti di Moon e seguaci è Steve Hassan, americano di origine ebraica, già moonista in gioventù, che oggi si dichiara (anche lui) massimo esperto mondiale, ma in “destructive cults”.
La sua vita sembra quella di San Paolo riavvolta al contrario: prima zelante animatore dei giovani moonisti, disposto a seguire ciecamente il reverendo, a vivere di stenti, a versare il conto corrente, a sedurre e a mentire per lui. Poi la caduta sulla via di Damasco – un incidente in macchina. Oggi si professa il più acerrimo nemico di Moon e delle sue tecniche di brainwashing. Il suo dossier sulla "Moon Organization" è impressionante. Si parla anche dei legami con Bush (Bush sr è un simpatizzante). Ma di Milingo niente. Tutti questi massimi esperti mondiali in ferie.
In ferie dovrebbe andarci anche Busi. Fatica a farsi capire. Zucconi c’è andato e si sente.
Per finire: voi cosa fareste se il vostro sito ufficiale si rivoltasse contro di voi? Il sito italiano di Milingo si è dissociato da Milingo in occasione del matrimonio. Il sito inglese invece è caduto in mano ai moonisti: pubblica i comunicati di “Mrs. Milingo” e una ricco repertorio fotografico sul matrimonio. Il bello è che i due siti sono lincati! E i webmaster del Vaticano cosa aspettano? La stagione delle piogge?
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