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giovedì 8 maggio 2003

Il Regno dei Cieli esiste
Ma non è in Unione Europea. (Qualcuno lo dica ai signori della Convenzione).

Il 14 luglio del 1099, un’orda di selvaggi, coperti di barbe folte e armature di acciaio, assaliva e depredava la santa città di Gerusalemme, trucidando qualcosa come 70.000 abitanti.
Le cronache sono abbastanza esplicite al riguardo: E allora si videro cose meravigliose. I musulmani furono decapitati, o trafitti di frecce, o gettati giù dalle torri. Altri furono torturati per giorni, e poi bruciati. Le strade erano lastricate di teste, di mani e di piedi mozzi”. Calca un po’ la mano, Raimondo di Agiles, ma è pur sempre un testimone oculare.

Qui, senza moralizzare su un genocidio di 900 anni fa, io volevo porre questa domanda: voi, in quanto europei, vi sentite gli eredi di quei massacratori, i cavalieri della Prima Crociata? Io no, per niente. Li considero estranei alla mia identità e alla mia esperienza, più o meno quanto gli Aztechi o Toro Seduto, e forse di più. Mi sento, per cultura e per istinto, assai più vicino agli arabi fatimidi di Gerusalemme, che quaranta giorni prima avevano offerto ai Crociati il libero accesso ai Luoghi Santi.
Oppure, se proprio devo considerarmi erede di qualcuno, forse sono davvero erede dei Crociati, ma di quelli un po’ imbastarditi che tornarono in Europa, vestiti molto meglio, abbronzati e sbarbati, che lentamente iniziarono a progettare castelli un po’ più ariosi e a scrivere canzoni d’amore. Prima del 1100, diciamocelo, la Storia d’Europa è la cronaca di una rissa tra tribù di mentecatti rinchiusi in capanne di fango, con Re che nemmeno sanno leggere e scrivere.

Questo, secondo me, chiude la questione sull’identità cristiana dell’Europa: non c’è. Noi non siamo europei grazie al cristianesimo. Per prima cosa, il cristianesimo non ci ha mai riunito. Esiste nella storia europea qualcosa di paragonabile all’Islam per gli Arabi? Nel giro di due secoli la religione di Maometto ha creato un impero unitario dall’Iran alla Spagna, con una lingua e un Libro.
Il Cristianesimo non ha mai fatto questo per noi. Ha raccattato lingue che già esistevano (il Latino, il Greco), imperi che sopravvivevano, e non è nemmeno riuscito a difenderli. L’Europa nasce con le invasioni barbariche? Sorpresa: gli invasi erano cristiani, gli invasori pure. L’Unico Dio non ha impedito ai nostri antenati di massacrarsi, di dividersi in Regni e Feudi e di massacrarsi ancora. Di più: spesso ha fornito anche fantasiosi pretesti: le eresie, le riforme e le controriforme. Milioni di morti per cavilli teologici che noi non riusciamo nemmeno a capire, tanto poco ci riguardano (anche quando siamo cristiani praticanti): l’uomo è giustificato dalla Fede o dalle Opere? Cristo ha una sola natura o due? Lo Spirito procede dal Figlio o dal Padre?

Di queste cose non si parla a Strasburgo – e giustamente. Perché non solo l’Europa non è, in massima parte, cristiana; ma quel poco di Cristianesimo che c’è in Europa è una superficie disastrata, lacera, che mostra ancora scoperti i crateri della Guerra dei Trent’anni. In Italia è difficile rendersene conto, ma i protestanti e i cattolici non pregano allo stesso modo. E forse non pregano nemmeno lo stesso Dio.

Entrate in una chiesa cattolica durante una funzione: il parroco per prima cosa vi chiederà di pentirvi dei vostri peccati di parola, pensiero, opera e omissione. Poi, soltanto poi, ci sarà il tempo per leggere e meditare la scrittura, entrare in Comunione con Dio, salutare, e rimettersi inevitabilmente a peccare appena usciti. Il Cattolico-tipo, per prima cosa, è un peccatore che deve chiedere scusa.
Il Protestante-tipo è tutt’altro. Non c’è peccato che tenga, Dio lo ha scelto per salvarlo, sin dalla nascita. La Fede è il segno del suo successo, nell'aldilà e nell'aldiqua. La liturgia cattolica è malinconica, la liturgia protestante è trionfale: e anche se storicamente i re cattolici sono stati più disastrosi, quello che oggi mi spaventa sono questi leader politici che leggono la Bibbia tutti i giorni. Attenzione, italiani: quando Bush o Blair parlano di Dio, non stanno parlando del nostro. Il loro Dio è uno yesman, che li sorregge nelle difficoltà e non gli contesta falli di opera e omissione a ogni pie’ sospinto. Qualcosa di molto più simile ad Allah, se proprio devo dirlo. Il Dio degli eserciti, il Dio che sceglie il suo Profeta dalla nascita, e ne fa il primo Califfo dell’impero Arabo.

Quanto a Gesù Cristo, lui non c’entra molto in tutto ciò. È vero che ha fondato una grande religione. Ma a differenza di Maometto, di Calvino, di Tony Blair, non è mai stato e non ha mai voluto essere un leader, e nemmeno un amministratore. Le classi dirigenti, o i partiti rivoluzionari, non hanno mai potuto contare molto su di lui (si è visto del resto come lo hanno trattato). Lui non parlava ai popoli, e nemmeno alle moltitudini: parlava alle persone. Non diceva: “abolite la povertà”, ma diceva “i poveri li avrete sempre”; non diceva “non fate la guerra”, ma “Metti via quella spada”. Non si proponeva di cambiare il mondo, o fondare un Regno, ma di inventare una nuova dimensione, la Coscienza Personale. Qualcosa di mai visto, un Regno impossibile sulla terra, chiamato infatti (espressione alquanto bizzarra ai tempi) “Regno dei Cieli”.

Il Regno dei Cieli esiste (è in ciascuno di noi, se lo vogliamo), ma non è di questa terra. Più in dettaglio, il Regno dei Cieli non è dell’Unione Europea. Non è certo Gesù Cristo a impedirci di accogliere i turchi, col pretesto che essi violano i diritti civili, torturano i prigionieri, ecc.. Riguardo alla tortura, l’insegnamento di Gesù Cristo è uno solo: essa va accettata stoicamente, porgendo l’altra guancia e perdonando quelli che non sanno quello che fanno.
È un insegnamento di cui far tesoro, se abbiamo la manzoniana “provvida sventura” si trovarci tra gli oppressi: ma se siamo classe dirigente, o se aspiriamo a diventare tale, forse ci serve qualcosa di più.

Quando noi accusiamo la Turchia di essere ‘fondalmente’ diversa da noi perché pratica sistematicamente la tortura (mentre noi la pratichiamo solo distrattamente), in realtà ci richiamiamo a quella che è l’autentica cultura fondante dell’Europa moderna: l’Illuminismo. Il movimento di pensiero, oggi un po’ demodé, che tre secoli fa si fece strada tra le classi dirigenti con alcune verità nuove, tra le quali anche lo spregio della tortura e delle guerre di religione. Quel movimento che ebbe il suo battesimo di folla – e di sangue – esattamente 690 anni dopo il massacro di Gerusalemme, il 14 luglio del 1789: la presa della Bastiglia. Quel giorno dovrebbe essere la Festa dell’Europa.

Invece la Festa dell’Europa è domani. Lo sapevate? Lo so, lo so.
Buona giornata.

...A molte persone con cui devi parlare non piace ingoiare sermoni da cappellano. (Un consigliere d'immagine di Tony Blair)

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