Non pretendo che siate d’accordo con me, tuttavia:
mettiamo che io fossi l’Uomo più potente del mondo – e non fossi un minchione;
mettiamo che avessi cercato di convincere tutti i Paesi del mondo che dovevo fare una guerra contro un uomo cattivo perché nascondeva armi di distruzione di massa;
mettiamo che io abbia vinto la guerra, e controlli il Paese in cui viveva l’uomo cattivo;
mettiamo che io possa disporre dei Servizi Segreti più costosi e (si presume) più efficienti del mondo; mettiamo che i satelliti che tutti i giorni fotografano ogni centimetro quadrato di quel Paese appartengano tutti a me.
E mettiamo che, nonostante tutto questo, le benedette armi di distruzione di massa non saltino fuori.
Ebbene, a questo punto, se io fossi l’Uomo più potente del mondo (e non fossi un minchione), alzerei la cornetta di un telefono e direi a qualcuno: “Sentite un po’, qui rischiamo la più grande figura di merda del mondo, per cui adesso andate nel magazzino, prendete un po’ di armi di distruzione di massa, le sporcate un po’ che sembrino di seconda mano, e andate a piazzarle laggiù, e dopodomani mi fate la cortesia di trovarle. E se qualcuno vi chiede qualcosa, voi prima lo fate fuori, e poi gli dite che vi ha mandato il Presidente. Sono stato chiaro?”
Sicuro, io farei così.
Lui invece no.
Per cui devo ammettere, a malincuore, che George W. Bush, l’uomo più potente del mondo, è una persona tutto sommato onesta.
Resta il fatto che è un minchione.
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