La sinistra, è indubbio, perde.
Non sempre: spesso.
Non troppo: quanto basta.
Non le battaglie: le guerre.
Non la speranza: la faccia,
e uno si chiede perché
(in mezzo a tanti che rispondono),
e cosa si potrebbe fare, a questo punto.
Da stasera, e fino a data da definirsi, questo blog è in assemblea permanente, col seguente ordine del giorno:
a). Perché la sinistra perde?
b). No, ma sul serio, ma perché?
c). Varie ed eventuali.
Passo ora la parola al compagno Davide, che ci arringherà sul concetto:
59.054.087 elettori di Bush non possono essere cretini
1. La sinistra perde perché... è massimalista, populista, burina
2. La sinistra perde perché... è troppo elitaria, borghese, snob
L'idea della "massa" è rimasta cara a molta Sinistra, anche quando certi libri sono finiti in quarantena. Oggi qualcuno prova a sostituirla con "moltitudine", che suona meno rude (ma fin troppo immaginoso). Si parla anche molto di "partecipazione": visto che la democrazia ci lascia parecchio insoddisfatti, pensiamo di sostituirla con una "democrazia partecipativa": più discussioni alla base e meno vertice. Si parte dal presupposto che la massa sia più illuminata del vertice: perché in quanto massa non può che decidere per il bene comune.
Questo presupposto ("la Massa è buona"), in Italia, va a sbattere contro un enorme cumulo di rifiuti, che nessuna massa ha voglia di incenerire per il bene comune. Sul serio, ogni discussione seria sulla democrazia partecipativa va ad arenarsi nelle discariche. Finché si parla di acqua, di aria, di case, non c'è male, ma quando si passa ai rifiuti, la Massa tira fuori gli artigli: assedia i palazzi, ferma i treni. Le manifestazioni di massa meglio riuscite in questi anni non sono state le oceaniche marce per la pace, ma i presidi per le discariche.
Qui occorre sgomberare un pregiudizio antico: io non credo che i cittadini del comune vicino alla discarica, quando fermano un treno, siano dei cretini. Al contrario: sono persone intelligenti e accorte che stanno usando nel modo migliore i mezzi a loro disposizione.
Purtroppo, li stanno usando contro di me.
Allo stesso modo, io non mi sognerei mai di dare del cretino ai milioni di americani che hanno scelto Bush. Al contrario: si tratta per la maggior parte di persone intelligenti, che hanno usato nel modo migliore il voto a loro disposizione. Purtroppo l'hanno usato contro di me. È questo il problema. Non sono affatto stupidi. Ma pensano al loro bene, non al mio. Non mi odiano, non ce l'hanno con me, ma non è la mia pace quello che li preoccupa: è la loro.
Secondo il loro punto di vista, l'America può difendersi dal terrorismo interno andando a combattere i terroristi oltreoceano, negli Stati Canaglia che li ospitano. Possiamo discutere sulla definizione di Stato Canaglia: l'Iraq c'entrava veramente qualcosa con il terrorismo di stile Al Qaeda? Pare di no – dettagli. Quel che importa è la strategia, e la strategia funziona. Dopo l'11/9 l'America non è stata più veramente colpita. I milioni di elettori di Bush hanno fatto la scelta giusta – dal loro punto di vista. Sono stati avveduti e accorti. E mi hanno messo nei guai.
A questo punto accade un noto capovolgimento di fronte: siccome io ce l'ho con una massa di milioni di persone, passo per uno snob, elitario, ecc., con qualche presunto piedistallo o torre d'avorio da cui parlare. No. Aver perso un conteggio non equivale a essere elitario. Io non mi sento superiore ai milioni di elettori di Bush; non mi sento più intelligente di loro. Tantomeno posso sentirmi più "buono" di loro: perché dovrei? Tutto quel che so è che la loro ansia per la sicurezza minaccia la mia libertà e la mia stessa esistenza. Loro hanno vinto, io rischio di perdere. Anzi, sto già perdendo. Ogni giorno perdo qualcosa: un diritto, una tutela, un pezzo di futuro. Non mi sento affatto più superiore di chi me li toglie: perché dovrei? Anzi, può darsi che se un giorno vincessi, sarebbe a scapito di qualche loro libertà, di qualche loro diritto.
(Mi sembra una prospettiva tanto remota, per ora).
"… e quindi credo che sia per questo che la Sinistra perde. Domande?
Sì, tu, là in fondo".
"Quindi la conclusione è che milioni di elettori di Bush non sono cretini…"
"No".
"…ma sono un po' stronzi".
"Dal mio punto di vista".
"Dal tuo punto di vista".
"Sì, assolutamente".
"Grazie".
(Continua, magari per sempre)
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