Mentre voi vi fate i fatti vostri, su questo blog prosegue l'assemblea permanente sul tema: perché la sinistra perde? In questo momento l'assemblea è spaccata, pensate, su Mentana.
5. La sinistra perde perché è ossessionata da Berlusconi
6. La sinistra perde perché sottovaluta Berlusconi
"Io, Mentana l'ho guardato pochissimo, onestamente. Mica perché stimassi la concorrenza.
Sento dire che fosse un direttore autorevole e non di parte, mboh. Posso dire che se avesse avuto un blog, l'avrei letto volentieri, per il modo che aveva di personalizzare tutte le notizie, farci il suo bel commentino, la battutina e via.
Ma invece di un blog dirigeva un tg, e questo modo di personalizzare tutte le notizie, farci sempre un bel commentino, lo trovavo sommamente antipatico".
"Non credi di esagerare?"
"Indubbiamente sì, è una parte del mio carattere che è rimasta negli anni Ottanta, detesto i socialisti rampanti e i duranduran. E la sinistra perde anche per questo motivo. Ma lo sapete che cosa ha detto, alla fine? mediaset mi ha offerto 13 anni di possibilità di fare quello che volevo ... non c'è mai stata intrusione aziendale. Hai capito? Come dire: bravo editore, che per tredici anni non mi hai censurato, mi hai solo cacciato alla fine. E tutti in coro: bravo il Capo, che per tredici anni gli ha fatto fare quel che gli pare. Ammesso e non concesso che le cose stiano così: il problema è che i tredici anni sono finiti. È così difficile da capire? La notizia non è che in Mediaset ci sia stata, entro certi limiti, una certa autonomia di pensiero: la notizia è che questa autonomia, da un giorno all'altro, possa non esserci più. E legittimamente. Perché anche la cacciata di Mentana non ha niente di eccepibile: è roba della famiglia Berlusconi, e la famiglia fa quel che le pare".
"Cioè, dici, il problema è più a monte"
"Il problema è sempre lo stesso, sempre: chi ha permesso al Cav. Berlusconi di avere tre emittenti nazionali, svariate testate giornalistiche, il controllo sulla maggior parte della distribuzione pubblicitaria, eccetera? (Domanda retorica, fu Bettino Craxi). Se non ci fosse un duopolio-monopolio, non ci sarebbe nessun caso-Mentana: uno come lui andrebbe al migliore offerente. Ma siccome la Mediaset ha tre canali, noi pretendiamo che mantenga un minimo pluralismo dell'informazione. Ma perché mai dovrebbero, scusa".
"Eppure, per tredici anni c'è stato un tg di mediaset non fazioso".
"Ammesso e non concesso: quello che alcuni anche a sinistra non capiscono, secondo me, è che la libertà non è una speciale concessione che il Principe ci fa perché ci vuole bene. Se cominciamo a credere che la libertà sia avere un padrone che ci lascia qualcosina tutta per noi – un tg, un salotto, un programma di comici, un giornalino intelligente – noi gradualmente smettiamo di immaginarci la libertà com'è davvero, come dovrebbe essere: uno spazio con tante opportunità e nessun padrone. Oltre al fatto che tutte le libertà che il Padrone ci dà, ce le può togliere quando vuole".
"E adesso vuole".
"E tu dagli torto. Oh, ma per 13 anni è stato gentilissimo, ci ha fatto vedere un bel tg, complimenti. E tanti comici in tv, che ridere. E Costanzo e la De Filippi che insegnano ai giovani a farsi strada nella vita. Un gran bel palinsesto. Lo dico senza ironia: probabilmente, il giorno che saremo liberi, non sapremo immaginarcene uno migliore.
Che forse è il motivo per cui brontoliamo, ma alla fine ci teniamo il Principe".
"E allora?"
"E allora è inutile gridare alla censura caso per caso, fare di Mentana un altro martire, il problema non è Mentana: è il monopolio. Il problema non è Santoro, Biagi, Luttazzi, eccetera: il problema è il monopolio".
"...e il conflitto d'interessi".
"Non ci sarebbe conflitto di interessi se non ci fosse monopolio. Non ci sarebbe Berlusconi se non ci fosse monopolio. Inutile gridare alla censura caso per caso, bisogna semplicemente colpire il monopolio. Farlo in tanti piccoli pezzi".
"Che così se li compra tutti Murdoch".
"Ecco, sì. Cioè, no".
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