Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi

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venerdì 24 marzo 2006

- indecisi d'Italia, 2.

Vota (per) Natascia

Caro astensionista di sinistra
Come ben sai, ti scrivo tutti gli anni (2001, 2002, 2003, 2004, 2025)– questo è il sesto, e spero che sia l'ultimo.
Direi che ormai ci conosciamo. Tu sei un uomo/donna che non cede ai compromessi, in cabina elettorale. Magari neanche altrove.
Probabilmente sei quel tipo di persona che se il boss ti chiede di restare un'altra mezz'ora al lavoro (che poi diventa un'ora), ti licenzi seduta stante. Io non sono come te. Io vivo nel compromesso.
Probabilmente sei quel tipo di persona che se il compagno/a vuole vedere il grande fratello invece di un film o qualsiasi altra cosa, fai le valigie. Io non sono come te. Un po' t'invidio, va detta.

In ogni caso ti rispetto. Se dopo cinque anni di Berlusconi al governo – se dopo Genova, la Cirami, l'articolo 18, le speculazioni sul caso Biagi, gli insulti al parlamento europeo, la Bossi-Fini, la depenalizzazione di falso in bilancio, i condoni, i cantieri finti, gli assegni per chi manda i figli a scuola dai preti, le chiacchiere su Mussolini che mandava gli antifascisti a prendere il sole, la legge Gasparri, il ministro Martino che rassicura le mamme non andremo mai in Iraq e poi ci siamo andati, la speculazione sui morti di Nassiryia, la gente che è morta per opzionare un po' di petrolio, i CPT appaltati ai privati, la legge sulla fecondazione assistita, e poi basta, non ce la faccio a fare il conto, in cinque anni ho perso di vista tante cose, il cielo a volte mi è sembrato grigio anche d'estate – se dopo cinque anni di tutto questo, tu non hai ancora trovato abbastanza argomenti per votare contro Berlusconi, potrò convincerti adesso io? Non credo. Quindi non ci provo nemmeno.

Hai capito? Non intendo convincerti.
Voglio solo che tu vada a votare.
Non per te. Ma per qualcun altro che vorrebbe votare, che meriterebbe di votare, e non può farlo. Perché in Italia c'è un apartheid, e se ne parla meno di quanto si dovrebbe.
Perché nel mondo ci sono centinaia di migliaia di persone che non vivono in Italia, non lavorano in Italia, non pagano le tasse, ma hanno il diritto di decidere se ci governerà Berlusconi o Prodi – e al contrario, ci sono milioni di persone che si danno da fare in Italia per il PIL italiano, che mandano i figli nelle scuole italiane a imparare l'italiano, che pagano le tasse (quando possono) all'erario italiano, ma non hanno il diritto di decidere proprio niente.
Per me questa è una grande vergogna. Io forse sotto sotto sono un liberale, orfano della Rivoluzione Americana, che nacque sotto un principio pragmatico e tuttora validissimo: No taxation without representation: gli inglesi non possono tassarci senza darci il diritto alla rappresentanza.

Ma per te, astensionista di sinistra? Tu che insegui, senza compromessi, il sogno di un mondo dove tutti abbiano immediatamente pari diritti – davvero puoi resistere ancora un minuto in un Paese che fa votare i cosiddetti "italiani all'estero" e non fa votare le persone che da tutto il mondo sono venute a vivere qui, proprio qui, in mezzo a noi, che lavorano con noi e per noi, pagano le tasse che paghiamo noi e usano i servizi che usiamo noi? E allora basta, scusa. O te ne vai immediatamente, oppure ci aiuti a cambiare le cose subito, senza compromessi. Se il nove aprile non hai intenzione di votare per te, vota per un qualunque straniero che non ne ha il diritto – e che dovrebbe averlo. Aderisci alla campagna Adotta il voto di un immigrato, lanciata da Salamelik.

Non ti sto dicendo per chi votare, attento. Non devi votare per il mio candidato, ma per il suo. Non lo sai? Chiediglielo. Esci in strada e domanda. Secondo me non devi andare molto lontano per trovare uno straniero al lavoro. Guarda, senza neanche uscire dal portone – sul pianerottolo c'è Natascia che dà lo straccio. Ha due figli che contribuiscono a riportare in attivo il bilancio demografico del Paese. Non vuoi votare per te? E vota per Natascia, che dovrebbe averne il diritto, e forse ne ha anche più bisogno.
Che c'è, ti vergogni a chiedere? E allora torna su internet e studiati i programmi dei due schieramenti. Entrambi fanno schifo? Forse, ma ce n'è uno che rispetta Natascia in quanto forza lavoro. E ce n'è uno che considera Natascia potenzialmente pericolosa per la salute pubblica del Paese. Una terza possibilità non c'è.

"Ma lo vedi, si tratta sempre di un compromesso".
Sì, certo, come al solito. Ma posso assicurarti che questo compromesso non intaccherà la tua integrità morale, che è e rimane inviolabile. Non è il tuo compromesso. È quello di Natascia.
Se lei potesse votare per evitarsi altre umilianti ronde notturne intorno alle poste, non lo farebbe? Se lei potesse votare per mettersi in regola, non lo farebbe? Se lei potesse votare per essere riconosciuta come una cittadina nel Paese in cui lavora, non lo farebbe?
E allora fallo tu. E poi basta. Io sono un po' stanco di queste orazioni. Fuori è ancora grigio, ma quando arriva questa primavera? Facciamo che arriva per tutti il dieci aprile? Dipendesse da Natascia. Ma dipende da noi. Solo da noi. Ciao.

19 commenti:

  1. Beh... che dire...
    Chiaro e diretto come sempre.
    Grazie

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  2. Ehm... ehm... c'è un problema...
    Il marocchino (in Italia da 10 anni) con cui ho parlato di politica l'altro giorno, mi diceva: "Mah, comunque, Berlusconi..."
    ...

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  3. Secondo me comunque non è affatto scontato che l'astensionista di sinistra sia un intransigente in altri aspetti della sua vita, anzi. Nemmeno quelli che metti ad esempio, anzi.

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  4. Dopo aver letto scritti così...se potessi mi asterrei due volte.
    C'è una discreta dose di moralismo e paternalismo..conq eusto richiamo a Natascia.
    Il la mia parte la faccio. Non è detto che la si debba fare necessariamente votando. Ci sono anche altri strumenti. Io, per citare il brano "aiuto a cambiare", utilizzando altri mezzi, altre forme della politica e della partecipazione.
    (il problema poi è che il programma dell'Unione lo ho letto).
    Detto ciò: io non voterò, ma non faccio appelli per il non voto, poichè comprendo i motivi di chi va a votare.Anche se, dopo aver sentito Prodi dire (concetto ribadito da titolone sull'unità che intervista la Bindi)che le priorità indicate da Ruini, sono quelle dell?unione..beh, diciamo che le priorità mie sono altre, e non coincidono nè con quelle di Ruini, nè con quelle di Montezemolo.

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  5. MI DISPIACE RAGAZZI, IO STAVOLTA VOTO IL BERLUSKA ! NON MI PIACCIONO LE SQUADRACCE NE DI DESTRA NE DI SINISTRA. IO SONO PER LA LIBERTA' ! AVETE VISTO COS'E' ACCADUTO IN BIELORUSSIA ? ALMENO LA DESTRA (QUESTA DESTRA) DELLA LIBERTA' NE FA IL SUO BALUARDO !
    MACOS

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  6. SONO INTERAMENTE DACCORDO CON TE AMICO.
    GUESCO

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  7. Sì, anonimo, c'è una discreta dose di moralismo e di paternalismo.

    Invece nelle tue parole c'è una grande dose d'incoscienza. Tu t'immagini un sacco di "altri mezzi" per cambiare. Magari hai una gran voglia di diventare un impresario di questi "altri mezzi". Magari se Berlusconi perdesse non ci sarebbe più bisogno di questi "altri mezzi", e tu saresti inutile. Magari per sentirti utile a qualcosa sei costretto a non votare. Come a dire votare Berlusconi. Perché senza Berlusconi sei inutile.

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  8. Non ho letto i programmi. Credo non di meno che voterò. Però il paternalismo c'è e non ci sta. Però le leggi sulla precarietà e sull'immigrazione le han cominciate i "nostri" (bwahahah, bello questo: però ha cominciato prima lui...).
    Voterò però mi farà schifo. Voterò senza aspettarmi troppo dal centrosinistra, forse, al massimo, che si eviti il leggendario tracollo argentino.

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  9. Leonardo, non ti ho ancora ringraziato per i riferimenti dell'articolo dell'altra volta. I materiali del Forum li conoscevo, ne pubblico una parte sul mio libro a venire sui CPT.
    Sulla questione presente, siamo evidentemente d'accordo.

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  10. Leo, sempre sottile, e sempre interessante quel che scrivi. Però ogni volta che vai al cuore delle questioni qualcosa mi "delude", forse qui è il filo conduttore (sarà che son di parte? Boh, eppure...). Non capisco se lo dichiari direttamente implicito oppure prendi tutti per distratti, ma sai come me che i voti degli immigrati son di sinistra (apro una lunga parentesi. per tante ragioni, non ultima il fatto che distrattamente si illudono che la sinistra li possa aiutare perche' e' piu' liberale verso di loro. Spero per loro che sara' vero, ma nutro dei dubbi. Sono altre le cose che servono: una politica seria di integrazione e di censimento, mentre le parole e vaghe promesse sono tipiche dei due schieramenti).
    Dicevo, invece di invitare a votare a sinistra, inviti altre persone a votare per altri che voterebbero a sinistra. Non vedo dov'e' la differenza. Sempre di una "campagna elettorale monomarca" si tratta, ma nel tuo obiettivo finale, l'astensionista sinistrorso secondo me non lo hai convinto affatto con questo escamotage. :)

    Comunque quello che se la compagna/fidanzata/ecc. vuole vedere Grande fratello lui la lascia e se ne va, poi me lo presenti eh. Più che duro e puro, un coglione direi. Non è "compromesso", è "vivere insieme nella tolleranza dell'altro". Forse tu ti confondi con "l'intollerante radicale", una figura molto presente sia a destra sia a sinistra. :-)

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  11. Dare il voto amministrativo agli immigrati è un conto. Dare il voto politico, mi spiace è un altro. Un governo non è un'amministrazione è la guida di un paese. Votano quindi i cittadini di quel paese. Un immigrato NON è un cittadino, ma può ottenere la cittadinanza se vuole. Non mescoliamo questioni che non sono attinenti tra loro. Io se domani mi tasferisco a Parigi voto alle comunali a Parigi ma alle politiche in Italia. E mi sembra giustissimo che sia così perchè un conto è decidere come viene amministrata la mia città e un conto è come viene guidato un paese, di cui faccio parte non perchè ci abito ma perchè ne sono un cittadino.

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  12. Jumper, è una tautologia. Voti perché sei un cittadino e cammini con due piedi perché sei un bipede.

    Ma in un Paese civile non c'è tassazione senza rappresentazione.

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  13. Io andrò a votare il 9 aprile. Ci mancherebbe altro. Non fosse altro per quel minimo di senso civico che mi è stato insegnato.

    E a tutti i puri astensionisti di sinistra di cui sopra dico: non capitatemi sotto tiro perchè il vostro fighettissimo senso di purezza ve lo polverizzo a calci nel sedere.
    Scusate, ma quando ce vò, ce vò

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  14. Ne' di destra ne' di sinistra ne' di centro.Tanto sono tutti li' a promettere ed a non mantenere. Perche'? Perche' e' impossibile soddisfare le aspettative di milioni di persone.Gia' un filosofo greco,centinania e centina di anni fa', disse che la democrazia era una buona forma di governo, ma non ottima e quindi migliorabile.La sinistra sta bene solo all'opposizione per dare il meglio di se', al potere ha prodotto i GULAG in Siberia e le purghe famose che non erano La Buona Euchessina.Notate come stermina i Ceceni per tenersi stretta il GAS naturale.Ed allora non fatemi ridere tutti quanti......... sinistra, destra,centro........tutti uguali, tutti magnaccia,tutti ingannatori, tutti furbi.Astenetevi!!!!!

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  15. hai usato solo cinque punti esclamativi, se ne usavi sei mi convincevi.

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Puoi scrivere qualsiasi sciocchezza, ma io posso cancellarla.

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