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mercoledì 26 maggio 2010

Le 10 intercettazioni che meritavano (5-3)

Il decreto anti-intercettazioni sarà la morte del giornalismo italiano come lo conosciamo? Boh, chissà. Invece di ragionarci su, la redazione di Leonardo ha raccolto le 10 Intercettazioni Che Ci Hanno Fatto Sognare. Occhio che si entra in zona podio...

5. Quel pezzo di merda di quella vecchia troia.
È anche colpa dei vip, diciamolo. Perché straparlano al cellulare? Non possono essere più criptici? Non possono prendere esempio da... Vittorio Emanuele di Savoia? Lui nel marzo del 2006 sa benissimo di avere il telefonino “più ascoltato d'Italia”. È per questo che coi suoi soci in affari parla esclusivamente in un codice cifrato. È per questo che, malgrado gli ultimi rinvii a giudizio, a distanza di anni non abbiamo capito esattamente di cosa fosse colpevole. Chissà cosa intendeva veramente, quando diceva che al Casinò di Campione “ci sono quattro sacchi di soldi”. Chissà cosa stava chiedendo realmente Sua Maesta, quando chiede “una pucchiacca” o “una suora” per lunedì, perché deve fare “un salto in Vaticano”. E i sardi che “fanno schifo” e “puzzano”? Ci avete creduto davvero? Ma sul serio, è possibile pensare che a una raccolta fondi per le vittime di abusi sessuali quei due fantastichino di trovare “delle belle bambine, così le...” E quella “comunista di merda” “che ha fatto morire il nostro capo dei servizi segreti”, quella che “bisognerebbe portarla in una caserma di alpini e poi darla agli alpini che se la sollazzino”? Tutti subito a pensare alla Sgrena. E invece chissà di cosa si trattava. E le flebo del principe per il Terzo Mondo?

Avvocato: "E' roba per il terzo mondo, per cui non dico roba tarocca ma di basso costo, in barba a qualsiasi brevetto".
Narducci: "Ecco per esempio abbiamo un'azienda legata al principe che fa anche le flebo".
Avvocato: "Tieni conto che deve essere roba di bassissimo costo perché è per il terzo mondo".
Narducci: "Bassissimo costo, è acqua e zucchero". 

Chissà di cosa parlavano davvero. Ma il messaggio più enigmatico di tutti, a distanza di anni, resta questo:

Veltroni è un comunista, però è molto intelligente, eh?

Mai quanto il nostro erede al trono preferito. Incarcerato all'Aquila, nella prima notte cade dal letto a castello; poi rapidamente si ambienta e... ricomincia a straparlare. Senza che nessuno gli chieda niente di niente, riesce a farsi intercettare in cella mentre confessa un omicidio per cui era stato scagionato vent'anni prima. E uno si chiede: ma sul serio noi italiani avevamo un genio del genere, una risorsa così... e lo abbiamo tenuto in esilio per cinquant'anni?

Anche se avevo torto... devo dire che li ho fregati. È davvero eccezionale: venti testimoni, e si sono affacciate tante di quelle personalità importanti. Ero sicuro di vincere. Io ho sparato un colpo così e un colpo in giù, ma il colpo è andato in questa direzione, è andato qui e ha preso la gamba sua, che era steso, passando attraverso la carlinga.

4. Come uno che manda una raccomandata... e lui mi ha messo una bomba, ah ah! Perché non sa scrivere!



Questa in realtà meritava il podio. È un nastro antichissimo (1986), tornato in auge negli ultimi mesi. Parte del suo fascino deriva proprio da quella patina d'antico, come i colori sballati delle vecchie polaroid. Rimpianti per un passato che si meritava un presente migliore. Per esempio, si sente Berlusconi, ma ha una cadenza più svelta e milanese, e un quarto di secolo in meno. Assomiglia al nostro SB, e allo stesso tempo è del tutto diverso. Non gli stanno tirando statuette in faccia, no: le bombe, gli tirano. E lui che fa, si lamenta? Macché, ci ride su. Gli basta dare un'occhiata al chilo di polvere nera,”una cosa rozzissima, ma fatta con molto rispetto, quasi con affetto”, per capire chi è stato (Mangano) e cosa vuole (un posto da stalliere?) E che vuoi che sia una minaccia mafiosa per uno squalo come lui: roba da farci due risate con Marcello e con Fidel. È da un'intercettazione così che capisci che carisma doveva sprizzare SB nei suoi anni ruggenti. Le bombe gli esplodono intorno e non gli tolgono il malumore, anzi: gli tengono compagnia. “La povera Veronica è qui esterrefatta”. Aveva trent'anni, Confalonieri si stupisce che possa essere gelosa di un uomo che ne ha già... cinquanta.

3. Non è che c'è un terremoto al giorno!
Eh, magari. È l'intercettazione più recente, quella che è valsa la gogna mediatica per i due cacciatori di appalti Piscicelli e Gagliardi. Rei non tanto di aver lucrato sulla “ricostruzione” dell'Aquila, ma soprattutto di averne riso, nel loro letto, alle tre del mattino, mentre studenti e pensionati morivano intrappolati nel cemento male armato. E questo noi italiani non lo possiamo assolutamente consentire – non il terremoto, neanche la speculazione: ma che si possa ridere nel proprio letto mentre la gente muore. Speculate pure sulle vittime di un terremoto, ma almeno vestitevi a lutto, piangete a voce alta, pagate qualche prefica, perché gli italiani amano sentir chiagnere mentre li si fotte. Detto questo, ridere dei morti è un reato? Negli ultimi giorni su LeftWing si è riaperto il dibattito:

Senza le intercettazioni, ha detto Gramellini, non avremmo saputo nulla di quegli imprenditori che ridevano del terremoto. Ecco, è vero: non l’avremmo saputo. Non essendo però ancora previsti nel nostro codice i reati di cattiveria, cinismo e avidità, per quale ragione, domandiamo, la famosa “opinione pubblica” avrebbe avuto il diritto di conoscere il contenuto di quella telefonata?

Già, per quale diritto? Per nessun diritto. Le intercettazioni non sono un diritto. Non abbiamo nessun diritto di conoscere il cinismo e l'avidità del prossimo nostro... però ci piace. Le intercettazioni sono un lusso. Forse un vizio. Forse stanno al buon giornalismo come la pornografia sta all'amore. Per quale motivo la famosa opinione pubblica dovrebbe guardarsi un porno ogni tanto? Perché ne ha voglia, perché esiste, perché è divertente. È un suo diritto? Non credo. Non lo so. Però so che quando gliele toglierete sarà triste, l'opinione pubblica.


Ricapitolando:
10) Abbiamo una banca
9) I furbetti del quartierino
8) Imballati o sfusi, frega niente
7) Un personaggio importantissimo della politica ..a transessuali...
6) E che cazzo! finalmente uno che sbaglia!
5) Quel pezzo di merda di quella vecchia troia.
4) Come uno che manda una raccomandata... e lui mi ha messo una bomba!
3) Non è che c'è un terremoto al giorno!

7 commenti:

  1. "Forse stanno al buon giornalismo come la pornografia sta all'amore. Per quale motivo la famosa opinione pubblica dovrebbe guardarsi un porno ogni tanto? Perché ne ha voglia, perché esiste, perché è divertente. È un suo diritto? Non credo. Non lo so. Però so che quando gliele toglierete sarà triste, l'opinione pubblica."

    L'opinione pubblica è solo una seduta di comari di campagna che vuole sapere i cazzi di tutti.
    Bè, cattive notizie, care le mie comari provincialotte: se i cazzi sono miei non avete alcun diritto di farveli.
    Se mi piace girare per casa nudo e ascoltare Mosconi 24/24 voi non dovete poterlo sapere se non voglio io.
    Non è che pubblicare le intercettazioni non sia un diritto, è proprio vietato!
    "Art. 15:
    La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili.
    La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'Autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge."

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  2. Va da sé che hai ragione.
    Poi naturalmente il discorso è più complesso - sarebbe bello se la Costituzione fosse rispettata tutta. A quel punto l'autorità giudiziaria riuscirebbe a condurre inchieste serie senza bisogno di movimentare l'opinione pubblica contrabbandando intercettazioni.

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  3. immagino che uno debba sempre distinguere tra regole e applicazione delle stesse.
    che un magistrato qualunque possa mettere sotto controllo chi gli pare, quando gli pare e come gli pare non è bellissimo: nel caso di svolta autoritaria si troverebbero già un bel pezzo avanti.
    certo che mettere in galera qualcuno che ha riprodotto un documento ancora segreto mi apre logico, è un reato. spiare, trafugare ecc. materiali ancora segreti mi pare una cosa grave. non poter pubblicare niente di niente fino alla fine dell'udienza preliminare (o quel che è) mi pare gravissimo: si tratta di censurare legalmente notizie per alcuni anni, se le notizie riguardano qualcuno che non può essere processato... significa censurarle per sempre.
    vabbe', la pianto qui.
    tuttavia usare come slogan "intercettateci tutti" non mi pare una gran cosa, decidere che si può spiare qualcuno quasi senza regole...
    potremmo (quando si parla di regole) avere una certa lungimiranza? decidere di farle con un po' di visione prospettica?
    fra un tot berlusconi sarà morto, resterà da capire quante berlusconate e quante antiberlusconate rimarranno

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  4. Per Mosconi vuoi la privacy? allora dài, caro, comincia con l'abbassare il volume!

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  5. Ringraziamo l'anonimo Capitan Ovvio per la sua perla di saggezza.
    Quando capirà il significato di "sto facendo un esempio stupido perché vale quanto un esempio intelligente" si renderà conto che, avendolo preso seriamente, la sua intelligenza è pari a quella dell'esempio.

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  6. La foto del signor Savoia è impagabile.

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