Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi

Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi. Noi no. Donate all'UNRWA.

lunedì 26 dicembre 2011

Un giornalista indica un vulcano

Bocca insostenibile

Credo che i meridionali abbiano effettivamente qualche diritto di sentirsi offesi da Giorgio Bocca, che davvero scrisse su di loro cose affrettate e imprecise. Il suo disprezzo, davvero malcelato, non era occasionale: ha ragione Zambardino, esso rappresenta bene l'atteggiamento di una cultura tutt'altro che minoritaria e provinciale, tant'è che Bocca continuò a mostrarlo anche quando terminò la breve infatuazione per la Lega. Bocca è anche in questo caso un'epitome della storia italiana: un piemontese laico e democratico che sbarca nel sud ma non lo capisce, o meglio non capisce cosa ci sia di salvabile, e alla fine – complice la vecchiaia, che sgrava il fardello di speranze a lungo termine – si ritrova a dire Forza Vesuvio.

Di questo fanno bene i napoletani a indignarsi, mentre concludono le loro celebrazioni natalizie – magari quest'anno un po' più sobrie e austere – e si accingono a testare una volta in più i rodatissimi piani di evacuazione che dovrebbero mettere in sicurezza mezzo milione di abitanti nel caso il Vesuvio esploda davvero, visto che è tutt'altro che spento, anzi: la quarantennale eruzione è in ritardo di parecchio, e a questo punto qualsiasi cosa succeda potrebbe succedere piuttosto alla svelta e fare davvero molti danni. È curioso che nessuno ne parli mai. Di Bocca e dei suoi peggiori discepoli del nord sappiamo cosa pensare: è ingiusto aspettarsi informazione su un vulcano da chi per il vulcano fa il tifo. È più strano che ne parlino poco i meridionali, visto che il rischio di nubi ardenti e lapilli sulla superficie di popolosi centri abitati collegati da strade occluse dallo sverso abusivo di rifiuti...




...Voi, per esempio, che vi state toccando in questo momento, ecco, sì: Bocca non perdeva tempo a cercare di capirvi. Vi disprezzava. Buon anno, se non vi è di malaugurio.

6 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. A volte ho l'impressione che cada anche tu nell'errore di molti blogger, ossia dire a tutti i costi qualcosa di controcorrente nel tentativo di sembrare originale.
    Non ho mai amato Bocca come giornalista, ma ridurre il suo epitaffio a "Forza Vesuvio" è una inutile forzatura.
    Un buon coccodrillo a volte è nessun coccodrillo

    RispondiElimina
  3. Hai ragione, i napoletani sono stupidi a non pensare al pericolo del vesuvio. Meno male che il resto d'italia dà grande prova di sè mettendo in sicurezza i torrenti, i costoni franabili, etc. Come gli esempi della liguria, del veneto, e più in generale degli ultimi anni dimostrano ampiamente.

    RispondiElimina
  4. Se ne parla parecchio, ma magari alla stampa nazionale non interessa finché non arriva la catastrofe, come al solito. Se ne parla, si capisce il rischio e si fa spallucce, tanto quel che deve succedere succederà. Il vero pericolo non è comunque il cono del Vesuvio ma le bocche eruttive che si aprirebbero lungo tutta la faglia, dove ovviamente si è intensamente costruito e condonato, con o senza rifiuti. Il fatto è che abbiamo la classe dirigente peggiore d'Europa perché da qui i migliori se ne sono andati e se ne vanno, e quelli che restano sono quelli che non hanno nessuno scrupolo o niente da perdere. Si sente la voglia di cambiare, come quando vincono Vendola e De Magistris o a suo tempo Orlando a Palermo, perciò Bocca aveva torto ed era un razzista. Ma poi tutto si perde in un sistema creato per mantenersi eterno, creato proprio al tempo dei piemontesi e dei garibaldini.

    RispondiElimina
  5. non l'ho capito tanto questo post, mi sembra un po' forzato

    (questa la devo dire: come primo codice m'è uscito COLATHA)

    RispondiElimina

Puoi scrivere qualsiasi sciocchezza, ma io posso cancellarla.

Altri pezzi