27 gennaio - Sant'Angela Merici, (1474-1540), mistica, fondatrice delle orsoline.
“I miei amici sono anemici”, mi dici,
si sono messi ai margini
di foto con cornici.
Non pranzano con gli astici,
si arrangian con le alici;
la mensa sa di ospizio di Sant'Angela Merìci.
I tuoi amici sono cinici, ci dici,
hanno scialato rendite, non certo in dentifrici.
Non serve essere aruspici per trarne infausti auspici:
staresti molto meglio chez Sant'Angela Merìci.
I miei amici son quei tipici infelici
che han fatto studi classici e ne han tratto i benefici:
non san quadrare i circoli, né estrarne le radici,
proteggerli è un lavoro per Sant'Angela Merìci.
Ex amici, han messo via i berretti frigi,
i riccioli li rasano per non mostrarli grigi.
Li trovi in ferie a Lerici più spesso che a Parigi,
ma è molto meglio perderli, da’ retta alla Merìci.
Amici un dì magnifici, ma han chiuso i maglifici,
e senza più bonifici da etruschi o da fenici
han perso accesso agli attici, non flertan con le attrici
non sanno a chi votarsi più (non certo alla Merìci).
***
I tuoi amici, inurbati un cupi uffici,
arcigni e artati artefici di artritici artifici,
stanno twittando striduli a troiette traditrici;
ti prego, trasferisciti in Sant’Angela Merìci.
Che accolga tra le accolite, le sue benefattrici
la bimba a cui, proselita, con mani protettrici,
la scala verso l'indaco indicava da pendici
che sono competenza di Sant’Angela Merìci.
Bello! E divertenti le rime in -ici, ora sdrucciole ora piane.
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