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sabato 14 dicembre 2013

Il lapsus divino

Il due per mille non frega il cittadino... l'otto per mille invece sì?


"Il sistema del due per mille non frega il cittadino". "Se il cittadino non opta, quindi non sceglie Stato o partiti, il contributo, il due per mille stesso, rimane allo Stato". Così ha detto Enrico Letta e senz'altro è una buona notizia: per molto tempo abbiamo temuto che anche il due per mille di chi non intendeva scegliere (il cosiddetto "inoptato") sarebbe stato distribuito ai partiti. Non è così: eravamo i soliti prevenuti, il sistema del due per mille non fregherà il cittadino.

Ma perché ci era venuto un dubbio del genere? Semplice: avevamo pensato di applicare al nuovo "due per mille" lo stesso sistema che funziona per l'otto per mille con cui si finanziano le confessioni religiose. Nel caso dell'otto per mille infatti l'inoptato viene ri-distribuito secondo un criterio proporzionale: la confessione che ha ottenuto il maggior numero di "preferenze" ottiene la fetta più grande. Se si considera che più o meno il sessanta per cento dei contribuenti non esprime nessuna preferenza, ne risulta che il 37% dei contribuenti che scelgono la Chiesa cattolica riescono a dirottare su di essa l'85%... (continua sull'Unita.it, h1t#209) (dati del Senato relativi al 2007): più del doppio. Per contro l’Assemblea di Dio e l’Unione delle chiese metodiste e valdesi hanno deciso di rinunciare alla loro quota di inoptato.

Ma a quanto pare il due per mille non funzionerà così. Mentre si affannava a spiegarcelo, Letta si è lasciato scappare un lapsus: il due per mille non frega il cittadino. Che equivale a un’ammissione: l’otto per mille invece sì. Non importa quante volte ce lo siamo detti e ripetuti negli ultimi 25 anni: sentirselo confermare da un presidente del consiglio fa comunque piacere. Specie se il presidente in questione è di area cattolica. Non sarebbe fantastico se non si trattasse di un lapsus, ma l’annuncio di una riforma della legge 222/1985 che assegni a ogni confessione soltanto l’otto per mille che i contribuenti scelgono di destinare? Lo Stato ne ricaverebbe una cifra intorno ai seicento milioni di euro, non esattamente bruscolini. La Chiesa cattolica viceversa si ritroverebbe un po’ più povera, ma papa Francesco senz’altro non se ne lamenterà – del resto chi mai vorrebbe arricchirsi fregando i cittadini? http://leonardo.blogspot.com


17 commenti:

  1. per me così è giusto, a parte eventuali dettagli...
    la cosa più odiosa dell'8 x 1000 è proprio quella. io sono ateo e me ne frega un c... niente della religione, ma in questi anni ho sempre messo la firma su ebrei o valdesi (come minoranze) così non vanno alla chiesa cattolica neanche di ritorno
    sospetto che per cambiare la legge bisogna rimettere mano ai patti e...

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    1. Marcello, temo che ti sbagli; per come l'ho capita io funziona così: l'8 per mille dell'intero gettito viene ripartito secondo le indicazioni lasciate nelle dichiarazioni. In altre parole tu con la tua firma non decidi dove va l'8 per mille delle tue tasse, il tuo 8 per mille; esprimi una preferenza per la ripartizione dell'intero gettito.
      Volendo semplificare, quandanco avessero firmato tutti, se sei povero ti sarà andata di lusso, se sei ricco altri avranno deciso la destinazione delle tue tasse, se sei medio non si sa.

      Sempre per come l'ho capita io, si sbaglia anche Leonardo, nel senso che il meccanismo dell'8 per mille è considerato parte di un qualcosa di equipollente (in base a non so quale sentenza) ad un trattato internazionale, su cui (a) in base all'art. 75 il popolo bue non può avere voce in capitolo, e (b) non può essere oggetto nemmeno di una revisione unilaterale da parte del Parlamento, per via del vergognoso art. 7 (quello che tutti si beano di ragliare che passò coi voti dei comunisti, senza però specificare che sarebbe passato comunque).

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    2. è vero che sarebbe passato comunque, ma un articolo passato di stretta maggioranza, e con una forte opposizione che avesse lottato per la sua abolizione dal giorno dopo il voto, molto probabilmente oggi non ci sarebbe più, per cui la scelta di Togliatti rimane indifendibile.

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    3. @atlantropa:

      1) E' vero che uno non decide per la propria percentuale di irpef, ma è anche vero che molte persone non effettuano alcuna scelta quindi è come se marcello decidesse per se e per qualcuno che non sceglie. Il suo voto in pratica, in questa specie di grosso sondaggio di opinione sui cui si basa l'8 per mille, vale più di uno. E' probabile infatti, a meno che non sia molto ricco, che la sua opzione tolga alla chiesa cattolica più di quanto sperava!

      2) Non ne sono sicuro, ma il concordato prevede solo che una frazione del gettito irpef vada alla chiesa. Il meccanismo di ripartizione delle scelte non effettuate dovrebbe essere previsto solo dalla legge italiana e quindi liberamente modificabile.

      C.

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    4. @primo anonimo
      In realtà mi sono limitato a dire che tutti ragliano che quell'articolo passò coi voti dei comunisti, ma omettono che una maggioranza per approvarlo ci sarebbe stata comunque; ovviamente non era certo il punto del mio intervento, ma mi sembra un dettaglio non da poco, ed ho voluto farlo notare.
      [quanto a cambiare un articolo della Costituzione, mi pare che non sia roba banale, pure se dal giorno dopo inizi a cospargerti di benzina e a darti fuoco]

      @secondo anonimo firmato C.
      Certo, assolutamente, firma meno del 40%, per cui la firma di Marcello sicuramente sposterà nel senso che dici tu.
      Volevo, però, sottolineare il meccanismo, che sarebbe iniquo (in un senso o nell'altro) anche se si esprimessero tutti: non si tratta di destinare il proprio 8 per mille a Tizio o Caio ma di esprimersi su come l'8 per mille del gettito complessivo andrebbe ripartito; tra le altre cose, è proprio per questa ragione che lo stato non può trattenere per sè il contributo di chi non firma: il singolo contributo è indisponibile.
      Su ogni accordo tra Stato e Chiesa (Chiesa, non Santa Sede o Vaticano) riconducibile al Concordato, non è possibile alcun referendum, nè una modifica unilaterale da parte del nostro legislativo; mi piacerebbe sbagliarmi, ma temo che in questo faldone rientrino sia l'8 per mille, sia insegnamento della religione cattolica.
      Quanto ad eventuali modifiche, credo che l'unica cosa modificabile sia il numerino; poichè l'x per mille nasce in conseguenza del fatto che alla stragrande maggioranza di preti e suore di guadagnarsi il pane col sudore della rispettiva fronte ingozza poco, attualmente dovrebbe essere meno del 4; in teoria, sempre se ricordo bene, ci sarebbe una commissione apposita col compito di accordare periodicamente quella cifra; tuttavia a causa di impicci vari (ivi compresa una folgorazione sulla via di Damasco) non lo ha mai fatto.

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    5. il meccanismo m'è molto chiaro, quando hanno firmato i nuovi patti col vaticano io c'ero e leggevo il giornale e votavo (non craxi)
      se vogliamo l'8 x 1000 è il degno erede della decima sempre voluta e pretesa dalla chiesa
      nella discussione sul finanziamento ai partiti non dovremmo confondere i piani: tra chi commette reati (mazzette & tangenti), chi utilizza male il finanziamento (sempre reato, ma forse meno grave) e chi vuole che i partiti siano finanziati alla luce del sole (per esempio col 2 x 1000)
      ora concentriamoci, chiudiamo gli occhi e immaginiamo cosa ne sarebbe ora dell'italia senza finanziamento pubblico e con berlusconi pieno di sghei...
      fatto?
      al confronto la corea del nord sembra un paradiso...

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    6. volevo dire: cosa ne sarebbe ora dell'italia se vent'anni fa i partiti, tutti, si fossero trovati senza soldi improvvisamente?

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    7. Marcello, c' è un partito/movimento che da qualche anno sta facendo politica senza soldi?
      Togli le fette di mortadella che hai sugli occhi....
      Ricordati che per fare la buona politica non c'è bisogno degli sghei..

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    8. Intendi il movimento del comico milionario?

      C.

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    9. Sarà pure un comico milionario ..mi duole dirlo ma mi sembra l'unico ad aver rinunciato ai 46 milioni di euro di rimborsi elettorali, o sbaglio?

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    10. Lodevole, ma non dimostra che "per fare politica non c'è bisogno dei soldi".

      C.

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    11. Perfetto, se tutti abbiamo capito come funziona il meccanismo dell'8 per mille siamo a cavallo; di solito la questione è poco chiara, o almeno così mi è sempre parso ogniqualvolta mi sia capitato di discuterne.

      Dunque, dal mio punto di vista i livelli problematici sono diversi.
      1) Innanzitutto non mi piace l'idea di fondo, ossia che una fetta, per quanto "piccola", del gettito fiscale sia destinata alle confessioni religiose (o eventualmente allo stato); certo, sussidiarietà, centri sociali, scout, volontari e quant'altro; ma si tratta comunque di enti che si organizzano come meglio credono, e talora si esprimono in maniera "eversiva", penso alle varie "obiezioni di coscienza", ai pro-life nelle strutture sanitarie pubbliche (non entro nel merito, chè tanto lo ha già fatto Leonardo altrove).
      2) Il punto chiave, hic et nunc, è ovviamente la destinazione dell'inoptato; qui sono d'accordo con lo spirito di quanto dice Leo nel pezzo, ma il fatto è che per risolvere questa cosa è necessario prima venire a capo di (1).
      3) Trovo problematico a margine quel che ne consegue, ossia che io con la mia firma possa muovere i "soldi altrui", o viceversa che altri decidano la destinazione dei "miei soldi". Se per il finanziamento dei partiti questo può essere inevitabile, dato il requisito della segretezza del voto, e la non-schedabilità dei cittadini, ma per le religioni, che peraltro rivendicano una dimensione pubblica e palese, trovo che ciò non abbia molto senso.

      A margine, restano altre questioni aperte.
      Ad esempio si dice che la Congrua, e quindi l'8 per mille siano dei risarcimenti per gli espropri dei beni ecclesiastici; ma un risarcimento si fa fissando un valore da risarcire e restituendolo in maniera dilazionata secondo certe condizioni fino all'estinzione del debito; qui, invece, l'estinzione non è proprio prevista; ma un credito infinito è un sopruso bello e buono, così come un debito inestinguibile è una truffa (e poco conta che sia stato lo stato stesso a disporli).
      Poi mi dispiace che l'indignazione stia "montando" in conseguenza della crisi; come per gli f35, che non andrebbero acquistati in quanto arma di offesa, e non in quanto la nostra partnership al progetto dà benefici marginali, o perchè abbiamo pochi soldi, così il dirottamento dell'8 per mille non dovrebbe esistere anche se l'Italia fosse un immutabile Eldorado; e non dovrebbe esistere in quanto truffa (già detassando donazioni volontarie erogabili da parte del singolo contribuente in sede di dichiarazione dei redditi, come mi pare già si faccia altrove, lo stato farebbe una concessione sin troppo larga).
      Resta da capire il margine d'azione.
      Credo che se la legge sia emendabile unilateralmente dallo stato sia di per sè controverso; bisognerebbe innanzitutto cercare di capire come stanno le cose, perchè se ciò che conta è solo la legislazione interna in quel caso c'è margine teorico per agire, e pratico per sollevare la questione, iniziare a far pressione. Magari un referendum sarebbe comunque bocciato, in quanto si parla di tasse, ma almeno il problema potrebbe essere messo in agenda; ed è proprio questo il punto. Il fatto che Leonardo ne parli, e che scelga di farlo sull'Unità, è già qualcosa.

      [non posso rileggere, ho scritto di getto, vogliate perdonare tutti i pasticci disseminati qua e là]


      PS per C: il comico è milionario ma è pure genovese.

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    12. all'anonimo delle 9:46
      non t'è proprio possibile immaginare un diverso punto di vista senza scomodare le categorie filosofiche come "fette di mortadella sugli occhi"?
      ricordati tu piuttosto la cronologia dei movimenti, prima che grillo cominciasse a dare benedizioni e poi dispensasse il suo simbolo e poi cominciasse a dare patenti di ortodossia (e a revocarle)

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    13. qual è il movente di grillo? qual è il suo obiettivo?

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  2. ...se il lapsus fosse molto più terreno e si riferisse al fatto che sono 20 anni che i partiti prendono ( ...e fregano i cittadini....) i finanziamenti in barba ad un referendum il cui esito è noto a tutti?

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  3. So già Leo che non sarai d'accordo ma ogni tanto bisogna dare qualche merito anche a grillo che ha fatto sentire il fiato sul collo a renzi che a sua volta ha fatto sentire il fiato sul collo a letta...che infatti ha anticipato tutto con tweet in pompa magna per non lasciare meriti a matteo....

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  4. Ma è vero che tutti i partiti hanno preso finanziamenti illegittimi in questi ultimi 20 anni?

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