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giovedì 9 gennaio 2014

Le luci dei natali passati

Frozen

Ma al tramonto del nove gennaio che ci fanno ancora le luci di natale al mercato. Facessero almeno allegria.
Invece sono bianche.

Non si dovrebbe mai generalizzare la propria angusta esperienza della vita, e però a un certo punto qualche anno fa ho avuto la sensazione che ci si sbiadisse il natale. Era sempre stato un affare pacchiano, di luci gialle e rosse intermittenti. Ci fu anche quella breve e scelleratissima moda dei babbi natale appesi alle finestre; poi a un certo punto qualcuno deve aver detto che erano brutti e deve essere stato molto convincente, perché da un anno all'altro nessuno li ha visti più - centinaia di migliaia di babbi natale buttati via, discariche intere di materiale natalizio ancora in buone condizioni ma definitivamente out - e nello stesso periodo le luci hanno smesso di essere rosse, verdi, gialle, e si sono tutte convertite al bianco.

All'inizio era glaciale e meraviglioso. Elegante, persino. Io non credo che il natale debba essere elegante, in generale; voglio dire, è una festa per i bambini e le famiglie - ma almeno per un paio d'anni funzionò. Passavi sotto queste stalattiti fosforescenti che sporgevano dai cornicioni e ti sentivi il degno abitante di una fiaba nordica, non le nostre solite zampognate. A dare l'impulso fu il comune, ma anche i privati si adeguarono presto. Quando un anno al mercato montarono di nuovo le luci dorate, le tennero due sere e poi tornarono all'argento. L'oro era diventato cheap, insostenibile. Resisteva soltanto qualche vecchia traccia di un'antica civiltà colorata sulle porte delle case; lampadine rosse e verdi intermittenti che avvisavano della presenza di pensionati fuori del mondo.

Poi forse è successo qualcosa, che non posso dimostrare - se almeno avessi fatto una foto - ma insomma, le luci bianche sono diventate tristi. Forse sono state sostituite da illuminazioni dello stesso colore ma meno sontuose, più semplici. C'entrerà il risparmio energetico. Ma può anche darsi che siano esattamente le stesse luci di tre o quattro anni fa; che svanito l'effetto "wow" sia rimasta soltanto la freddezza. Il freddo è bello, per qualche istante è persino piacevole. Ma non dura.

Non sarà primavera per altri tre mesi. Tra qualche giorno sulla repubblica o sul corriere pubblicheranno uno studio di scienziati che dicono che il giorno più triste dell'anno è intorno al 20 di gennaio. Lo fanno più o meno tutti gli anni, e io li leggo sempre. Spiegheranno che è il punto critico in cui svaniscono gli effetti delle vacanze natalizie, e le speranze e i tremori della primavera sono ancora lontani. Chissà se poi esiste davvero quello studio e se dice davvero così. Ci credo come credo a certi oroscopi fuori contesto, riferiti ad altri giorni mesi e segni zodiacali: faccio finta che siano il mio oroscopo del giorno e a volte funzionano. E poi non sono davvero meteoropatico, è uno di quegli abiti che si mettono da adolescenti per darsi un tono. Posso essere felice tutti i giorni che voglio, se voglio.

Togliessero quelle luci bianche alla finestra.

12 commenti:

  1. Allora non sono l'unica ad avere avuto questa sensazione, quest'anno.

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  2. Scusate l'ignoranza ma da quando natale si scrive con la minuscola?

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    1. Serve per sottolinearne la tristezza, dovuta alle luci bianche.
      Se non sei d'accordo con questa licenza puoi decidere, come rappresaglia per un questo attentato alle maiuscole, di non mettere più piede (virtuale) in questa pagina .

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  3. oh, mio dio!
    voialtri prof siete sempre sotto scacco: saccomanni rivoleva indietro gli scatti (i soldi più che altro), l'anonimo delle 17:41 vuole natale-con-la-maiuscola o almeno avere da te l'ammissione di aver sbagliato (te, non lui) che sarebbe la prova che anche tu sbagli e quindi tutto quel che hai scritto su beppe strillo...
    nel mio palazzo abita una famiglia (non dirò la provenienza per non ingenerare inutili generalizzazioni, su di me) che ha messo un filo luminoso, multicolore e lampeggiante che segue tutto il profilo del suo appartamento, di finestra in balcone in finestra in balcone...
    perciò non sono d'accordo con te: il natale mi pare sempre troppo colorato

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  4. Il mio senso estetico propende decisamente per il monocromatico, possibilmente giallino chiaro come la luce delle amate lampadine ad incandescenza ormai sparite dalle nostre case a favore di quelle a risparmio energetico.
    Hai voglia luce calda, fano orrore comunque; manca sicuramente qualche frequenza allo spetro... E io amaramente rimpiango quei filini ondeggianti che si incendiavano nel globo di vetro.
    Comunque natale (assolutamente in caratteri minuscoli sperando che non mi accusino di vilipendio alla relligione), colorato e lampeggiante no per favore, niente intermittenze e niente colori.
    Il mio albero è decorato solo con candele vere

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  5. Ma prima di Alva Edison come facevano?

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  6. Dalle mie parti dobbiamo essere un po' démodé, di babbo Natale appesi in giro ne ho visti un bel po'...

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  7. Nelle zone a Nord delle Alpi che ho frequentato in occasione di questo periodo natalizio, il fenomeno dei Babbo Natale appesi (BNa) è in contrazione, ma non è ancora estinto.
    Renania: BNa avvistati nelle zone di Colonia, Aachen, Monchengladbach e Duesseldorf
    Belgio Wallone: BNa avvistati a Namur e Liège
    Belgio Fiammingo: BNa del tutto assenti in zona Lovanio (ma non mi sembra ci fossero nemmeno l'anno scorso)
    Altrove non so ;-)

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  8. anche i babbi natale in fuga dall'italia, come i cervelli (e dio solo sa quanto abbiamo bisogno di cervelli in italia), di babbi natale non so

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  9. Davanti casa mia la vicina ha decorato l'albero nel suo giardino con una triste luce bianca non intermittente e... c'ha pure appeso il pupazzo di Babbo natale!

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  10. Qul le luci sono spente, si spengono i fanali, si spegna anche l'insegna di quell'ultimo caaaaffè...

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  11. Nel nostro quartire qui a Melbourne le teniamo acceso tutto l'anno e le spegnamo solo per i morti

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