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giovedì 28 maggio 2015

Il ministero che vuole più Microsoft a scuola (e chi paga?)

Egregio Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca:

sono un docente che ogni anno partecipa alle rivelazioni Invalsi. Ogni anno sono tentato di protestare pubblicamente per il fatto che il MIUR continui a usare Microsoft Office. Un prodotto costoso (e deperibile) che non offre a docenti e funzionari nulla che non sia possibile fare con prodotti più leggeri e, soprattutto, gratuiti. Poi ogni anno la stanchezza prevale.

Le scrivo perché ho scoperto che il 15 maggio ha stipulato un protocollo di intesa con la Microsoft, che prevede “percorsi formativi rivolti ai dirigenti scolastici su tematiche relative alla didattica e alla gestione delle risorse”, e per i docenti “una serie di incontri di formazione sulle tematiche dell'innovazione nella didattica”, il tutto a “titolo gratuito”: e ci mancherebbe che la Microsoft volesse pur esser pagata, per entrare nelle scuole a pubblicizzare i suoi prodotti.

Egregio Ministro, noi non abbiamo bisogno di lezioni gratis su come usare programmi costosi e deperibili. Avrebbe più senso qualche lezione su come usare altri programmi, che fanno tutto quello che fa Microsoft Office, però gratis. Per una formazione del genere varrebbe persino la pena di pagare: e sarebbe comunque un investimento.

Un tempo la Microsoft era lo stato dell’arte del software. Oggi è un marchio prestigioso che ti imbottiglia l’aria che respiri e prova a vendertela. Mi spiace che ci sia cascata: in ogni caso nelle mie classi quella roba lì non entra più. Saluti.

14 commenti:

  1. Standing ovation!
    E non dimentichiamo che c'è anche LibreOffice.

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  2. Guarda, te lo dico da utente di OpenOffice: fa schifo. Crash continui (specialmente per le presentazioni), poca compatibilità, funzionalità e usabilità rimaste ai primi anni 2000. Microsoft Office offre molta più qualità. Io uso ancora OpenOffice solo per una questione di compatibilità con i documenti che ho già. Non è detto che se costa meno la licenza, allora costa meno in generale. Devi metterci anche i costi nascosti dovuti a guasti e disservizi vari. LibreOffice poi l'ho provato per tre mesi e sono tornato a OpenOffice. E' solo una collezione di regression bug.

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    1. I troiai che offrono soluzioni di private cloud che forniscono le guebbapp per manipolare documenti office sono innumerevoli, e quello che non possono fare queste guebbapp lo può fare LyX.
      Poi ci sarebbe Kingsoft Office, anche...
      Sono in disaccordo sia con te riguardo a LibreOffice (mi sembra che tu abbia o esigenze ultra particolareggiate, o un hardware ultra particolareggiato: solo qualche mese fa vedevo MS Office su pc nuovi e ha buone features che son sempre quelle, ma crasha disastrosamente a caso perdendo files, per colpa dell'autosalvataggio, e parliamo di un programma che vanta trent'anni di sviluppo!) sia con Leonardo riguardo ad MS Office: gli Excel e gli Access di MS non si battono, per qualità delle features (sebbene Calc abbia il suo interprete Basic...). Usare R o il browser per fare delle MVC sono surrogati che richiedono, squisitamente imho, più lavoro.

      Riguardo alla scuola, basandomi sulla mia esperienza, LibreOffice basta e avanza per il 98% del lavoro. Al limite limite posso permettermi di dire che sono soldi meglio spesi, all'università, se si compra SPSS piuttosto che MS Office...

      Riguardo a PA e lavoro, è un altro paio di maniche!

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    2. Per quanto ne so io, OpenOffice (e anche Linux a maggior ragione) ha deluso le PA dov'è stato provato, che dopo un po' sono tornate a soluzioni proprietarie.
      http://www.tomshw.it/news/openoffice-delude-la-pubblica-amministrazione-tedesca-43366

      Per le scuole può essere diverso, perché forse usano meno funzionalità. Leonardo, voi per che cosa lo usate Office?

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    3. In quasi 15 anni che lavoro a scuola, la cosa più complicata che ho fatto con excel è un tabellone per calcolare le medie (ora col registro elettronico non ne avremmo nemmeno più bisogno, in teoria).

      Parlo da referente tecnologico di un plesso (un plesso evidentemente molto sfortunato, ma tant'è): non uso MS Office da almeno 10 anni, non ne sento la mancanza: tranne quando mi tocca interagire con sciagurati colleghi che ancora lo usano. Anche il logo di Open Office mi provoca una certa nostalgia, perché ormai uso quasi solo app di google. Comunque non mi crashava mai - viceversa, di poche cose impari a diffidare come degli Office installati su vecchi computer scolastici: di solito sono craccati e si impallano.

      Noi non siamo PA: scriviamo testi, facciamo disegni o tabelle, al limite qualche slide. Pagare per queste cose nel 2015 è un po' da fessi.

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    4. Ti rispondo da Animatore digitale. Oggi incredibilmente erano disponibili anche in Java dopo anni di attesa anche le griglie in Java. Chi le ha usate nella mia scuola : nessuno. Lanci un applicativo per fare un lavoro urgente e lungo senza averlo mai fatto vedere e collaudato?
      Se nella vostra scuola avete una buona connessione vi consiglio di iscrivervi (come abbiamo fatto noi) alle Google apps for education, spazio su Drive illimitato e gratuito.
      Chi parla di crash di Libreoffice vorrei vedere cosa ci fa e su che hardware lo gira. Sono anni che non ho un problema (su Linux e Windows)

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  3. io sono nato entusiasta di "gratis", mappoi pianopiano ho smesso. la mia posizione odierna si può riassumere, con qualche approssimazione, nell'adagio "se non paghi per qualcosa non sei il cliente: sei la merce".

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    1. Per favore, cerchiamo di non fare confusione tra software e servizi gratuiti, e tra "gratis" e "libero". "La merce sei tu" è un concetto simpatico, che vale (fino a un certo punto) solo per i servizi gratuiti (Google, Facebook...) non per il software. E ormai anche la situazione del software è bella complicata: in realtà 3/4 del mondo girano su software libero, e le soluzioni software sono quasi sempre composte sia elementi commerciali che da elementi liberi.

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Un po' come dire più Nike nell'ora di educazione fisica.

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  6. Il problema è: quanti professori sarebbero in grado di usare OpenOffice?
    Molte volte mi è venuto voglia di abbandonare MsOffice - sono un utente basic, per l'uso che ne faccio io - ma OpenOffice è veramente scomodo. Poteva essere un concorrenziale fino a Office2000, ma da quando hanno cambiato la grafica, la comodità rispetto alle soluzione gratuite è incolmabile, basta solo pensare che con Writer per posizione il cursore dove vuoi, ancora devi andare di 'invio' e 'tab'

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    1. Se uno è un utente basic, spesso la vecchia interfaccia è più intuitiva (proprio perché più consolidata). Ognuno ha le sue preferenze ed è bene che non tenda a generalizzare le sue esigenze e le sue Gestalt come se fossero universali. Io (che vendo e insegno software commerciale) potrei dire che preferisco MSOffice per opposti motivi: sono un "power user" e in LibreOffice mi mancano alcune funzionalità. Ma in molte scuole... la verità è che spesso ci si lega per motivi molto marginali, che paradossalmente diventano irrinunciabili. Un esempio? La raccolta di Clipart. Non ci crederete, ma in molte scuole era l'unica cosa considerata importante. Convertite le clipart per l'uso con OpenOffice, fine delle rimostranze!

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  7. Bravo Leo.

    Purtroppo e' vero che le alternative free sono spesso inferiori ai prodotti M$, ma si tratta di differenze del tutto insignificanti per l'utente normale (o per gli alunni di una scuola).

    Posso capire il problema delle segreterie, dove il problema piu' grosso e' la compatibilita' con il pre-esistente, inteso sia come archivio di documenti che, soprattutto, come "addestramento tecnico" del personale, spesso non eccelso.

    Molto meno il fatto che si vogliano dare agli alunni quelle che considero cattive abitudini.

    D'altra parte, il MIUR e' quell'entita' che alla prova preselettiva di un concorso classificava come domande di informatica cose come "quali di questi componenti hardware e' una parte indispensabile del computer" (risposta secondo il MIUR: il monitor.. evidentemente il CINECA fa high performance computing utilizzando oggetti che non sono computer), o "quale fra questi tasti occorre premere per ottenere il ricalcolo di un foglio elettronico".

    Ma tornando alle segreterie (ma anche a ministeri, uffici comunali, ospedali ecc. ecc.) sarebbe perlomeno il caso che quando mandano un documento (come mi e' capitato oggi), lo mandino in un formato "open" e d "universale", come il pdf (da word, basta usare "export as pdf" anziche' "save"), non in un formato proprietario come quello dell'ultima versione di word. Mandare un file in un formato proprietario significa obbligare il resto del mondo ad adeguarsi. E questo non andrebbe bene nemmeno se l'adeguamento fosse "verso l'alto".

    Emanuele Ripamonti

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  8. Guarda, io come studente universitario che ha linux sul portatile da ormai cinque anni mi sono sempre mangiato le mani nel vedere i computer delle nostre biblioteche con sopra Windows. Non dico quelli degli addetti ai prestiti, che potrebbero aver bisogno di particolari software (non credo dato che mi pare sia tutto gestito via browser, ma lascio il beneficio del dubbio), penso a quei pc a disposizione degli studenti nelle sale di lettura.
    Si tratta di computer spesso vecchi e scalcagnati, dove nella maggior parte dei casi è ancora installato WinXP e che vengono usati al 98% per navigare online (e spesso c'è già Firefox come browser), l'1% delle volte per aprire PDF e il rimanente 1% per avere una pagina di Word su cui copiaincollare roba da internet o con cui aprire documenti da mandare in stampa.
    Alcuni sono stati aggiornati a Win7 (spendendo soldi in licenze), altri rimarranno con XP finché campano, senza ricevere più alcun supporto da Microsoft, restando quindi pericolosamente vulnerabili (a questo si cerca di rimediare con programmi antivirus... altre licenze da pagare!)
    Detto questo, io uso Libreoffice da quando nella gestione di OpenOffice.org è subentrata Apache.

    Ciao,
    Saul

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