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giovedì 2 marzo 2023

Amen, dissero le pietre

2 marzo: San Luca Casali di Nicosia (IX secolo), che predicò alle pietre

Voi ogni tanto vi chiedete cosa lo fate a fare? Perché io più o meno tutti i giorni. Prima o poi inventeranno un arnese che sa farlo al vostro posto – se non l'hanno già inventato. Anche questi pezzi sul santo del mese, c'è sicuramente un algoritmo che sa già scriverli meglio. C'è un algoritmo per tutto ormai. L'unico di cui sento la mancanza, è l'algoritmo che legga quello che invece scrivo io. L'algoritmo che mi faccia i complimenti, l'algoritmo che mi voglia bene. Visto che di esseri umani ne passano sempre meno, e un bel giorno non ne passeranno più: già adesso, se togli quello che viene a litigare, a spacciare un link, quello che stava cercando tutt'altro ma Google non ha del tutto smesso di farlo passare da qui... rimane una manciata di persone, l'età media delle quali non mi lascia molte speranze. Poi ogni tanto boom! Un migliaio di accessi dalla Bassa Sassonia si riversa su una agiografia, una recensione di un Marvel del 2014 o un lato B di Battiato, non è chiaro perché succeda; forse ogni tanto a Google avanzano dei cookies e li nasconde sotto il primo tappeto che trova, che a volte è un post mio. Va' a sapere. E io qualche volta ci casco pure eh, mi domando: ma come mai stanno tutti leggendo il mio pezzo sul lato B di Battiato? Forse qualche pezzo grosso ne ha parlato? Ma pezzo grosso di che. No, sono tutti algoritmi ormai, e io a volte mi sento l'ultimo blogger sulla Terra, oppure Bernardino Lamis, che nella novella L'eresia catara impartisce la lezione della sua vita a una classe vuota, scambiando per alunni gli impermeabili che sgocciolano. E anche un po' Luca Casali di Nicosia.

Divenuto monaco in giovanissima età, e cieco nella vecchiaia, Luca Casali è ricordato soprattutto per un miracolo seguito a uno scherzo di cattivo gusto. Stava ritornando da una visita di parenti a Nicosia, che non è la capitale di Cipro ma il comune dell'entroterra siciliano, quando i confratelli che lo accompagnavano gli dissero, in fondo a una pietraia: ehi, la gente ha saputo che passavi ed è venuta a sentirti, non è che hai una predica pronta? Luca, commosso dalla considerazione in cui è tenuto dalla gente del posto, improvvisa lì per lì un sermone coi fiocchi: peccato non ci sia nessuno ad ascoltarlo, tranne i confratelli che si tengono il saio dal ridere. Ma il riso muta tosto in sbigottimento quando al termine del discorso, dopo che Luca ha impartito la benedizione, le pietre prorompono in un sonoro "Amen". 

È un caso davvero particolare – di solito i miracoli servono a guarire le persone, o a risolvere i loro problemi. Ma Luca Casali non smette di essere cieco. Per un attimo ha la sensazione di essere ancora utile. Ma è solo un'illusione, il miracolo è funzionale a un'illusione. La storia è senz'altro ispirata al passo in cui Gesù spiega che Dio può trasformare in figli di Abramo anche le pietre (Matteo 3,9; Luca 3,8). E però le pietre di San Luca dopo aver risposto restano pietre. Di questa storia dal retrogusto un po' aspro avrebbe potuto ricordarsi Luigi Pirandello, quando inventò il personaggio patetico di Bernardino Lamis. Non so se ci avete fatto caso, ma le prediche migliori le facciamo ai sassi e alle sedie vuote. Sarà che fanno silenzio, ci danno spazio, ci confortano con la fiducia che sembrano concederci, e a quel punto ci lasciamo andare e facciamo discorsi bellissimi, e i sassi se ne rendono conto, e se potessero applaudire lo farebbero – grazie, grazie, basta così per carità, siete troppo buoni. 

16 commenti:

  1. oh comunque io ti leggo sempre, e mi sa che sono più giovane di te (anche se di poco) ma bisogna ringraziare in questo caso non tanto gli algoritmi quanto una bestia ormai rara: il lettore di feed RSS

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    1. Guarda mi sono commosso e ho riaperto un reader dopo tre anni, le ragnatele proprio

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  2. Complimenti! Bravo! ...e ora posso ritornare ad essere una pietra...😄

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  3. Non so se considerare questo post come un fishing for compliments, ma comunque poco importa. Io leggo tutti i tuoi post, da molti anni, da quando ho letto il primo. Ogni tanto mi faccio riletture di anni interi di post, e tanti me li ricordo anche ad anni di distanza.
    A volte spero che un giorno scriverai il tuo Die Welt von Gestern: Erinnerungen eines Europäers, per raccontare a generazioni piu' giovani - non solo italiane - e in un formato piu' gestibile delle migliaia di pagine di questo blog le trasformazioni della societa' italiana nel corso di decenni.
    Se il mio scrittore italiano (vivente) preferito Leonardo. Io spero che non smetterai mai di scrivere questo blog.

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  4. Un libro trovato in libreria e una ricerca su google mi hanno portato qui!
    Grande felicità

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    1. Hai fatto tre esempi per cui l'algoritmo porta a te: santi, cantanti e film. Ti leggo anche per il resto, ma le recensioni ai film mi mancano. Non vai più al cinema? :)

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  5. C'è un modo per ricevere una mail quando scrivi qualcosa?

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    1. Io ho impostato un alert sia da twitter che dal blog

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  6. Leo, tu che sei comunista e quindi ateo, come ti è venuta sta fissa per i santi?

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    1. Mi sa che invece altrove ha detto di essere credente o comunque cresciuto in un contesto di credenti, anche se ovviamente non di tipo dogmatico

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    2. Qualcuno sa se va anche a messa la domenica?

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  7. Io sono sempre felice di leggere quello che scrivi. E trovo una gran fortissimo che tu abbia ripreso a scrivere le agiografie “ribelli” con una certa frequenza

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