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giovedì 18 luglio 2024

L'accelerazione è percepibile

L'impressione che potrei dare a un lettore di passaggio è che mentre il mondo va in malora – ci è sempre andato, ma da qualche mese l'accelerazione è percepibile – l'impressione che potrei dare, a chi ancora si ricorda di passare su questa paginetta web, è quella di un tizio che a un certo punto ha mollato e si è ritirato in un chiostro, e adesso parla con gli uccellini, che è molto meglio di parlare, per dire, su twitter. Sì. 

Cioè no, non è successo, ma non mi spiace dare questa impressione. I santi hanno reso bene, non tanto perché hanno venduto più di quanto mi aspettavo (mi aspettavo pochissimo), ma per lo spazio che mi hanno fatto intorno, quel sentore di muschio e muffa più che consono a un sito internet più vecchio della maggioranza della popolazione umana al mondo. Pensatemi finalmente assorbito in una passione futile, ogni maschio della mia età ne ha almeno una; e non con gli occhi sbarrati davanti a questo schermo mentre vedo il mondo bruciare e mi torco le mani, e pesto i piedi, e dalla cucina qualcuno mi chiede cosa sto combinando, niente, niente, ho chiuso un attimo la Bibliotheca Sanctorum e sotto c'era un tweet da Gaza, bombardano la spiaggia. Vuoi vedere che Hamas ha messo i tunnel anche lì. 

A novembre in USA si vota e chi vincerà sarà fuori da ogni giurisdizione, infallibile come il papa salvo che il papa al massimo oggi ti scomunica, laddove i presidenti tendono a bombardare. Sarà il comandante sul ponte di un Occidente che affonda, sarà nervoso e circondato da imbecilli, un'élite liberale che ha fatto tutto il possibile per mandare la nave a scontrarsi contro ogni logica di sopravvivenza. Sarà tante cose, ma a questo punto tenderei a escludere che sarà una persona equilibrata e sana di mente: Trump non lo era neanche quando aveva ancora due orecchie, Biden se lo fosse si sarebbe ritirato mesi fa. Questa persona si ritroverà sulle spalle l'emergenza climatica, il fallimento strategico e morale di tutte le campagne degli ultimi anni, e in mano la valigetta nucleare. Se non sembra un incubo, è perché a sognarlo tutti i giorni dopo un po' ci si sente come a casa. 

Qualche fine settimana vado al mare, perché fa davvero troppo caldo; anche se a dirlo passi per un fanatico. Leggo qualcosa, scrivo qualcos'altro, guardo cartoni animati, faccio anche le parole crociate. Se pensassi che il mondo fosse finito, che non restasse più niente da fare, probabilmente mi comporterei nello stesso modo. Quindi forse lo penso. 

21 commenti:

  1. Nel 2008 doveva finire il capitalismo, adesso il Nasdaq vale il decuplo di allora. Nel 2011 la crisi dei debiti nazionali doveva mandare in default tutta l'Europa meridionale e instaurare governi nazisti a Roma Madrid Atene Lisbona, oggi non ci ricordiamo nemmeno cosa significhi spread e in Grecia governano i democristiani. Il referendum catalano avrebbe dovuto polverizzare gli Stati nazionali, la Brexit causare un effetto domino. La presidenza di Trump doveva essere un evento storico funesto quanto il cancellierato di Hitler, e invece non è successo niente: in politica estera Trump è stato più pacifico di Obama. Il governo Cinque Stelle - Lega ci doveva mandare tutti per stracci, ci consigliavano di svuotare i conti correnti e di metterci in coda al passo del Brennero, e invece non è successo niente: la legislatura si è conclusa con Draghi primo ministro. Insomma tutto - anche il Covid - è passato e noi siamo ancora qui. E come sempre, una vocazione intellettuale, allontanandolo dai suoi simili, è l'unica felicità dell'uomo adulto.

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  2. Nel 2008, i geni che dicevano sarebbe finito il capitalismo, se lo dicevano come augurio, perchè appunto era un periodo in cui la speranza esisteva ancora.
    La storia non va sempre nel mezzo, esistono anche il bianco e il nero, soprattutto in Italia. Fa caldo, siamo vecchi, il debito pubblico è alle stelle, il costo della vita, con l'immane inflazione causata dal covid, pure.
    Certo, non ci sarà mica la rivoluzione francese nè l'attacco al bundestag , l'ho detto, siamo vecchi, grassi, e rincoglioniti dagli schermini. Temo sarà un disastro molto piu passivo.

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  3. Le elezioni USA di novembre si terranno in un clima di forte tensione, molto probabilmente il risultato si deciderà per pochi voti (ormai è così quasi tutte le volte), il conteggio si protrarrà per giorni, con contestazioni reciproche... ah già, però Trump controlla la Corte Suprema, così se vince, vince, mentre se perde, fa ricorso e vince.
    Ci sarebbero tutti gli ingredienti per una seconda guerra civile negli USA; noi da questa sponda dell'Atlantico potremmo anche prendere il popcorn e assistere allegramente all'esaltante spettacolo della società più capitalista del pianeta che si autodistrugge, tanto... cosa rischiamo?
    Giusto, immaginiamo per un attimo di perdere l'ombrello protettivo degli USA: c'è per caso qualcuno che potrebbe voler turbare la nostra pace?
    Chi fa il primo nome?

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    1. Francia e Inghilterra, che già dal 2010 fanno il bello e il cattivo tempo in nord Africa (tra le varie cose) e sono persino riusciti a spingerci a farci la guerra da soli in Libia. Ma appunto, lo facevano già da prima.

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    2. Ok, quindi per Falafel se negli USA dovesse scoppiare una guerra civile, i primi paesi da cui l'Italia dovrebbe guardarsi sono Francia e UK, che potrebbero aggredirla militarmente.
      Pensi dunque che sia il caso di schierare l'esercito in Piemonte onde evitare una calata francese dal Moncenisio?

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    3. E da chi ci guardiamo dalla Russia? Se questa sciagurata guerra è servita a qualcosa, e al rendere evidente la relativa debolezza dell'esercito russo che è riuscito a malapena a sconfiggere l'Ucraina.
      La Cina? Capisco i taiwanesi, vagamente i giapponesi. Ma tu sul serio ti aspetti un'invasione cinese? Ma che film di fantascienza ai visto? Non stiamo mica parlando degli Unni, ma di un popolo sotto gli aspetti peggiori simile a quello occidentale: vecchio e ancor piu rincoglionito da internet.
      Certo poi invece se gli Stati Uniti dovessero andare in conflitto serio con questi due paesi il discorso cambierebbe di parecchio, in quanto l'Italia, è la rampa di lancio per un fottio delle loro armi nucleari. E sarebbe il primo dei vassalli americani a venire attaccatto, comprensibilmente.

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    4. Quindi tu sei fra coloro che sono convinti che la pace e la libertà di cui godiamo in Europa siano un qualcosa di inattaccabile e che possiamo fregarcene del resto del mondo, tanto noi stiamo comodi e caldi e nessuno ci potrà mai fare nulla?
      E la nostra posizione di inattaccabilità deriva da un particolare stato di natura o forse dallo sconfinato amore che il resto del mondo nutre per noi?

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    5. Io sono nata nel 1996, non ho mai dovuto subire bombardamenti, deportazioni, combattimenti casa per casa coinvolgenti bande di miliziani o simili.
      Sebbene nata in Italia, vivo in Germania assieme alla mia ragazza, recandomi regolarmente nei Paesi Bassi e in Finlandia senza dover sottostare a nessuna particolare restrizione e/o trattamento umiliante.

      Se, ad esempio, fossi nata sempre nel 1996, però in Siria, avrei avuto la medesima fortuna?

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    6. io adesso onestamente non riesco più a seguire bene il filo del discorso e cosa esattamente centri con quello che ho scritto io, ma ad ogni modo, per restare sul pratico: se tu fossi nata in Siria, magari non avresti apprezzato piu di tanto quello che gli USA e il loro "alleati" hanno combinato in Iraq e che neanche tanto indirettamente ha portato poi alla nascita dell'Isis e di tutto il macello che questo ha portato (anche) in Siria. No?

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    7. La nostra posizione di inattaccabilità in Europa dipende esattamente dall'ombrello americano, che impedisce alla Germania di perseguire il suo naturale imperialismo pangermanico: grazie a ciò Inglesi e Francesi dormono la notte. Dovesse venir meno l'ombrello americano, i primi ad andare nel panico sarebbero, dunque, inglesi e francesi che, probabilmente, intanto attaccherebbero (indirettamente per carità) lo storico alleato debole dei Tedeschi (il paese in cui la Germania esternalizza parte della propria produzione industriale, il paese in cui c'è il porto sul mediterraneo più facile da controllare, un paese abitato da anziani), magari impedendogli di controllare lo stretto di Sicilia (leggi: Malta=UK e Tunisia=FR), o di accedere a idrocarburi a basso costo (leggi Libia)

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    8. tutto questo è già successo, anche se c'era ancora l'ombrello americano. Nonostante tutto la Germania ha avuto atteggiamenti infinitamente piu pacifici di Francia e Inghilterra in questi decenni. Ad iniziare dalla questione libica.

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    9. @Falafel
      In effetti i discorsi si sono un po' intrecciati e potrebbe anche darsi che io mi sia espressa male, dunque proverò a riformulare.

      Negli ultimi decenni l'Europa ha goduto di una pace e di una libertà invidiabili, tanto che alcuni credono che tale stato delle cose sia del tutto naturale e che non debba essere difeso in quanto nulla può veramente turbarlo.
      Ammettiamo, per sciagurata ipotesi, che negli USA scoppi qualche casino grosso tipo una guerra civile e/o che NATO ed EU si disgreghino: lo stato di pace e libertà di cui godiamo tranquillamente permarrebbe oppure anche noi europei sperimenteremmo ciò che in altre parti del mondo nemmeno troppo lontane è comune, ossia guerre, dittature e violenze?
      In altre parole: quanto è fragile quella libertà in cui pigramente sguazziamo, senza nemmeno accorgerci di quanto siamo privilegiati rispetto ad altri?

      Pensateci; nel frattempo sfrutterò la mia libertà per andare a comprare le fragole, abbastanza sicura di non essere nel mentre aggredita da una milizia rivale 😉

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  4. BTW, l'esercito, in Piemonte, c'è già. Da 15 anni. Sta presidiando un abbozzo di tunnel che probabilmente non vedrà mai la luce. Immaginare un'eventuale nuova guerra civile americana è esercizio futile. Ci ha già pensato il cinema, che ne ha sceneggiate due (1997 e 2024), e la realtà non replica mai la finzione. La supera.

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  5. che poi ragazzi in generale fare le guerre civili ci vogliono i grandi ideali e/o i grandi interessi. In america di grandi ideali non c'è nemmeno l'ombra e i grandi interessi sono ben stretti tutti insieme. Ora non ce l'ho la palla di vetro ma il declino americano, a meno di una improbabile terza guerra mondiale ancora più improbabilmente persa, sarà parecchio più lento di così

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    1. Mi hai convinto. Il vero pericolo è Starmer, non Putin. (p.s. forse la cosa non ti farà piacere, non so, ma la Russia la guerra in Ucraina non l'ha ancora vinta, comunque)

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    2. Ma sant'Iddio, abbiamo un debito pubblico mostruoso destinato a crescere, una popolazione inattiva e spese sanitarie che aumenteranno in maniera ancor più spaventosa. La peggiore classe dirigente d'Europa (non solo politica).
      Una parte del paese è a rischio desertificazione per il riscaldamento climatico. Siamo in una situazione migratoria assurda in cui facciamo da imbuto per il resto dell'Europa, impedendo alle persone che arrivano di varcare le Alpi e costringendole a restare in questo paese infame, in cui la grande maggioranza di loro non sarebbe mai voluta emigrare. E in tutto questo tu stai a pensare a Putin!? (al netto della giusta solidarietà verso gli ucraini, ovviamente)

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    3. Ma infatti, problema da niente la Russia di Putin. Sono fissato, non ci far caso.

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    4. Ovvio che non ci faccio caso. Magari potesse durare ancora vent'anni, la possibilità che abbiamo ora di distrarci coi massimi sistemi. Temo che tra molto meno i 'problemi da niente' saranno talmente vicini e diretti da toglierci dall'orizzonte Putin o chi per lui.

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    5. Bravo, continua a non farci caso..vai così.

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  6. Quando smetti di cercare intrattenimenti fuori per essere felice stai cominciando, e ancora non lo percepisci, a vedere che la visione scaturisce da dentro di te, "fuori" non c'e niente veramente. Potrai cambiare tanto "fuori" quando (bisogna imparare a meditare) comprendi che non e' vero. Devi osservare la coscienza che e' l'unica cosa che hai, anche dopo che il tuo corpo muore. La coscienza, che emana tutto e' vuota,luminosa da questa luminosita' intrinseca vuota, si emana tutto cio che percepiamo, diavoli e angeli odio e amore tutto il dualismo ne quale viviamo. La natura della coscienza e' vuota.Quando lo comprendi spontaneamente aiuti chiunque abbia bisogno di te. Ci sono insegnamenti nel Buddismo come il Vajrayana, o dzochen o mahamudra che parlano di questa coscienza che siamo. Il cristianesimo, che non conosco bene, non mi pare abbia questa saggezza di trattare per es. Le emozioni come la lussuria la gelosia l'odio e aiutare le persone a vederle per quello che sono, dal punto di vista della coscienza, vuote, perche' la coscienza e' vuota. Sono metodi spirituali speciali, capaci di accelerate la comprensione su cosa siamo veramente di migliaia di vite. Bye

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