Raindrops keep falling on my town
Sarà anche il miglior bar dell'anno 2002 (e complimenti), ma se domenica pomeriggio verso le quattro hai voglia di un panino, non ce l'hanno. Almeno, sul banco non ce n'erano, e io in certi posti a chiedere mi vergogno.
Ero ancora scioccato dal fatto che sulla Let's go Italy di Monica fosse segnalata La Vecchia Scarpa, che in pratica è il minimo sindacale della vita notturna modenese. Se esci con una tipa e hai deciso di portarla in un posto suggestivo, quando arrivi davanti al portone scopri che è chiuso, (per ferie, per lutto, per cambio gestione). Allora stringi i denti e la porti alla Vecchia Scarpa, sperando non faccia caso ai peli del petto del cameriere scamiciato (sempre più grigi e radi, ormai), ai quadri alle pareti che gridano vendetta al cospetto d'Iddio, ai Deep Purple ad alto volume che non conciliano le confidenze. – Oh, adesso che ci penso ci abbiamo portato anche Franco.
"Ma la Let's go è affidabile, hai visto quest'estate".
"Dunque in Spagna siamo andati in posti che sono l'equivalente della Vecchia Scarpa?"
"A te piacevano, però".
"Ma che ne so, ero accecato dalla fame…"
Dovrei chiedere a Enzo.
"Enzo, ti ricordi quest'estate?"
"Questa cosa?"
Sì, vabbè.
Potrei continuare a parlarne male, della mia città, ma piove da giorni, perché infierire? Foglie marce nei tombini, e un'antica vocazione a fare da palude. Però intanto intorno tutta la Padania è allagata e lei no: come mai? Intelligente gestione del territorio dal dopoguerra in poi o semplice Botta di C u l o? Scegliete voi. Io oggi ho fatto un blob of the blogs dedicato alla mia città, che secondo me somiglia più alla Vecchia Scarpa che al caffè dell'orologio: un postaccio, tutto sommato, ma non ti lascia a piedi quasi mai. Un saluto a tutti i citati e a tutti quelli che ho dimenticato (e scusate). Alla prossima. E buon derby, domenica.
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