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martedì 24 giugno 2003

Piccoli relatori crescono
(lentamente)

Io al convegno di Viterbo ci sarò, ma contrariamente a quanto indicato in precedenza ci sarò solo la mattina, e se avete pazienza vi spiego il perché.

Cambiando del tutto argomento, riflettevo che io sono una persona abbastanza normale con un serio problema: se sto aspettando qualcuno e non ho qualcosa da fare, un libro o un giornale da sfogliare, un video da fissare, un’unghia da mangiare, mi metto istintivamente a girare in tondo nella stanze, senza quasi accorgermene.
In passato questo complicava un po’ i miei rapporti con gli altri, ma ora non più, da quando ho scoperto che sul mio cellulare c’è Tetris. Adesso riesco ad affrontare senza preoccupazione anche un Collegio Docenti (l’essenziale è trovar posto dietro a un prof di Educazione Fisica abbastanza alto). E batto record a tutto andare.

Giustappunto, stavo sui 40.000 points l’altro giorno, quando finalmente la Presidente (presidentessa?) si è affacciata sul corridoio. Io ero in shorts e sandali, madido di sudore, l’ombra del prof che il giorno prima le aveva consegnato le griglie di valutazione.
“Presidente, io dovrei chiederLe una cosa… ma credo proprio che mi dirà di no”.
“Sentiamo”.
“Ieri mi hanno detto che la Ratifica è il 26, e io mi chiedevo se sia proprio assolutamente necessaria la mia presenza”.
“Professore…”
“Perché vede, avevo appena preso un impegno… dovevo parlare a un convegno universitario a Viterbo, ehm…”
“Ah, un convegno?”
“Sì, avevo appena confermato la mia presenza per il pomeriggio del 26 quando mi hanno informato… io capisco che la Ratifica sia importante, però…”.
“Un convegno su cosa?”
“Un convegno sui weblog…”
“Eh?”
“Un convegno sull’evoluzione della Letteratura in rete alla fine del Novecento”.
“Interessante… ma Professore, mi dispiace, dovrei sostituirla e lei è già un Supplente, sarebbe un bel problema”.
“Sì, capisco, era solo per non lasciare nulla d’intentato”.
“Guardi, mi dispiace davvero ostacolare la sua carriera, ma se lei riuscisse a spostare il suo intervento sarebbe meglio”.
“Beh, ci proverò”.
(La mia carriera, sigh).

A: G. Roncaglia
Oggetto: Tavola Rotonda sui Blog

Egregio Professore,
purtroppo ho combinato un guaio. Ho appena scoperto di non poter essere a Viterbo nel pomeriggio del 26, perché ho la ratifica dell’esame di Licenza Media. Mi rendo conto di chiedere troppo, ma non si potrebbe spostare il mio intervento alla mattina?
Distinti saluti

Leonardo

Ps: Non sono io che prendo la Licenza media, sono i miei studenti.


Il buon Roncaglia (un po’ deluso di non aver a che fare con un quattordicenne) ha risposto che sì, si poteva fare, e mi ha aggregato alla tavola rotonda sull’informazione.

A questo punto ho dato un’occhiata ai miei correlatori e mi è venuto un colpo, oltre a tre domande spontanee:
– ma loro lo sanno, che gli toccherà darmi parola?
– E se anche mi daranno parola, di cosa parlerò?
– ma soprattutto, come farò a stare zitto e buono mentre parlano loro? Al BlogAge avevo risolto tutto con una sessione di Tetris intensiva (sì, ero io quello che sghinazzava armeggiando al cellulare), ma se mi fanno passare dall’altra parte del tavolo è finita.

(Questo pezzo, abbastanza sciocco, voleva raccontare uno stato d'animo tipicamente estivo, vale a dire il ritorno inesorabile all'infanzia. Mi consolo pensando che succede a tutti, anche ai più saggi e vecchi tromboni).

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