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venerdì 31 gennaio 2014

I rinoceronti e i figli dell'Apocalisse

In questi giorni sto assistendo a due fenomeni abbastanza inquietanti, e mi è venuto in mente che siano due facce dell'unico fenomeno; mi piacerebbe poterne discutere qui, senza litigare.

(Sarà difficile).

Da una parte c'è una discussione sulla legge elettorale che mi sembra arrivata all'ultimo atto dei Rinoceronti di Ionesco, quando ormai sono tutti diventati perlappunto rinoceronti, e gli ultimi umani non si vogliono rassegnare (anche se cominciano a invidiare quel bel grigio corazzato).

All'inizio era un dibattito tra Democrazia e Governabilità; pare che stia vincendo quest'ultima al punto che c'è gente che si meraviglia, maccome, a uno che raccolga il 37% dei suffragi vuoi togliergli il sacrosanto diritto di governare per cinque anni? Di colpo l'orizzonte del 50%+1 viene definito utopico. Nel frattempo Stephen Hawking ha dei dubbi sui buchi neri, ebbene anche l'utopia va ridefinita: non è più un mondo di uguaglianza pace e libertà, ma un posto dove governa chi ha la maggioranza assoluta, cioè senti che brutta parola: assoluta. Non ti fa pizzicare un po' il naso, non senti odore di totalitarismo? Uno che riesce a piacere al 50%+1 del suo corpo elettorale deve avere davvero qualcosa da nascondere. Per dire, non c'è riuscito nemmeno Berlusconi - in realtà non c'è riuscito mai nessuno. Infatti di solito si tira avanti a coalizioni - eh, no, non si può più. Adesso si chiamano "inciuci" e sono orribili, la fonte di ogni male. Voi credevate che il malgoverno degli ultimi anni dipendesse dalla scarsa qualità della classe dirigente berlusconiana? sbagliato, la colpa di tutto è l'inciucio, l'inciucio totale, bisogna evitare l'inciucio e tutto andrà bene.

(Questo paragrafo si può allegramente saltare) La memoria corre ovviamente a Veltroni e alla sua fobia dei cespugli, in parte giustificabile, ma che già in quella fase si stavano raggruppando, sicché sarebbe bastato dare spazio a una federazione verdi-rifondazione per avere una chance. Veltroni preferì perderla, perché era stanco di tutti questi cespugli che impedivano la crescita del vero centrosinistra: piuttosto perdiamo un turno e regaliamo altri cinque anni a Berlusconi ma disboschiamo i cespugli e vedrete. Vedemmo. Una volta disboscato i cespugli, Veltroni non fece più niente: rimase lì con la pompetta del ddt in mano, mezzo intossicato, lo pizzicarono in giugno e convocò una manifestazione in ottobre. Renzi è senz'altro diverso. I want to believe.

I rinoceronti, sono belli, tozzi, puntuti, non li smuovi neanche con l'Europa. Quando gli fai presente che in realtà succede in tutte le democrazie decenti, per dire in Germania si fa la Grosse Koalition e non sembra che se la cavino malaccio; pure in Inghilterra, quel luogo di uninominalisti senzaddio, può succedere che Cameron non abbia abbastanza seggi per governare e debba allearsi coi liberali; è senz'altro increscioso ma alla fine se la maggior parte dei cittadini non ti vuole, non ti vuole: sennò si fa un po' fatica a chiamarla democrazia, no? No. La Germania, dicono, è fatta per i tedeschi; la Gran Bretagna lasciamola agli albionici, noi abbiamo questa diversità mediterranea per cui coalizioni brutto brutto brutto BRUTTO. Deve esserci un uomo solo al comando, e se non ha i numeri dobbiamo trovare un algoritmo per darglieli, 'sti numeri, solo così finalmente sarà libero di lavorare, senza cespugli, senza lacci e lacciuoli, quelli che remano contro, i disfattisti, eccetera.

Insomma forse mi sbagliavo su Renzi, forse non ha fatto scrivere la legge elettorale a Berlusconi per dabbenaggine, ma perché è giusto così; chi se non Berlusconi può rappresentare al meglio questa tendenza rinocerontica? È da vent'anni che si lamenta perché non lo lasciano lavorare, ché se solo potesse avere un consiglio d'amministrazione come lo vuole lui, vedreste che roba, vedreste. E in fondo la cosa ha anche un senso, il tizio è arzillo ma definitivamente sputtanato, può fare fuoco e fiamme ma non dovrebbe potersi ricandidare, al 37% è più facile che ci arrivi Renzi: e se arriva al 37, vuoi non dargli Palazzo Chigi? Ma pure Palazzo Madama in usucapione, tanto il senato 2.0 si farà in videoconferenza.

Questa è la prima tendenza.

La seconda è rappresentata dalle vene sul collo di Grillo, che secondo me non stanno passando un buon momento. Scherzo, il tizio è un attore; se s'incazzasse davvero un decimo di quello che s'incazza per contratto ci avrebbe lasciato da parecchi anni. E però con tutta la sua esperienza Grillo si trova nella situazione dell'insegnante supplente al primo incarico, che appena entrato trova un motivo per incazzarsi, magari un motivo giustissimo, e quindi urla; e però sbaglia il timbro, la frequenza, il volume, cioè urla troppo forte. Il problema di chi urla troppo forte è che da lì in poi non si può salire: hai bruciato le tue cartucce troppo presto. Magari tra dieci minuti qualcuno negli ultimi banchi fa una cazzata veramente seria e tu non hai più voce.

Purtroppo Grillo non fa l'insegnante ma il profeta. Da mesi sta tenendo la sua cerchia allargata (i parlamentari) e quella più estesa (gli attivisti) in una dimensione parallela dove tutti sono nemici, tutti! Sono morti! Ci vogliono morti! Non potete allearvi con nessuno! Non potete fidarvi di nessuno! Sta per venire giù tutto! Quasi un anno così: c'è da stupirsi che sbrocchino? Sono stati fin troppo calmi fino a questo punto, in sostanza vivono in una paranoia quotidiana. Probabilmente a certi livelli avviene una specie di assuefazione, per cui non importa quanto il capo stia abbaiando A casa! Tutti morti!, tu in realtà a Roma ti diverti, è una bella città, qualche soldo riesci a risparmiarlo, magari se nessuno t'inquadra passi pure dalla buvette, ecco, che si può fare per evitare una deriva così? Non resta che urlare ancora più forte A casa! Tutti morti!, ma come fai a gridarlo più forte di così?

Aggiungi la difficoltà a calibrare l'intervento; per cui persino quando potresti avere qualche ragione (sulla ricapitalizzazione di Banca Italia gli hanno riconosciuto qualche ragione pure quelli di Noise from Amerika, decisamente non signoraggisti) non riesci a fare un'ostruzione o una sensibilizzazione efficace, perché questi tizi li hai ridotti a puro istinto, puro impulso: o dormono o urlano. Poi cominciano le ripicche insensate e le battaglie assurde, la Boldrini nemico del popolo, Napolitano traditore eccetera, se c'era spazio per discutere della ricapitalizzazione lo hanno sprecato a sbavare contro i deputati della maggioranza. Di Battista è fuori di sé, tra un po' sfonda porte aperte coi busti di Giolitti e noi subito a pensar male, ma se uno vive tutti i giorni in una dimensione alienata non ha neanche bisogno di sostanze. Cosa faranno domani? Come faranno a urlare più forte di così? Aventino? Bombe carta? E chi lo sa.

Il guaio è che non sono soltanto i parlamentari. Ci sono milioni di persone in Italia che li seguono, che li rivoteranno, che leggono o ascoltano Beppe Grillo e vivono nella stessa dimensione paranoide. Quando Bersani ebbe il malore, ci fu tra mille commentatori chi spiegò che non era in pena per lui perché aveva causato "l'impoverimento di dieci milioni d'italiani". Bersani. E d'altro canto se Bersani è l'unico che sono riusciti a mandare a casa, per gonfiare un po' il risultato non resta che mettere tutto in conto a Bersani. Questi magari al 37% non ci arrivano. Va bene. Potrebbero comunque essere decisivi al tie-break, pardon, ballottaggio. Per favore, non date per scontato che tra Renzi e un berlusconiano scelgano Renzi. Chissà quanti milioni di poveri si scoprirà che ha fatto Renzi da qui a un anno su Beppegrillo.it.

Poi magari un bel giorno anche Grillo esploderà, per quanto consumato attore non può urlare all'infinito. Oppure i grillini si stancheranno dell'eterna apocalisse annunciata. Di solito cosa succede in quei momenti? In certe sette c'è qualcuno che passa col veleno. Oppure le barricate. Probabilmente anche quest'ultima opzione è prevista. In fondo non c'è una sola rivolta negli ultimi dieci anni in Europa e dintorni che abbia avuto l'esito previsto dai rivoltosi (Tunisia?) Peraltro a quel punto l'Italia avrà un Premier libero e forte in grado di fronteggiare qualunque sommossa senza l'intralcio di alleati dubbiosi od oppositori, e che potrà contare sulla benevola attenzione dei media, che si stanno riallineando già.

Quindi.

Quindi, insomma, da una parte si mette per iscritto ormai senza pudore che un terzo degli italiani deve avere diritto su tutto e gli altri nulla; dall'altra l'opposizione si fa sempre meno consapevole, sempre più istintiva, ringhiosa, sbavante. Per adesso comunque è appena un venti per cento.

Ma se la riforma va in porto, diventerà il sessanta per cento.

Magari anche il sessantatré.

Voi pensate che l'Italia possa gestire cinque anni così - pensate che per la stabilità sia sufficiente garantire un numero di seggi, dopodiché per strada possono sbavare finché vogliono. Voi avete in mente cinque anni così.

Nel frattempo potrebbero succedere cose - facciamo degli esempi - qualche fabbrica comincia a ridurre i salari del 40% perché sennò Polonia. L'illuminato premier, senza cespugli che lo ricattino, senza dover temere rappresaglie dei sindacati, senza che i giornali si diano la pena di biasimarlo, non dovrebbe avere realmente molto da eccepire. Qualcuno mormorerebbe, ma nulla che possa intaccare il 37%. Perché l'illuminato premier dovrebbe darsi pena di conquistare voti fuori dal suo necessario 37%? E così via.

Cinque anni così. Il 37 comanda. Il 63, nulla.

Ecco, secondo me non funziona così. A voi sembra stabile? A me, da qui, non sembra stabile. Non è questione di seggi o rappresentanza. È proprio un problema strutturale.

44 commenti:

  1. Mi sembra di capire che per te c'è democrazia quando un governo gode di una maggioranza che raccoglie almeno il 50% dei consensi.
    Ne consegue che il governo Letta, che si regge sul PD (25%) e NCD (non si è nemmeno presentato alle elezioni, ma facciamo finta che rappresenta un 4-5%) sia antidemocratico.
    Giusto?

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    1. Guarda, è semplicissimo:
      ci sono delle elezioni; gli elettori nominano i loro rappresentanti, i rappresentanti li rappresentano per tutta la legislazione senza vincolo di mandato.
      Ne consegue che i numeri sono quelli delle ultime elezioni (tutti i sondaggi sono curiosità), i ministri ncd rappresentano ancora gli elettori di centrodestra che votarono pdl.
      Detto questo, la legge elettorale che ha portato a questa coalizione è una nota porcheria: però non è che una qualsiasi altra porcheria debba andare necessariamente meglio.

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    2. Il movimento 5 stelle per te è una grande setta di paranoici comandata da un santone urlatore?

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    3. La domanda era per l'autore dell'articolo

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    4. Un sistema elettorale non proporzionale non è democratico, perchè può permettere che passino provvedimenti cui una maggioranza assoluta è contraria, e viceversa impedire che passino provvedimenti cui una maggioranza assoluta è favorevole.
      Questa cosa, poi, col premio di maggioranza può diventare sistematica ed usata davvero in senso antidemocratico.
      Per cui, per quanto si debba, si possa e soprattutto si voglia gigioneggiare con le parole, l'Italia attuale (al pari di tante delle cosiddette "democrazie occidentali") non soddisfa i requisiti minimi per poter essere chiamata democrazia.

      Tutto questo in teoria, perchè poi c'è che il significato delle parole è di plastilina, e così come un sacco di guerre sono diventate operazioni diversamente pacifiche, con un po' di impegno e di esegesi anche l'emiciclo coi manipoli che bivaccano potrà finalmente essere chiamato democrazia.
      Se poi uno ci pensa un po' su, capisce che è meglio così; chessò, nuovi posti di lavoro: gente che dovrà bruciare tutte le ciance veterodemocratiche de' filosofi antichi, gente che dovrà riscrivere i vocabolari...
      Assassinare la rappresentatività forse è una misura anticrisi, e noi siamo così ignoranti in materia economica da non capire di dover ringraziare.

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  2. Io sono in quella minoranza che al referendum sul maggioritario (oddio, vent'anni fa) votò no, profondamente convinto che la salvaguardia della rappresentatività fosse più importante della governabilità. Ma l'Italia è da sempre paese che si innamora dell'Uomo Forte, ed oggi lo vuole al governo (Renzi, Berlusconi). O all'opposizione (Grillo).

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  3. allora non sono stato l'unico a pensare che Di Battista fosse sotto acidi. riguardo alla legge elettorale non sia mai che ci troviamo un governo con una maggiornaza solida( uscida da elezioni e non decisa dal Napo ) che duri una legislatura intera, potrebbe addirittura governare e non galleggiare!
    quando a sinistra passerà la paura dell' "uomo solo al comando" sarà sempre troppo tardi, non so se è dovuta all'eredità nefasta del Duce oppure è l'inconscia paura di perdere che porta a sperare di avere sistemi di governi deboli in cui se l'avversario vince rimane intrappolato nella palude
    Matteo Z.

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  4. Sarò rinoceronte, ma per me é indispensabile poter scegliere tra alternative che si sono mostrate incompatibili tra loro. La grossa coalizione, che é tanto bella perché c'é anche in Germania e in Inghilterra, non é democrazia, perché il voto deve poter avere un effetto tangibile. Se le due maggiori forze politiche sono comunque costrette a mettersi d'accordo tra loro e fare un pastone dei propri programmi, comunque vada, qualunque delle due abbia la maggioranza relativa, il voto é inutile.

    (inizio delirio presidenzialista, saltare a piacere: ribadisco, se ci fosse un sistema presidenziale questo problema non si porrebbe, il parlamento potrebbe essere diviso quanto vuoi. Ma noi non abbiamo un sistema presidenziale, ed evidentemente le modifiche costituzionali si possono fare sono per introdurre quella scemenza inaudita del senato delle regioni - fine delirio presidenzialista)


    E se le due alternative che arrivano al ballottaggio non sono il gelato al gusto che volevi, mi spiace, Leonardo, sceglierai tra i gusti che ci sono.

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  5. Probabilmente si finirà per litigare perché hai la capacità di rappresentare in maniera grottesca, anche divertente ma imprecisa, gli argomenti di chi non la pensa come te.

    Senza entrare nel merito di ogni punto, faccio notare che non hai bisogno di auspicare larghe intese: ci sono già. Letta ha inizialmente avuto la fiducia di PD, SC e PDL: praticamente quella maggioranza assoluta di voti che tu auspichi; anche Monti aveva una maggioranza davvero ampia: da Fassina a Santanché.

    Eppure pare che nessuno abbia considerato tutto questo una benedizione.

    E prima di questi fenomenali governi di larghe intese (io in Monti un po' c'avevo sperato) c'erano stati gli ottovolanti dei governi coalizionali di centrosinistra, un ribaltone della Lega che ha rovesciato il Berlusconi I e quella grottesca coalizione che si teneva insieme soltanto a colpi di Razzi e Scilipoti in quantità industriale.
    Non dico che ti posso convincere a cambiare, ma almeno ti può riuscire più comprensibile perché coalizioncine, partitini e cespuglietti hanno un po' rotto le scatole. E va detto che l'Italicum da questo punto di vista non fa abbastanza visto che il gioco delle soglie minime tende a favorire coalizioni abborracciate.

    La parte in cui un premier che ha il 37% può strafregarsene dello sfascio economico del Paese non si capisce, semplicemente è un non sequitur plateale. E in ogni caso non si capisce perché non dovrebbe valere ancora di più per chi governa con una comoda maggioranza assoluta.

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  6. Insomma in Inghilterra non c'è democrazia, in Germania non c'è democrazia, in Italia ci sarà democrazia solo quando un tizio al 37% potrà avere una maggioranza solida per governare cinque anni?

    Poi uno dice esageri, fai il grottesco, e vabbe'.

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  7. Trovami il punto dove io avrei detto che in Germania e in Inghilterra non c'è democrazia. Mi sembra un altro volo pindarico.
    Ricordo che l'Inghilterra, con il suo sistema uninominale più secco di un martini, basta arrivare primi, anche con l 10% e il seggio te lo becchi. Una discussione fa eri contrario al sistema inglese e lo criticavi aspramente.

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    1. Bokassa ha scritto "La grossa coalizione, che é tanto bella perché c'é anche in Germania e in Inghilterra, non é democrazia [...]"

      In Inghilterra continua a esserci l'uninominale, e malgrado questo (oppure proprio per questo), non è previsto un premio di maggioranza, e sono due conversazioni che tu questa cosa non l'hai capita. Che poi chiamarle "conversazioni" mi sembra esagerato, visto che non leggi gli interventi degli altri e rispondi invariabilmente alla carlona.

      Ed è venerdì, e vale il solito discorso: io domattina lavoro, tu non hai niente di meglio da fare che star qui in mezzo a non capire quel che si sta dicendo?

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    2. Ma tu Leonardo lavori solo il sabato mattina?
      Faceva bene il ministro a grattarvi un po' di stipendio.

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    3. Sto male da lunedì, mi avevano dato quattro giorni di malattia, ne ho fatti due. I primi in due anni.
      Tu sei il tipico anonimo che scrive da un pc aziendale, non tuo, in orario di lavoro.

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    4. Wow che eroe! Ti avevano dato 4 giorni e ne hai fatti solo 2!
      Puoi scrivere al ministro se ti fa fare un paio di statue equestri. Una da mettere in giardino e l'altra in classe.

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    5. Hey anonimo, forse il lavoro di Leonardo non ti piace e forse quello che sto per dire fa tanto vetero-anni-70, ma uno dei primi passi per risalire la china in cui siamo finiti potrebbe anche essere avere un po' più di rispetto per il lavoro degli altri e non partire automaticamente dal presupposto che quelli intorno a noi son tutti dei gran fannulloni mantenuti e scansafatiche e meno male che ci sono io che mi faccio il mazzo.
      Se questo è il tuo punto di vista, hai mai pensato di iscriverti ad Alternative fuer Deutschland? Così, spassionatamente... ;)

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    6. Leo, ma anche gli rispondi a questi troll? Io semplicemente cancellerei il commento. Non si scende MAI sul personale.

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    7. Hey Heavymachinegun, sei invidioso?
      Se domani anche tu vai a lavorare per almeno un paio di ore statua equestre anche per te, ok?

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    8. Guarda, l'antropologia è buona, però io ogni tanto varierei i dosaggi.

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  8. Anche se non condivido molte delle critiche che lei fa al Movimento 5 stelle, stavolta mi trovo molto d'accordo con lei, si conferma uno dei cervelli più lucidi in circolazione, bravo.

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  9. Sui grillini davvero mi domando quanto ancora devono andare avanti ad abboccare all'amo dell'apocalisse, non hanno ancora capito che è da quasi dieci anni che Grillo preconizza ogni giorno la bancarotta e la fuga dei politici solo per manipolarli... E' verissimo, sono alienati!!!

    Sulla legge elettorale il problema è il bipolarsimo. Se si vuole portare con forza il paese al bipolarsimo temo serva qualcosa di simile al 37%. Altrimenti non se ne esce. Il proporzionale era una pastoia in cui il partito al centro comanda sempre e si serve una volta di uno una volta dell'altro dei partiti laterali. Ha pregi e difetti. L'alternativa è il bipolarismo dove un partito solo acquista molto più potere ma allo stesso tempo molta più responsabilità e quindi se non vuole sparire dopo 5 anni (e con lui i suoi deputati) non può permettersi di fare disastri e nemmeno scelte ditattoriali.

    Certo a quel punto andrebbe un pò rivisto però anche l'elezione del presidente della repubblica alzando la soglia minima per la sua elezione... in sostanza dovrebbe essere proposto dall'opposizione e poi votato da tutti... altrimenti se vince forza italia ci troviamo ber presidente della repubblica!!!

    PS: non riesco ancora a capire perchè non si formi attorno a Renzi un gruppo chiaro di dirigenti affini, mi sembra anzi lasciato solo nel ruolo di Fonzie, oppure eterediretto dal primo che riesce a convincerlo... se vuole dare al PD tutta la responsabilità di un governo forte deve pure lavorare per un gruppo dirigente ben definito con logiche trasparenti.

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    1. Sul gruppo dirigente intorno a Renzi è presto. Qualcuno già ora c'è (a prescindere che piaccia o no): Delrio, Giachetti, Gutgeld, la sua segreteria).
      Bisogna aspettare e vedere, soprattutto se e quando il PD andrà al governo.
      Cmq è sicuramente un buon metro di valutazione di un leader quello di vedere se sa circondarsi di persone capaci, dando loro la possibilità di crescere.

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    2. Promette bene. Soprattutto l'esperto di economia israeliano, preso direttamente dalla McKinsey, ovvero da quella suburra che ogni giorno drena miliardi di euro dall'economia reale. Insomma tutta quella storia dell'1% e del 99% ecc. ecc. Si attendono faville. Mi chiedo come facciano ancora quelli del PD a dichiararsi di sinistra rimanendo seri. Guardate che non è facile, serve proprio autocontrollo a livello maxillo faciale. Secondo me fanno qualche corso nelle accademie.

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    3. Importante scrivere che é ebraico, noi grillini vogliamo il centodieci percento e l'antisemitismo in Italia porta ancora tanti voti.

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  10. "i grillini si stancheranno dell'eterna apocalisse annunciata. Di solito cosa succede in quei momenti? In certe sette c'è qualcuno che passa col veleno"

    :-) questa è stupenda complimenti, da un elettore non pentito del m5s

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  11. Il punto è che Leonardo e i suoi compagni e i suoi dirigente frequentano gli stessi ristoranti di mister b. che sono sempre pieni:) ergo what's crisi?:)
    La più bella di tutte è comunque quella di Letta che oggi ha ufficializzato la fine della crisi. La gara credo che sia a chi la spara più grossa, e tutti vogliono vincere!

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    1. Ti avviso che se di crisi effettiva si tratta, non serve molto criticare le dichiarazioni del presidente del consiglio... che dire invece del M5S che con il 25% dei voti al senato non riesce a portare a casa uno dico uno risultato sperato!!!
      il 25% non lo prenderà mai più perchè un partito che pensa di non dover fare compromessi con nessun'altro è morto in partenza... è veramente morto in partenza...

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    2. Come si fa a dire che la crisi è finita con aziende che continuano a chiudere ogni giorno e senza un piano per ripartire.
      Io sono in cassa integrazione da 16 mesi senza nessuna speranza di ripartire qui in Italia con questa politica che sa solo tassare e disincentivare ogni iniziativa. Anche io se fossi un imprenditore andrei in Polonia. Esticazzi!
      Tu sicuramente sei uno statale mantenuto da questo sistema.
      Quando il sistema crollerà forse capirai la reale situazione e vediamo se mi vieni a dire "se di crisi effettiva si tratta, non serve molto criticare le dichiarazioni del presidente del consiglio"...ma valà...

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    3. Mi dispiace molto per la tua cassa integrazione, ma se ti metti a fare la guerra di classe dei poveri con gli insegnanti statali mi sa che sei vittima di una narrazione fuorviante.
      Che è un modo un po' educato per dire che ti hanno fatto bere un sacco di stronzate.

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    4. sembrano dei cyborg programmati da Casaleggio mandati ad intasare il net... sta cosa del "crollo del sistema" gli è stata impiantata nel cervello e non gliela levi più... li capisco, l'immagine della fine del mondo è efficace quando fa leva sulla eventuale depressione, è un corrispettivo simbolico del suicidio...

      ma caro gianesio, sai quanti ce n'è che non possono nemmeno godere della cassaintegrazione? io sono tra quelli... e non per questo penso che tu sia un privilegiato.

      Non si raggiunge la democrazia attraverso la demagogia e il populismo tipo vanna marchi.

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    5. Comunque, tecnicamente, anche un cassintegrato è un mantenuto da questo sistema. Uno che ha perso il lavoro in una impresa a cui non si applica la CIG se la potrebbe prendere con te come tu te la prendi con Leonardo.

      C.

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  12. Ma figuriamoci se ce l'ho con Leonardo. Nessuna guerra con gli insegnanti (professione amio avviso sottostimata e sottopagata)
    Dico solo che chi ha il culo al caldo non può capire chi non ce l'ha più al caldo.
    E che Letta dica che la crisi è finita mi sa tanto di presa per il culo come quando berlusconi diceva che i ristoranti sono pieni.
    Io non so se il sistema crollerà, possiamo almeno essere d'accordo sul fatto che le cose qui in italia non stanno andando bene e i politici (tutti! dai grillini ai piddini)non danno l'impressione di sapere cosa fare?

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    1. No, che non vanno bene le cose in Italia.
      Gli insegnanti e gli statali in genere in questa crisi non sono stati lasciati sempre in pace; hanno pagato un prezzo pure loro. In primo luogo i precari.
      ovvero quella parte dei lavoratori pubblici che non hanno alcuna di quelle famose garanzie che vengono date ai t.i. statali: gente che non serve licenziare, bensì cui basta non rinnovare il contratto (La PA italiana usa una quantità di precari senza paralleli in Europa). Sono stati loro che nela scuola hanno pagato tutti i tagli di cattedre, finora (i perdenti posto di ruolo sono stati semplicemente trasferiti).

      In tutto questo, gli statali a t.i. hanno sicuramente pagato un prezzo meno alto di chi si trova alla Electrolux o direttamente in mezzo ad una strada.
      Sarebbe un gesto di lungimiranza politica e sociale se gli statali ammettessero di avere qualche privilegio che gli altri si sognano in favore di tutele forse meno "tombali" ma più estese.

      La cassa integrazione è un altro problema: non so quale sia il tuo caso e non è importante saperlo, ma la CIG dovrebbe servire in quelle aziende in crisi passeggera che contano di riprendersi nel breve periodo.
      In Italia invece abbiamo casi di CIG che vanno avanti per lustri, mentre i politici usano la CIG in deroga come mancia e potere clientelare.
      La soluzione sarebbe non prendersela con gli statali ma riformare il mercato del lavoro complessivo, e far sì che le persone nel tuo stato possano riqualificarsi e ricevere un sussidio di disoccupazione mentre lo fanno.

      Però quando si parla di tutto questo si levano delle urla che le senti fin su Marte.

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    2. @Genesio
      Il tuo ragionamento mi sembra sostanzialmente idiota

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  13. Risposte
    1. Vedi Leo, se non si ha paura di una cosa la si affronta.
      Secondo te come mai l'hanno bocciato tutti?

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    2. ...soprattutto se usano lo zip uor aiganon, se la fanno in mano ormai...

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    3. I 5 strilli se hanno preso 8 milioni di voti devono ringraziare il 90% dei media che è sfacciatamente dalla loro parte ingigantendo meriti e nascondendo la loro incompetenza

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  14. "Bruxelles boccia gli appalti italiani: la corruzione si mangia il 40% del valore di ogni opera"
    L'anonimo delle 17.36 mi sa che ha ragione.
    Effettivamente un bel controllino andrebbe fatto.
    Non credo che questo 40% si debba ricercare tra gli elfi e gli gnomi o le fatine dei boschi....

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