Al piò bel blog*
Provate a leggere anche i lunghi e documentatissimi, ma mai noiosi, weblog di Leonardo… (Il mestiere di scrivere).
Dai, provateci. Se resistete ai paragrafi fitti, al fondale opaco, ai titoli enigmatici, ai link malfunzionanti… rischiate anche di divertirvi.
Parlando di autogratificazione, sono tempi di vacche magre, per me, e di brutte figure. Perciò incasso volentieri e senza pudore i complimenti de "Il mestiere di scrivere". Ma devo dire che più leggo il sito di Luisa Carrada (e in particolare la sezione "scrivere per il web") e più mi convinco di non meritarli (La Pizia invece sì, tutto sommato).
Scopro infatti che esiste un bon ton sul web, qualche buona maniera per scrivere meglio e farsi leggere di più: e tutte queste regole il mio blog le ignora, anzi le sfida: al convivio dei blog italiani (una mensa frequentata da persone intelligenti e beneducate, e anche un po' fighette, diciamocelo) egli siede ruttante, senza dare retta a nessuno, ogni tanto molla un peto dei suoi, e tutti portano pazienza. Alcuni gli sono anche affezionati.
Il Mestiere è veramente un bel sito… tutti i siti che mi citano e mi lusingano sono dei bei siti… ma il Mestiere è qualcosa di più. È un agile strumento di lavoro.
In Italia c'è ancora tutta questa metafisica intorno alla scrittura… una malattia che viene inoculata ai poveretti dei licei classici e non li lascia più, almeno fino al secondo romanzo autobiografico. Il Mestiere è una lezione su come si dovrebbero tenere le lezioni a scuola. Invece d'insegnare la concinnitas sallustiana, che ha fatto un po' il suo tempo.
Il Mestiere dovrebbe essere stampato come libro di testo unico.
Dovrebbe essere inciso su tavole di bronzo da affiggere in tutti i luoghi pubblici.
Dovrebbe essere proclamato nelle piazze da pubblici banditori.
Dio, come mi piacciono i complimenti. Perdo veramente la testa.
Un altro appunto: il Mestiere cita quattro blog italiani: due di Modena, uno di Sassuolo e uno di Chicago. Come la mettiamo? Il blog sta diventando una specialità modenese? Si parla tanto di spaghetti-blog: ma bisogna ammetterlo, qui c'è veramente un tortellino-blog.
La cosa notevole è che Frederic Argazzi e Antonio Cavedoni io non li ho mai incontrati, malgrado i pochi chilometri che ci separano. Anzi, ho imparato ad apprezzarli proprio via Chicago. Sì, a Modena c'è una buona scuola di webdesigners e di bloggatori, ma io non ne faccio parte (e si vede, dirà qualcuno).
So che a volte Frederic gira per via Scudari fermando le persone: ehi, sei tu leonardo, quello del blog? La gente lo guarda un po' male. Un giorno (forse) passerò anch'io. Spero abbia intenzioni amichevoli. Mah. Vatti a fidare dei webdesigners. Modenesi, poi.
(*Al piò bel blog = Er mejio blog = O blog ch'èmmeglio è Ppelè)
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