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giovedì 3 giugno 2004

Chi non ha memoria non ha futuro, va bene: ma la terza G?

(...I vostri nati torcano il viso da voi).

La terza G, quest'anno, ha fatto il Novecento (beh, diciamo che ha fatto il Novecento e mezzo: da Cavour a Tiennammen).
Detta così sembra banale, ma provatevi voi, a passare un anno intero nel Novecento. Non è un secolo comodo.

La terza G, quest'anno, ha letto vari libri, tra cui: Se questo è un uomo, il Diario di Anna Frank. Sono libri che vagamente conosceva già, perché molto prima di essere terza G, è passata attraverso varie Giornate della Memoria, in cui i prof leggevano alternativamente pagine di Se questo è un uomo e pagine del Diario di Anna Frank.
Il prof sbrigativo e privo di fantasia, di solito apre Se questo è un uomo a pagina uno e fa leggere la poesia proemiale. Quella poesia è molto bella, accorata, e agghiacciante. Negli ultimi versi, il poeta chiede al lettore di ricordare. Anzi, lo implora. No, ma che implora: lo minaccia. Se non vi ricordate, "vi si sfaccia la casa", "la malattia vi impedisca", dice. Con Anna Frank ci vuole più metodo, bisogna trovare le pagine giuste, perché nelle prime non parla di Lager, ma dei purissimi fatti suoi.
"Prof, non sembra neanche un'ebrea".
"Cos'hai detto?"
"Niente".

La terza G, quest'anno, è passata indenne attraverso varie visite d'istruzione, tra le quali: Museo del Deportato, Campo di Concentramento, Tempio israelitico. In quest'ultima occasione la Terza G ha potuto osservare i danni arrecati alla struttura dallo squilibrato (musulmano) che si è fatto esplodere a un angolo della Sinagoga quest'inverno, con due taniche di benzina in una macchina. La terza G si è fatta anche fare una foto col poliziotto che sta di piantone, di giorno e di notte (ma no, non è sempre lui, fanno i turni). Poi una signora molto gentile ha fatto entrare la Terza G nel Tempio, ha spiegato cosa sono le strane scritte sulla facciata, che cos'è la tenda che sta al posto dell'altare, perché non sono raffigurate figure umane, cosa sono i rotoli, etc. La terza G ha ascoltato compunta e non ha fatto chiasso.
"Prof?"
"Sì?"
"Ma quella signora… è un'ebrea?"
"Certo che è un'ebrea, perché?"
"No, niente".

La terza G ha avuto occasione di parlare d'attualità, di commentare i giornali. La guerra, ma anche le notizie locali, per esempio quel cippo ai morti nei campi di sterminio che è stato tirato giù a mazzate nel quartiere. Un atto vandalico come un altro.

La terza G, quest'anno, si è studiata la seconda guerra mondiale per bene: le leggi razziali, le deportazioni, i lager, le camere a gas. I sei milioni. Capito? S e i m i l i o n i. Guarda che non è un dettaglio. Guarda che è molto importante. Guarda che se non lo sai neanche domani, ti metto insuf.
"Prof, ma lei…"
"Non sono un ebreo, no".

La terza G, quest'anno, ha avuto anche il tempo per guardare diversi film, tra cui: il Grande Dittatore; La vita è bella (durante il quale Ferraguti e la Bardanti hanno avuto un approccio dietro il proiettore), Arrivederci Ragazzi; Il giardino dei Finzi-Contini. In più i prof si sono raccomandati: per tv daranno una fiction su un Giusto che ha aiutato gli ebrei durante la guerra: guardate, registrate, ricordate. La terza G ha registrato, magari passando sopra al nastro della fiction dell'anno scorso. O dell'anno prima.

La terza G, in un modo o nell'altro, è arrivata al penultimo giorno di scuola, e si è ritrovata due ore buche con il solito prof tappabuchi.
Il prof tappabuchi era più insofferente del solito del suo ruolo di tappabuchi, perché era stato avvertito del buco con 5' di anticipo, e tre ore dopo doveva andare a tappare un altro buco a 40 km di distanza, così è arrivato in classe, ha fatto silenzio con due urli, e dopo una sommaria consultazione li ha mandati in aula video, raus.

"Guardiamo un film, prof?"
"Guardiamo un film, Terza G".
"Che film guardiamo, prof?"
"Non ne ho la minima idea, si vedrà".

Gli scaffali dell'aula video sono ingombri di vhs dalla copertina nera, anonime, e il prof tappabuchi non sa dov'è il catalogo: tanto è tutta roba desueta, documentari sulla pericolosità delle centrali nucleari (negli anni '80 ce l'avevano col nucleare). Poi ci sono i film, ma una Terza al penultimo giorno di scuola ormai ha visto tutto il vedibile. Il prof tappabuchi sa che non è il caso di mandare in onda Il Gattopardo o Ladri di Biciclette. Di film ancora proponibili, in realtà, ce n'è uno solo. È un film toccante e divulgativo, senza immagini troppo perturbanti, colmo di umanità: sembra fatto apposta per la Terza G. Sennò, al limite, c'è Excalibur: sangue, sesso, armature cromate. Ma proprio al limite.

"Che film guardiamo, prof?"
"Allora, ci sarebbe questo film molto bello, che si chiama Schindler's List".
"Di cosa parla, prof?"
"Ehm… il film parla dello sterminio degli eb…"

A questo punto la Terza G, che ha sopportato pazientemente un anno di Novecento, ha un moto, un moto solo di ribellione, e come fosse un sol uomo, o una sola donna, la Terza G risponde: "No".
No. Basta sterminio. Non se ne può più. È giugno, insomma.

Il prof tappabuchi guarda la Terza G come se fosse un sol uomo (coi brufoli) o una sola donna (coi brufoli comunque), e pur nella sua umiltà di tappabuchi si chiede dove ha sbagliato. Dove abbiamo sbagliato. E se ci fosse per una volta un modo di non sbagliare.
"Vabbè, Excalibur".
"Sì, Excalibur, bello!"

Si ficcano in fondo all'aula e si mettono a parlare tra loro. Uter Pendragon giace con la moglie del suo migliore amico e loro manco se ne accorgono. Fuori è una bella giornata, gli uccellini cinguettano, la scuola è finita, il Novecento anche. Buone vacanze.

2 commenti:

  1. sono il portavoce a Cagliari dell ANED associazione ex deportati , nonchè fondatore e direttore della piu' grande cineteca a tema ebraico presente in sardegna . Quel che è successo nella scuola dove insegna è purtroppo il risultato , mi permetta di dirlo senza offesa alcuna , del modo troppo errato o superficiale con cui si tratta la memoria della shoah nelle scuole . La shoah non può essere certo spiegata con un bombardamento enorme di film e documentari ai ragazzi fatta magari senza le giuste premesse storiche o il giusto coinvolgimento . Ancor piu' è errato proiettare ai ragazzi quasi solamente una sfilza di lungometraggi interminabili . I ragazzi ovvio che reagiscono con noia . Io in genere nelle scuole dove collaboro con la didattica della shoah proietto cortometraggi o documentari brevi . Non sempre un film dalla durata enorme può essere onnicomprensibile di ciò che fu la shoah , ne ancor di piu' si possono proiettare tantissimi film invece di fare lezione alla cattedra ( errore MADORNALE che troppi professori commettono spesso !) . Purtroppo questa classe è stata evidentemente appesantita da modi errati di fare didattica della storia che li ha portati a ribellarsi quando , giunti alla fine della scuola , un professore voleva proiettargli l ennesimo lungometraggio della durata di ben 3 ore dal titolo "schindler s list " . Ancora oggi , quindi , la didattica della shoah deve fare dei passi avanti che ancora non ha fatto per trattare scolasticamente in modo ottimale il tema della shoah .

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  2. Salve, sono Alessio Carlini. Mi sto laureando in Lettere Moderne, con una tesi in storia contemporanea. Potrei avere gentilmente l'indirizzo civico della cineteca ANED di Cagliari?
    Grazie

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