#1. Sono un ribelle mamma. In questi giorni non so più dove ho letto che il motivo per cui in tutto il resto del mondo si presidia una piazza giorno e notte, mentre in Italia si fa il grande corteo al sabato pomeriggio, è che parecchi rivoluzionari insurrezionisti tra i venti e i trent'anni probabilmente sono ancora domiciliati presso i genitori. Non saprei. Comunque temo che la vera specificità italiana non siano i cappucci neri, o i grandi cortei. La triste, autentica specificità del movimento italiano sono i genitori fuori dalla questura che aspettano i figli sotto interrogatorio. E i figli sono tutti ventenni e più. Grandi abbastanza da fare la rivoluzione, ma non per tornare a casa coi mezzi.
#2. Hai mai pensato a un tatuaggetto? Il Pelliccia, che lancia un estintore nel decennale di Carlo Giuliani ma nessuno reputa necessario ammazzarlo, e il giorno dopo è già reprobo in questura, è davvero la Storia che si ripete in farsa. A dire il vero, coi suoi tatuaggetti il Pelliccia celebra inconsapevolmente anche un altro anniversario, quello dell'arresto del geniale Bogdanovic, ultrà serbo idolo di una notte di mezzo ottobre dell'anno scorso. Anche quello era l'autunno più caldo del secolo e anche in quel caso Bogdanovic, che pure era stato così previdente da coprirsi il volto con un passamontagna si ritrovò a mezze maniche coi tatuaggi scoperti. Soltanto che era a cavalcioni di una transenna in eurovisione, insomma, un genio. Possiamo dire tante cose dei tatuaggi dei ribelli. #2a: sono il dettaglio rivelatore del narcisismo dei ribelli sotto i cappucci che tutto dovrebbero coprire e uniformare; lo zampetto del lupo sotto la farina. #2b: Bisogna insegnare ai ragazzini che un tatuaggio è una mutilazione; che ogni segno permanente che tracciamo sul nostro corpo è un'ipoteca su un futuro che non possiamo ancora immaginare: non è detto che quella farfallina, che quella rosellina, che quella frasetta carina ti piaceranno per sempre (o che tu debba passare il resto della vita ad autoconvincertene), ma soprattutto ti potrebbe capitare dopodomani di dover fare la rivoluzione, e non puoi perché hai un ideogramma proprio sul dorso della mano che dovresti usare per impugnare la spranga, ti tocca stare a casa e poi cosa racconti ai nipotini? Che l'ideogramma vuol dire “Mai domo”? Non lo hai capito che ogni ideogramma, una volta tatuato su un'epidermide italiana, ha un solo significato, ed è “forever pirla”?
#2c: bisogna spiegare ai ragazzini che anche internet è una seconda pelle, la bacheca di facebook in particolare: qualsiasi cazzata che hai scritto negli ultimi cinque anni potrà essere usata contro di te dai giornalisti che devono riempire due colonne mentre sei in questura: e adesso tutta l'Italia sa che il Pelliccia cercava relazioni passionali, s'ispirava a Siffredi e gli piaceva Paura e Delirio alla Svegas, ecco, io non so se vorrei essere adolescente in un'epoca in cui qualsiasi cazzata scrivi sull'equivalente digitale della tua smemoranda ti resta tatuato addosso così.
#2d (teoria del complotto alert): mentre noi cerchiamo di spiegare ai ragazzini che tatuarsi è stupido, da qualche parte probabilmente qualcuno sta pensando, ehi, ma quando saranno tutti tatuati, tutti originali, identificarli sarà un gioco da carabin... intendevo, un gioco da ragazzi.
#3. Madonnina dei dolori. Sì, va bene, è andata in frantumi una madonna di lourdes di un valore stimabile intorno ai cento euro. Capisco che qualche prete possa restarci male nello scoprire che qualcuno li considera nemici di classe e parte della casta: magari potrebbero considerare di pagare un po' l'ICI, chissà, forse gli passa. A me però è venuta in mente un'altra cosa. Che fine ha fatto il decreto Maroni... non quello che ha annunciato dopo le devastazioni, no, quello del 2009 che doveva impedire le manifestazioni davanti ai luoghi di culto, siccome che un gruppo di musulmani si era permesso di pregare in Piazza Maggiore? Perché in teoria doveva servire proprio a evitare queste incresciose profanazioni, no? No. Ho paura di no. Probabilmente doveva servire esclusivamente a impedire ai musulmani di fare manifestazioni in centro. E mi pare sia riuscita: vedete musulmani che protestano? La protesta è roba da italiani. I cappuccetti neri, per quanto discoli, hanno comunque le radici cristiane ok, loro possono anche passare davanti a una chiesa ed eventualmente vandalizzarla un po', so' ragazzi. Sarei curioso di sapere cosa sarebbe successo se una videocamera avesse sorpreso davanti alla stessa chiesa due o tre musulmani nel sacrilego e facinoroso atto di inginocchiarsi... Vabbe', fermo ed espulsione immediata.
#4. Io che ho sempre detto che era un gioco. M.fisk, hai ragione, scrivo pipponi inutili, ma finché mi diverto... il problema è meno mio di chi perde tempo a leggerli, quando basterebbe un rapido alt+f4. Ripeto anche a te che non ho mai preteso di sostituire i giornalisti, di essere una fonte primaria, tranne forse l'unica volta in cui mi è capitato di essere davvero in mezzo alla notizia. Hai ragione: sono uno come tanti che legge le stesse notizie che leggono gli altri, ma ogni volta che mi metto a scrivere ho in mente qualche ragionamento che non ho letto da nessuna parte; magari se avessi letto di più lo avrei trovato, ma forse a questo punto mi diverto più a scrivere che a leggere. Del resto giudica tu: i tre pensierini qua sopra non sono niente di speciale; ma li hai letti da qualche altra parte?
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"ehi, ma quando saranno tutti tatuati, tutti originali, identificarli sarà un gioco da..." da nazisti Leonardo, da nazisti.. non ricordi i numeri tatuati?
RispondiEliminaInfatti il motivo per cui ti leggo e` proprio il fatto che di solito scrivi cose abbastanza originali e ben pensate (anche se il 50% delle volte non sono d'accordo). Insomma, sei il Severgnini de l'Unita` e il Langone del Post! :-D
RispondiEliminaUn abbraccio
A me piacciono i pipponi mentali altrui: mi aiutano con i miei.
RispondiEliminacazzo, proprio ieri sera mi sono tatuato il Che a grandezza naturale sulla pancia, potevi dirlo prima...
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaIl punto #2b è una vaccata, purtroppo. Purtroppo perchè il resto del post è godibilissimo.
RispondiEliminaAndrea
edit: avevo sbagliato punto
Solo una cosa sul #2c: a 24 anni uno non dovrebbe più essere considerato un "adolescente".
RispondiEliminaI cosiddetti pipponi servono a tentare di capire la realtà, se no finiremmo con il concludere come M.fisk che i vandali solo sono vandali e basta. Non è così, ogni popolo è figlio della propria storia e la violenza ha sempre fatto parte della storia politica italiana. Violenza spesso irrazionale, senza uno scopo chiaro ma che è sempre stata presente perché probabilmente l'Italia moderna nasce da una guerra civile. Gli esempi sono innumerevoli: dagli strascichi della lotta partigiana agli scontri fra polizia ed operai negli anni cinquanta e sessanta che finivano con i morti a terra (quasi sempre operai) dalla violenza mafiosa al servizio della politica alla galassia del terrorismo rosso e nero degli anni settanta; vi sono elementi che fanno riflettere: molti ex fascisti, oggi nel partito di Berlusconi, sono stati coinvolti nelle violenze di piazza di quegli anni. Finisco qui ma l'elenco potrebbe continuare ricordando tutte le sigle e le denominazioni che ha assunto l'opposizione radicale "anti-sistema" negli ultimi vent'anni.
RispondiEliminaA volte mi capita di dover avvisare i genitori della sconsiderata idea dei loro figli di farsi un tatuaggio a loro insaputa ...
RispondiEliminaPoi scorso polsi istoriati...
Sono molto d'accordo con te: internet è un gigantesco tatuaggio sulla pelle delle persone. Le foto di questo pelliccia che fa il pirla saranno lì anche tra dieci anni, come ci sono ancora quelle del povero Carlo Giuliani (tra parentesi, non istituisco alcun tipo di raffronto tra i due). Si viene cristallizzati in un eterno presente che dura, immodificabile: tu sei quello di quella foto lì; tu hai pubblicato quell'altra roba lì, e così via. Nulla passa in predicato. Questo richiederebbe una riflessione, specie a quei gruppi, collettivi, etc., che di Facebook, di YouTube, etc., fanno un uso 'militante' (es.: Facebook usato per 'investigare' sulla vita di antagonisti veri o presunti: lo fa Indymedia esattamente come la stampa mainstream...).
RispondiEliminaVolevo scrivere "scorgo".
RispondiEliminapost molto interessante e diventente (e per me interamente condivisibile, mi sa che è il primo)
RispondiEliminai genitori che aspettano fuori dal commisariato sono gli stessi che poi dicono "mio figlio non e così o cosà". solo che il figlio di cui parlano loro non esiste, è un altro.
ma più che altro bisognerebbe spiegare ai ragazzi che a una certa età dovrebbero smettere di dire "noi giovani", "noi" chi?
tu senti una mamma black bloc (?!) che dice noi giovani, e quelli che si spiaccicano all'uscita dalla discoteca dicono "noi giovani" e anche i coatti con la cinta d&g dicono "noi giovani".
l'unica cosa che hanno davvero in comune 'ste categorie di giovani (qualunque cosa voglia dire) è l'irresponsabilità diffusa. si tratti di sfasciare un bancomat, distruggere una scuola, spiaccicare una vecchietta sulle strisce, spacciare pasticche in discoteca, ecc. ci sarà sempre un papino o una mammina che dirà "mio figlio non è così: è tanto buono lui"
e siccome so' tanto furbi avranno messo miliardi di cose imbarazzanti (alcune persino penalmente rilevanti) su facebook...
il pelliccia non voleva fa' danni, lui voleva spegne l'incendio... non si potrebbe portare in iran un po', quel tanto che basta per fargli assaggiare qualche centinaio di frustate?
Devo dire che finora il dito puntato contro il Pelliccia non lo avevo mai letto/visto. Che coraggio e che inventiva ha la "gente per bene". Tutti educati ad Oxford, con le pattine ai piedi, mai alcolisti o sfatti di droga, pochi vizi inoffensivi... Devo dire da pacifico sempre meno pacifista che più leggo (su internet, sui giornali ma anche i commenti in tv) più mi sta simpatico il Pelliccia e meno il suo gesto mi sembra grave.
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