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sabato 27 dicembre 2003

…E un Buon Natale anche a te

(Questo pezzo contiene umor nero, molto nero, se siete sensibili magari leggetene un altro).

Secondo me è morto, ma facciamo finta di niente.
Se è vivo, allora, per lui oggi è un giorno come gli altri. Si alza a un’ora qualsiasi (tanto mica c’è il sole alle finestre), fa colazione, assume il suo mezzo chilo di pillole, si mette al lavoro. Un massacro da pianificare, un commando da istruire, un assegno da girare… le solite cose.
Magari un po’ di tv, prima, eh? Giusto per vedere cosa combinano là sopra. Al Jazeera? No, fanno solo propaganda. La CNN, meglio. E dunque:

Precipitato un aereo in Benin. Attentato? No, incidente. 113 morti affogati. Però.
191 morti in Cina, intorno a un “pozzo di gas naturale”. Incidente? No, fatalità. (“Ma cosa ci facevano tutti quegli allevatori intorno a un pozzo di gas? Bah, non sono affari miei”).
– Ah, e poi più di ventimila morti in un terremoto in Iran. Terribile, terribile. Come al solito.
– “Beh, e in Palestina niente?” Ah, ecco: un missile nei Territori e un kamikaze a Gerusalemme. Ordinaria amministrazione, insomma.

“... Snif”.
“Eminentissimo, cosa c’è?”
“Ma niente, stavo guardando la tv e…”
“…tante disgrazie, vero? Non si riesce a credere a tutta questa sofferenza in un giorno solo”.
“Ma no, è che io ce la metto tutta, ma ogni tanto mi accorgo che per quanti innocenti possa barbaramente fare ammazzare, resterò sempre un povero dilettante, in confronto a… in confronto a…”
“Alla Natura, eminentissimo. La Natura è una severa maestra”.
“Ho ancora tanto da imparare, e la vita è così breve!”

Questo è un po’ il problema di tutti. Ma Buone Feste anche a te, Osama.

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