6 giugno: San Norberto di Magdeburgo, vescovo e predicatore (1080-1134)
Di Norberto si racconta che cambiò vita dopo essere stato colpito da un fulmine, non sulla strada di Damasco ma nei pressi di Magdeburgo, capoluogo della Sassonia centrale. Norberto a dire il vero era già un chierico importante, tanto che aveva accompagnato l'imperatore Enrico V a Roma per la sua incoronazione. Per cui agli agiografi non resta che immaginare che fosse già un sacerdote, sì, ma di quelli un po' mondani che pensano più agli intrighi di corte che alla cura delle anime. L'episodio del fulmine potrebbe persino alludere a un episodio più concreto: il provvedimento di scomunica con cui il papa Pasquale colpì l'imperatore, visto che quest'ultimo continuava a nominare vescovi come se fosse una sua prerogativa. Proprio nello stesso periodo Norberto si sgancia dalla corte imperiale e comincia a dedicarsi alla predicazione e alla vita cenobitica.
L'idea del fulmine ovviamente ricalca la caduta di san Paolo, però è davvero una coincidenza singolare che una storia simile si racconti anche di Martin Lutero, che sarebbe nato 400 anni dopo, ma a pochi km di distanza da Magdeburgo, a Eisleben. Anche nel suo caso un fulmine lo avrebbe convinto ad abbandonare gli studi giuridici e a farsi monaco. Lutero entrò nel monastero agostiniano di Erfurt; Norberto, 400 anni prima, ne fonda uno in Piccardia, a Premontré. I suoi monaci, che saranno chiamati premostratensi, seguono la regola agostiniana ma ai doveri del monastero aggiungono la predicazione del Vangelo nelle campagne. In pratica sono l'anello di transizione tra il monachesimo contemplativo e gli ordini predicatori che si diffonderanno nel secolo successivo, domenicani e francescani. Lutero – anche lui grande predicatore – invece abolirà tutti gli ordini monastici, insomma un fulmine può darti anche la scossa, ma la direzione in cui schizzi via la scegli sempre tu.
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