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giovedì 20 marzo 2014

Il partito amatoriale

Sei un sostenitore, un attivista, un portavoce, un affezionato elettore o semplicemente un qualsiasi cittadino o cittadina? Sei un grafico o aspirante tale? Credi come noi nel creative commons, nella libera circolazione e nel libero uso delle idee?
Cerchiamo te.
(http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/2014/03/contest-grafico-m5s-camera.html)

È possibile che la prima (o la seconda) forza politica in Italia non abbia i soldi per pagare dignitosamente un grafico? È plausibile che un movimento che mobilita migliaia di persone in tutta la penisola, e che in virtù della generosità di attivisti e simpatizzanti può permettersi di rifiutare i rimborsi elettorali, sia costretto per rinnovare la farraginosa grafica del suo sito a varare un "contest" - ovvero a farsi regalare dai concorrenti il materiale riservandosi di "avviare una eventuale collaborazione" col vincitore? ("Tutti i contributi utilizzati saranno considerati ceduti a titolo gratuito": e perché dovreste assumerci, dopo averci saccheggiato?)

Non è possibile. E infatti non è così. I soldi per rifare un sito, per la precisione il "restyling grafico di M5S Montecitorio", ci sarebbero. Se i deputati non vogliono autotassarsi, potrebbero chiederli a Grillo, che dopotutto qualche soldo col blog lo porta a casa; o alla Casaleggio Associati. Il vecchio trucco del contest, già sperimentato da centinaia di enti locali desiderosi di farsi un logo o un sito a costo zero, non è ispirato da semplice tircheria (anche se sullo stereotipo del genovese Grillo ci marcia da una carriera). Il fatto è che il M5S non cerca professionisti, ma dilettanti allo sbaraglio. Ai deputati cinque stelle non serve un bel sito con una grafica accattivante, ma una pagina web sgraziata con fotomontaggi orrendi. Il sito di Beppe è fatto così, ed è di gran lunga il blog più letto in Italia: perché cambiare?

(continua sull'Unità, H1t #223)

È vero che è molto brutto, ma pare che si tratti di una bruttezza funzionale: se fosse più gradevole non avrebbe la stessa forza. Su Rivista Studio un mese fa Roberto Marone definiva la grafica di Beppegrillo.it un “unicum nel panorama della propaganda di tutto l’occidente”:
“un uso spintissimo del fotomontaggio per irridere chiunque e qualsiasi cosa, come un ariete per veicolare qualsiasi messaggio e sminuire qualsiasi avversario. Perfetto, e potentissimo. L’uso di grafiche prodotte da chiunque, e in qualsiasi circolo della penisola, senza alcuna cura, griglia grafica, o criterio di omologazione, in una sorta di “va tutto bene”. [...] È come se tutto fosse consegnato a un’apparente amatorialità, in cui qualsiasi stilema dell’alfabeto visivo si presenta grezzo e lasciato al caso. Una sorta di aggregatore di amateur politico, sgranato ma vero, brutto ma reale. Dove quindi persino l’immagine, solitamente studiata, è dal basso e quindi pericolosamente coincidente con un del basso.
Eppure, nonostante questo, nonostante tutto, è un alfabeto perfettamente riconoscibile, graniticamente identitario, e quindi perfettamente funzionale. Genera appartenenza, visite, condivisioni, e coincide con una propaganda in cui l’a-professionismo è un diritto e il manifesto del mio pensiero è lo stesso manifesto della tua pizzeria. Perché il messaggio è che può fare comunicazione chiunque, può essere della partita chiunque e, quindi, può fare politica chiunque”.
Chiunque può fare politica: chiunque può fare comunicazione (compreso Messora o Casalino, o Nik il Nero: personaggi improbabili, e proprio per questo a loro modo irresistibili), chiunque può fare il restyling di un sito. I professionisti hanno tutto il diritto di risentirsi e protestare. Che senso ha destinare la diaria a un fondo per le piccole e medie imprese, e poi pretendere di non pagare il grafico, che nella maggior parte dei casi è piccola impresa pure lui? Ma è proprio questa contraddizione la forza del M5S: da una parte il rovesciamento del rapporto tra politici e cittadini (“i politici sono nostri dipendenti”), dall’altra la de-professionalizzazione: ai nostri dipendenti non è più richiesta nessuna esperienza o competenza, e guai a chi pensa di far carriera e metter da parte qualcosa.
Qualcuno avrà già scritto che Grillo, a modo suo, non fa che proseguire la tendenza alla precarizzazione delle figure professionali: anche i politici devono diventare CoCoPro, lavoratori a progetto. E abbiamo visto con quanta rapidità sia disposto a licenziarli se non gli servono più. In questo senso, più che lo stereotipo del ligure micragnoso, ha senso rispolverare quello del piccolo imprenditore del nord, sempre arcisicuro della potenza delle sue visioni anche se nel 2014 non capisce l’inglese e il suo sito internet ha la stessa grafica dal 1998. Se fallirà, sarà sempre a causa degli altri: le banche cattive, lo Stato vampiro, eccetera. http://leonardo.blogspot.com

21 commenti:

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  2. Art 5 dello statuto M5S
    "Il patrimonio dell'Associazione è costituito da:
    ...
    - da sovvenzioni dello stato, della Regioni o da Enti sovranazionali
    - da eventuali proventi derivanti dalla fornitura di servizi
    L'associazione non ha fini di lucro e persegue i propri scopi grazie all'attività prestata volontariamente dai propri soci
    […]donazioni, elargizioni, erogazioni liberali, [...] in favore dell'Associazione costituiranno un fondo autonomo di proprietà dell'associazione medesima la cui amministrazione e gestione competerà al presidente."

    Donazioni e elargizioni di esclusiva gestione del presidente che quindi gestisce a sua discrezione fondi da attività politica derivanti da canali diversi dal blog sui quali i soci non possono mettere becco.
    Inoltre è Associazione senza fini di lucro che incassa proventi derivanti da fornitura di servizi (quali?) (a chi?) (fattura?) e che essendo no profit non può redistribuire tra i soci ma li deve mettere nel fondo a disposizione dell'Associazione per l'attività della stessa, cioè sempre a disposizione esclusiva di Grillo che potrà decidere a quali aziende rivolgersi per quell'attività e quindi, in soldoni, a chi darli.
    O non darli, come ad esempio un ragazzo che rifà l'intera immagine del brand, dato che il concorso non è per il solo logo o sito ma per tutti i materiali, web, video, cartaceo ecc
    Si genera così una macchina da soldi potente quanto elementare, dal momento che il patrimonio gonfia sia incassando i fondi pubblici nazionali+regionali+sovranazionali, che facendosi pagare per i servizi ma non pagando chi li presta.

    A monte di tutto c'è poi quello che ammetto essere un dubbio dato da non approfondita questione: avendo iscritto il M5S come Associazione No profit e non come partito, credo venga meno l'obbligo di gara d'appalto, obbligatoria in caso di soldi pubblici, per la selezione di quelle aziende (ehm) esterne alle quali ci si rivolge per quanto necessario allo svolgimento dell'attività politica.

    Diciamo che l'idea che il blog sia solo la punta dell'iceberg è un dubbio dal quale non è così difficile farsi sfiorare

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  3. pure friggere le salamelle o cucinare i pizzoccheri gratis è un modo per contribuire alla causa, e il pd o sel lo usano eccome, anche se ci sarebbero lavoratori disposti ad occuparsene professionalmente. questi qua invece non fanno feste ma hanno un sito in cui fanno analogamente lavorare gratis i loro sostenitori. qual è la differenza?

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    1. la differenza forse è che le salamelle della festa dell'unità sono buone, la grafica del m5s fa cagare.

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    2. La differenza è che né il PD né SEL hanno nel programma l'abolizione della salamella o il referendum per stabilire se il pizzocchero possa esser essere definito tale anche quando al posto del bitto ha la fontina.

      Secondo me un Movimento che ha in programma l'abolizione del copyright e quel programma lo stampa su fogli in testa ai quali compare il logo del quale l'inventore del gioco si è intestato in esclusiva il copyright e che vuole aiutare i piccoli imprenditori schiacciati dalla concorrenza cinese non pagando inconsapevoli ragazzini italiani per i servizi che chiede, ha qualche problema che temo prima o poi mostrerà la sua reale dimensione (un filo più grande dell'immagine di un sito) soprattutto in termini di qualità interne dei pilastri fondanti e non certo degli infissi della veranda..

      Fino a quel giorno potrete anche continuare a rispondere "E ALLORA IL PD?" a qualsiasi argomento vi si proponga, ma la situazione resta quella qualsiasi sapore abbiano le salamelle alle feste del piddì.

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    3. Leo, non so se te ne rendi conto ma sei finito in un loop senza fine.
      Non resisti più di 72 ore e senti un bisogno fisico di sfornare l'ennesimo pezzo sul solito movimento....e se lo ignorassimo per un po'....
      O è troppo grande la paura?

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    4. per curiosita' sono andato a vedere l'ultimo pezzo sul 'solito movimento'... il piu' recente e' datato 7 marzo... 13 giorni fa.
      ha resistito per novecento ore.

      non era neanche un pezzo concentrato sul 'movimento': parlava anche di Renzi e Berlusconi.

      rigiro la domanda al trollino: di cosa hai paura?

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    5. Io non ho paura di nulla.

      Spero solo che Renzi possa fare ripartire l'Italia
      Dico solo che mi fa ridere il solito atteggiamento di derisione e scherno nei confronti degli altri che poi regolarmente ci battono alle elezioni o comunque non abbiamo mai i numeri per governare.
      E' sempre lo stesso film...prima con il berlusca e ora con grillo.
      E ci crediamo pure furbi

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    6. Direi che questo anonimo ha qualche problema di identità, usa il noi contro di noi, un raffinato espediente neo-dialettico... ahahaha... roba da panico!

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    7. @Alessandro

      proprio non ti va giù che qualcuno che vota pd può anche fare autocritica
      non sia mai
      dagli addosso a silvio (e abbiamo visto i sublimi risultati)
      ora dagli addosso a beppe (e stiamo vedendo i sublimi risultati)
      Se vi fa star meglio continuate pure: si chiama coazione a ripetere

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    8. Concordo con l'anonimo

      Se Leonardo avesse le stesse capacità critiche che ha nei confronti di grillo, anche nei confronti del pd, sfornerebbe un paio di pezzi al giorno

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  4. Resta da aggiungere che http://www.leonardo.blogspot.it è un tragico pulpito dal quale giudicare la bellezza di un layout.

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    1. La leggibilità di questo blog, che non ha la pretesa di cambiare l'Italia, è infinitamente superiore a quello del Grillo pieno di "clicca qui e clicca qua che devo guadagnare"...

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    2. Sì, con tutto l'affetto e la stima, effettivamente... Testata e scelta del font per i titoli gridano vendetta.

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    3. Non esageriamo. Leonardo.blogspot è graficamente un tantino frugale, certo non ricercato, ma comunque non di cattivo gusto. Direi che quello di Grillo sia infinitamente peggiore. Se poi consideriamo la differenza di mezzi a disposizione...

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  5. io son grafico (ma immagino cambierebbe poco se fossi salumiere o avvocato)
    che un partito politico chieda a qualcuno di lavorare gratis mi pare proprio da stronzi. un partito politico dovrebbe far lavorare qualcuno molto bravo, pagandolo il giusto
    come farebbe per qualsiasi altra cosa, oppure beppe strillo quando deve mettere le gomme da neve fa girare la voce per trovare un gommista del m5strilli, lo stesso farà per le pulizie in casa o per andare a mignotte...
    anch'io ho lavorato gratis per sistemare un po' il sito e la comunicazione del mio gruppo sportivo o per la sezione locale di un sindacato
    che è un po' diverso da quel che chiede beppe strillo

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  6. Personalmente non mi interessa nulla se il blog di grillo faccia schifo o meno, è una macchina guadagna soldi eccezionale, e guadagna pure qualche voto, vi sfido a fare alttrettanto... anche se il grosso dei voti li fa grillo nelle piazze e nella sua geniale "assenza" televisiva

    Che decidano di lanciare un concorso mi sembra tutto sommato in linea con il loro stile, che il sito abbia pure uno stile frugale e un pò caotico mi pare pure fondamentale, la loro idea di democrazia dal basso è tutta lì, un pò di caos in un sito internet.

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    1. alè alè alè pd pd
      alè alè alè pd pd
      tutta la curva

      alè alè alè pd pd
      alè alè alè pd pd

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    2. Grande beppe a bersaglio mobile!

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  7. In effetti, lavorare gratis per un partito politico e' quello che legioni di italiani hanno sempre fatto con molto zelo. Che gli venisse chiesto oppure no. E non mi riferisco alle piadine e alle salamelle ma al fiorente scambio tra servizi/beni e clienti/incarichi/appalti.
    Adesso sarebbe interessante sapere con quale spirito stiano andando in guerra queste ultime legioni e, soprattutto, con quale spirito saranno utilizzate.
    L'improvvisazione, comunque, funziona perfettamente, in quanto in sintonia con la natura del movimento e con i fini dei suoi capi.

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  8. Del partito dei professionisti io ricordo sempre con piacere questo video
    http://www.youtube.com/watch?v=FfkVRqBylpc

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