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giovedì 23 aprile 2015

Dove ti vedi nel 2021, Matteo Renzi?

D’altro canto, dicono, potremmo anche provarci. Renzi è uno sbruffone, ma non ha l’aria di un tiranno: vuole semplicemente controllare per 5 anni esecutivo, legislativo e rai. Vuole manovrare liberamente, anche se a fatica arriverà al 40% dei suffragi. Chi siamo noi per negarglielo? Proviamo, in fondo che abbiamo da perdere. Cinque anni.

E poi?

E poi sarà più o meno il 2021; e se l’Italia renzizzata avrà soddisfatto i minimi standard di democrazia occidentale, si verificherà con ogni probabilità l’alternanza: Renzi perderà le elezioni e qualcun altro le vincerà. Quel qualcuno forse oggi non è ancora sceso in campo, oppure è confuso dietro le prime file dei poco credibili avversari di Renzi: Salvini, Di Battista, Fitto... Non ha molta importanza oggi. Ma nel 2021?

Renzi non sarà più la cosa nuova. L’alternativa potrà essere un postleghista alla Salvini, o un postgrillino, o un postfascista, o un postberlusconiano. Se questo post-qualcosa-di-inquietante riuscirà a mettere assieme il 40% di malcontento, controllerà per cinque anni esecutivo, legislativo e rai, e nessuno potrà impedirglielo. Non c’è in Italia nulla di simile alla clausola antifascista che in Francia ha sbarrato la strada per quarant’anni ai Le Pen. Abbiamo già avuto Berlusconi ed ex fascisti al governo, e ne portiamo i segni. Nel 2021 potrà risuccedere: chi ne sarà ritenuto responsabile?

D’altro canto, dicono, potremmo provarci lo stesso. Forse (pensano) il 2021 non arriverà mai. Oppure Renzi vincerà per sempre.

6 commenti:

  1. Nei commenti ai post precedenti si chiedeva che i ministri fossero gli stessi per tempi relativamente lunghi, che il governo avesse le mani libere e che i vari D'Alema & co non potessero tramare alle spalle.
    Un sistema elettorale che risolve questi punti garantendo una notevole stabilità è il metodo Mubarak che non c'entra nulla con Ruby e che in Egitto ha funzionato per un trentennio.
    Il parlamento propone il nome di un presidente, che viene poi confermato tramite referendum; il presidente ha fortissimi poteri ed è in grado di influenzare la formazione delle liste per i candidati al parlamento, oltre a controllare i media. In questo modo non ci sono ribaltoni, il governo non deve trattare su ogni singolo punto e se decidete di introdurre la legge marziale, chi trama nell'ombra può essere tranquillamente messo in galera e reso inoffensivo.
    Come dite? Vi domandate chi controlli l'entourage presidenziale? Ma perché mai il presidente dovrebbe governare male, visto che ha tutta la stabilità che desidera?
    Cosa dice quel tizio di Namur? Che dalle loro parti è normale trattare su ogni singolo punto e che il "compromesso alla belga" si basa proprio sul fatto che i diversi partiti si siedano ad un tavolo e trovino un'intesa attraverso la mediazione? Beh, mi dispiace, ma qui in Italia la parole come "trattativa" o "compromesso" sono da molti considerate un sinonimo di "prostituzione": il vostro modo di trattare la cosa pubblica è dunque giudicato immorale dai nostri puritani.

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    1. Non so più come dirlo, non è che non scorga potenziali pericoli da quel che raccontate. Non è che non mi renda conto che con l'Italicum Berlusconi si sarebbe trasformato da tempesta tropicale a uragano classe 5. Non è rimozione.
      Io però vedo davanti ai miei occhi le macerie della palude, delle coalizioni da Mastella a Caruso per fare il 51%, con il singolo Scilipoti ago della bilancia. Ve lo ricordate lo squallore dell'estate dei sedicenti "responsabili"? L'Italia sta perdendo terreno in ogni cosa, turismo, ambiente, energia, manufatturiero, industria pesante. Ci restano l'agroalimentare e la moda, ma è un po' poco per sfamare 60 milioni di persone.
      Per rimettere a posto questi guasti ci vuole qualcuno che possa fare dei programmi pluriennali e che possa guidare un dicastero con la forza che serve a fare dei cambiamenti e risolvere delle quetsioni. Che possa fare una riforma sanitaria della portata di quella di Obama, facendo una prova di forza e uno scontro frontale, se è la riforma che serve.
      Negli USA questa forza è controbilanciata in parte dal Congresso, ma in larga parte dal fatto che passati i 4+4 anni non sei eleggibile nemmeno a fare il sindaco del paesino dove sei nato. Nei media americani discutono se il ruolo di first gentleman di B.Clinton sarebbe appropriato qualora sua moglie diventasse presidentessa, visto che è un ruolo comunque di peso istituzionale.
      Speriamo che Renzi faccia buon uso di quetsa forza e faccia delle riforme anche nel senso di controbilanciare il potere del premier, magari mettendo in conto, passate le legislature, di andare in Africa a fare compagnia a Veltroni.
      Non lo farà? E' possibile. Possiamo andare avanti così a lungo? Io credo di no.

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    2. L'Italia sta perdendo terreno per motivi un po' più strutturali. Il successo di Germania e USA non è che dipenda dalla stabilità politica; e quest'ultima comunque non si è raggiunta istituzionalizzando un plebiscito.

      Renzi sta già facendo leggi molto brutte. Se gli diamo più potere non c'è motivo per cui cominci a farle belle. È proprio una cosa che non ha senso.

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    3. diciamo un proporzionale con elementi maggioritari
      http://goo.gl/45aYR5

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    4. "Renzi sta già facendo leggi molto brutte. Se gli diamo più potere non c'è motivo per cui cominci a farle belle. È proprio una cosa che non ha senso."

      Il motivo è che, come succede per un sindaco o per un presidente di regione, avendo una investitura diretta e popolare se le sue leggi saranno brutte e inefficaci e non aumenteranno il benessere e la qualità della vita delle persone al prossimo giro verrà sostituito da un altro.

      Io credo che l'Italia abbia bisogno di governi forti e stabili, che l'Italicum sia un primo passo per quanto posticcio e non particolarmente calzante sulla nostra Costituzione in questa direzione. Se si consolidasse questa formula di investitura popolare -> governo forte, è auspicabile che Renzi o chi gli succederà rinforzi questa impostazione con modifiche Costituzionali introducendo un premierato o un presidenzialismo palese, magari con dei limiti di mandato e dei contrappesi.

      Questa è la speranza, poi ci saranno i fatti a dimostrare se è vero. Io non sono un elettore di Renzi, gli ho votato contro due volte su due alle primarie e se si presenterà lui come probabile come front man del PD voterò qualunque altra cosa più a sinistra. Detto questo avverto forte la necessità che l'Italia abbia un governo forte, stabile e non impaludato dai ricatti di Mastella e Turigliatto.

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