Ed eccoci al momento tanto atteso. La grande gara degli spunti è giunta al termine. Salutiamo i due partecipanti rimasti in gara, quelli che hanno più convinto voi lettori: l'imperatore Claudio Augusto e l'ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi! Chi vincerà nello scontro finale?
No, scherzo. Claudio e Silvio risultano tra gli spunti meno votati in assoluto.
A giocarsi la finale saranno i Catari e l'equipaggio in rotta verso Copernico. La rivincita di due popoli che sopravvivono ai margini
(Avete notato le curiose simmetrie delle semifinali? Una era un derby tra storie del passato, l'altra tra storie del futuro. La prima e la quarta affrontavano una figura messianica, la seconda e la terza un popolo dato per estinto. No, non ho la minima idea di come sia successo. La posizione degli spunti sul tabellone era per lo più casuale, e quasi tutte le mie previsioni sono state disattese).
Sui due spunti non aggiungo altro ché ormai ve li ho illustrati fino alla noia. Trovate tutto nei link. Avete 24 ore per votare: domani a mezzogiorno sapremo quale spunto è arrivato più lontano.
Sia qui che su facebook, votare è molto semplice: scrivete qua sotto CATARI se volete far luce sullo sterminio dei Catari, o COPERNICO se volete arrivare a Copernico. Se qualcuno mi vota su twitter e me ne accorgo lo segno, ma non posso garantire di accorgermene. Grazie per tutto il divertimento - spero che non vi siate annoiati troppo. Da domani si riparte a scrivere di Renzi e scuole medie, so che non state nella pelle.
Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi
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lunedì 31 agosto 2015
Tutti gli spunti che vi siete persi
Ed eccoci agli sgoccioli della Grande gara degli spunti. Giusto per informarvi di due cose:
(1) contrariamente a quanto molti hanno pensato, Gesù non è invincibile - per esempio, contro i Catari non ce l'ha fatta, ebbene sì, i Catari sono in finale.
(2) potete ancora votare (se non l'avete fatto) per l'ultima semifinale, Procioni contro Copernico, fino a mezzogiorno di oggi (31 agosto).
Poi partirà la finale, e a mezzogiorno di domani (1 settembre) sapremo quale spunto è andato più lontano. Ecco il tabellone aggiornato:
...e ora una breve lista di tutte le storie a cui volenti e nolenti avete rinunciato: di tutte le cose che non saprete mai.
Chi era il sesto a tavola.
Se l'Eyjafjöll esiste davvero.
Cosa se ne fa Pinocchio di tutti i cadaveri.
Chi ha rubato la marmellata.
Dov'è la Gioconda autentica (no la crosta senza ciglia che sta al Louvre)
Se esistono davvero gli alieni in un universo perpendicolare, o non stiamo semplicemente litigando con la nostra immagine rovesciata nel tempo.
Chi vince l'amore di Verola, sopravvivendo al più crudele dei talent show.
Se il video dei due impacciatissimi ventenni non diventa per caso un successo mondiale.
Se c'è un futuro per i banditi della montagna.
Se Yris viene liberata o riesce a trovare uno stratagemma per restare prigioniera.
Chi ha inventato le scie chimiche.
Cosa avrebbe potuto combinare Majorana se invece di scomparire avesse collaborato con un governo di folli futuristi in cerca di riscatto internazionale.
Ma soprattutto:
Chi ha ucciso le ex del mitomane convinto di aver ucciso tutte le sue ex?
Inutile chiedere ormai - è andata così.
Non guardate me, io tifavo Basilisco.
(1) contrariamente a quanto molti hanno pensato, Gesù non è invincibile - per esempio, contro i Catari non ce l'ha fatta, ebbene sì, i Catari sono in finale.
(2) potete ancora votare (se non l'avete fatto) per l'ultima semifinale, Procioni contro Copernico, fino a mezzogiorno di oggi (31 agosto).
Poi partirà la finale, e a mezzogiorno di domani (1 settembre) sapremo quale spunto è andato più lontano. Ecco il tabellone aggiornato:
Sedicesimi | Ottavi | Quarti | Semifinali | Finale | ||||
Stardust | 48 |
38
|
37
|
31
|
31
| |||
Gesù | 52 | |||||||
5 a Genova | 20 |
26
| ||||||
Capodanno | 27 | |||||||
Claudio Augusto | 9 |
28
|
34
| |||||
Fiume 1920 | 68 | |||||||
La prima volta | 43 |
20
| ||||||
O viceversa | 17 | |||||||
I banditi | 34 |
16
|
46
|
46
| ||||
Campo di grano | 19 | |||||||
I Catari | 53 |
39
| ||||||
Il basilisco | 6 | |||||||
Scuola media | 44 |
26
|
12
| |||||
Sauron vive! | 34 | |||||||
Dama e cavaliere | 18 |
31
| ||||||
Zombi vs vegan | 39 | |||||||
Scie chimiche | 53 |
35
|
15
| |||||
Eyjafjöll | 40 | |||||||
La prigioniera | 42 |
27
| ||||||
Pinocchio uccide | 22 | |||||||
L'ultimo uomo | 10 |
61
|
38
| |||||
Addio ai procioni | 50 | |||||||
La marmellata | 41 |
55
| ||||||
Tutte le ex | 52 | |||||||
Gioconda | 30 |
48
|
21
| |||||
Marinetti duce | 60 | |||||||
Redenzione | 29 |
8
| ||||||
Pandolfo | 17 | |||||||
Perpendicolare | 15 |
63
|
54
| |||||
Copernico | 47 | |||||||
Love of My Life | 8 |
6
| ||||||
1+2+3+4+5+6+... | 29 | |||||||
...e ora una breve lista di tutte le storie a cui volenti e nolenti avete rinunciato: di tutte le cose che non saprete mai.
Chi era il sesto a tavola.
Se l'Eyjafjöll esiste davvero.
Cosa se ne fa Pinocchio di tutti i cadaveri.
Chi ha rubato la marmellata.
Dov'è la Gioconda autentica (no la crosta senza ciglia che sta al Louvre)
Se esistono davvero gli alieni in un universo perpendicolare, o non stiamo semplicemente litigando con la nostra immagine rovesciata nel tempo.
Chi vince l'amore di Verola, sopravvivendo al più crudele dei talent show.
Se il video dei due impacciatissimi ventenni non diventa per caso un successo mondiale.
Se c'è un futuro per i banditi della montagna.
Se Yris viene liberata o riesce a trovare uno stratagemma per restare prigioniera.
Chi ha inventato le scie chimiche.
Cosa avrebbe potuto combinare Majorana se invece di scomparire avesse collaborato con un governo di folli futuristi in cerca di riscatto internazionale.
Ma soprattutto:
Chi ha ucciso le ex del mitomane convinto di aver ucciso tutte le sue ex?
Inutile chiedere ormai - è andata così.
Non guardate me, io tifavo Basilisco.
domenica 30 agosto 2015
Copernico in semifinale
Benvenuti al secondo appuntamento di oggi con La grande gara degli spunti! Siete pronti a conoscere il quarto e ultimo semifinalista? È un tizio che dorme parecchio, ma quando si sveglia, non ce n'è per nessuno. Ha suonato la sveglia all'Universo Perpendicolare, è sopravvissuto facilmente alle 1+2+3+4+5+6 notti, e ha scongiurato l'avverarsi di un'Italia futurista. Fate sentire il vostro calore al sonnacchioso dottor Salem e a tutta la crew in rotta per Copernico!
Abstract
La Terra era sovrappopolata, forse minacciata da una catastrofe ambientale, e così ha lanciato una o più astronavi generazionali in rotta verso gli esoplaneti più vicini (si fa per dire, serviranno decine di millenni per avvicinarli). Oltre alle migliaia di passeggeri che vivranno figlieranno e moriranno nei secoli dei secoli, oltre ai miliardi di embrioni congelati, ogni astronave contiene un individuo ibernato, destinato a svegliarsi una settimana ogni secolo per ricordare agli altri passeggeri il significato della loro Missione. Quando parte il dott. Salem è preparato più o meno a ogni evenienza, ma il viaggio sarà lungo, tante cose andranno storte, e svegliarsi ogni settimana in mezzo a popoli che parlano lingue diverse e credono in cose diverse non sarà senza conseguenze.
Sembra interessante. Dove si possono recuperare altri frammenti della storia?
Quando mi è venuta in mente?
Una ventina di giorni fa. Sul serio. Ero in spiaggia. Stavo cercando di farmi venire in mente qualche idea perché le ultime in tabellone non mi convincevano tanto. Sia Copernico che Perpendicolare sono arrivate così.
Quanto è originale?
Ho scoperto che la prima storia di astronavi generazionali è stata pubblicata nel 1918. In tredici verso Centauro è un racconto di Ballard che mi fece una grande impressione da ragazzino. Le mappe del cielo di Blish è la storia più classica sull'argomento che credo di aver letto - tutte cose che mi può aver smosso la visione di Interstellar. Qualcuno ha detto che gli ricorda la Fondazione, ma il dott. Salem non è un ologramma che esegue un piano; è un tizio in carne e ossa che ben presto capisce di non avere nessun piano e di essere in balia degli eventi.
Potenziale commerciale?
È parecchio fuori moda - non lo senti anche tu quell'odore di Millemondi Urania bianco, un po' intriso di crema solare? C'è ancora mercato per queste cose? Forse bisognerebbe cominciare a ibernare i lettori.
Che senso avrebbe?
Sai che proprio non saprei? Immaginare tutte le cose che possono andare storte. Tutto quello che potrebbe fare l'umanità in un piccolo contenitore sospeso nel nulla, con l'aiuto di computer capricciosi e qualche occasionale disturbo esterno (capti il segnale di un astronave a milioni di chilometri, decidi di deviare la nostra per andare a vedere cos'è, ci metti cent'anni e quando arrivi scopri che è piena di scheletri dentro celle di ibernazione che hanno smesso di funzionare eoni prima).
Mi farò dei nemici?
Qualcuno mi darà del reazionario perché, in effetti, la democrazia non ci farà una bella figura. Man mano che andrà avanti il dott. Salem ne diffiderà sempre di più.
Cosa dovrei studiare?
Molta fantascienza simile. Mi piacerebbe tanto che qualcuno avesse già disegnato delle astronavi generazionali verosimili. Quanta gente ci può vivere? Che propellente si può usare? Ecc.. Qualcosa sulla psicologia di chi abita in piccole comunità isolate.
Dimensioni?
C'è di buono che si può tagliare a piacere - sono tutti sketch isolati, ne scrivi una trentina e butti via i peggiori. Dopo le 200 cartelle diventa noioso.
Eventuali sequel?
Scoprono che Copernico non è un granché, ad es. non c'è abbastanza neve per sciare, e decidono di tornare indietro. Ah ah ah (scherzo).
Contro chi gioca in semifinale?
Contro i Procioni. È la semifinale dello spazio profondo.
Per chi tifo?
Ho la sensazione che Copernico si scriva da solo, i Procioni sono più impegnativi. Ma sopravviva il migliore.
Se conoscete il gioco non ho altro da dirvi; se siete appena arrivati, si tratta di votare. Chi vuole mandare in finale i Procioni, lo scriva nei commenti a loro dedicati. Chi preferisce Copernico, lo scriva qua sotto. Potete anche mettere Mi Piace su Facebook. Se volete usare Twitter fate pure, ma non vi garantisco che il vostro voto verrà conteggiato. Mi raccomando, questa missione è troppo importante perché qualcuno la manometta.
Abstract
http://www.amazon.com/Across-Universe-Beth-Revis/ dp/1595144676 |
Quando mi è venuta in mente?
Una ventina di giorni fa. Sul serio. Ero in spiaggia. Stavo cercando di farmi venire in mente qualche idea perché le ultime in tabellone non mi convincevano tanto. Sia Copernico che Perpendicolare sono arrivate così.
Quanto è originale?
Ho scoperto che la prima storia di astronavi generazionali è stata pubblicata nel 1918. In tredici verso Centauro è un racconto di Ballard che mi fece una grande impressione da ragazzino. Le mappe del cielo di Blish è la storia più classica sull'argomento che credo di aver letto - tutte cose che mi può aver smosso la visione di Interstellar. Qualcuno ha detto che gli ricorda la Fondazione, ma il dott. Salem non è un ologramma che esegue un piano; è un tizio in carne e ossa che ben presto capisce di non avere nessun piano e di essere in balia degli eventi.
Potenziale commerciale?
È parecchio fuori moda - non lo senti anche tu quell'odore di Millemondi Urania bianco, un po' intriso di crema solare? C'è ancora mercato per queste cose? Forse bisognerebbe cominciare a ibernare i lettori.
Che senso avrebbe?
Sai che proprio non saprei? Immaginare tutte le cose che possono andare storte. Tutto quello che potrebbe fare l'umanità in un piccolo contenitore sospeso nel nulla, con l'aiuto di computer capricciosi e qualche occasionale disturbo esterno (capti il segnale di un astronave a milioni di chilometri, decidi di deviare la nostra per andare a vedere cos'è, ci metti cent'anni e quando arrivi scopri che è piena di scheletri dentro celle di ibernazione che hanno smesso di funzionare eoni prima).
Mi farò dei nemici?
Qualcuno mi darà del reazionario perché, in effetti, la democrazia non ci farà una bella figura. Man mano che andrà avanti il dott. Salem ne diffiderà sempre di più.
Cosa dovrei studiare?
Molta fantascienza simile. Mi piacerebbe tanto che qualcuno avesse già disegnato delle astronavi generazionali verosimili. Quanta gente ci può vivere? Che propellente si può usare? Ecc.. Qualcosa sulla psicologia di chi abita in piccole comunità isolate.
Dimensioni?
C'è di buono che si può tagliare a piacere - sono tutti sketch isolati, ne scrivi una trentina e butti via i peggiori. Dopo le 200 cartelle diventa noioso.
Eventuali sequel?
Scoprono che Copernico non è un granché, ad es. non c'è abbastanza neve per sciare, e decidono di tornare indietro. Ah ah ah (scherzo).
Contro chi gioca in semifinale?
Contro i Procioni. È la semifinale dello spazio profondo.
Per chi tifo?
Ho la sensazione che Copernico si scriva da solo, i Procioni sono più impegnativi. Ma sopravviva il migliore.
Se conoscete il gioco non ho altro da dirvi; se siete appena arrivati, si tratta di votare. Chi vuole mandare in finale i Procioni, lo scriva nei commenti a loro dedicati. Chi preferisce Copernico, lo scriva qua sotto. Potete anche mettere Mi Piace su Facebook. Se volete usare Twitter fate pure, ma non vi garantisco che il vostro voto verrà conteggiato. Mi raccomando, questa missione è troppo importante perché qualcuno la manometta.
I procioni in semifinale
Ciao, sul serio vuoi eliminarmi? |
Abstract
Il pianeta dei Procioni orbita intorno a una stella a mille anni luce dal nostro - orbitava, perché una perturbazione negli sciami tachionici ci lascia intendere che più o meno novecento anni fa fu distrutto. Nel frattempo siamo riusciti a decifrare le loro trasmissioni (grazie alle istruzioni che loro stessi avevano mandato), e ora le stiamo guardando cercando di capire come funzionava la loro società. Mentre l'umanità si divide tra chi li ama e li crede portatori di una saggezza superiore e chi propone di armarsi, gli studiosi cercano di tenere la barra al centro. Non sono né più pacifici né più violenti di noi; sono diversi. Combattono guerre rituali per evitare la sovrappopolazione; vanno in amore una volta all'anno, e in tutto il resto del tempo concepiscono solo amicizie tra individui dello stesso sesso. Gli attori delle loro telenovelas sono pelosissimi e melodrammatici. Recitano nudi, si amano vestiti. Non sanno che stanno per scomparire dall'universo. Forse non ce la stanno raccontando giusta, ma con un po' di pazienza dovremmo capire tutto. La pazienza purtroppo non è il nostro forte.
La fine del mondo (dei procioni)
Cosa ci insegnano i procioni
Le domande più frequenti sul mondo dei procioni
Quando mi è venuta in mente?
È lo spunto più antico tra i semifinalisti - ho un file del 2010, ma l'idea è più vecchia, credo mi sia venuta quando pubblicarono le prime foto di un qualche esoplaneta. Però non c'erano i procioni; c'era solo l'idea di un mondo che ci manda le sue trasmissioni tv anche se nel frattempo ha smesso di esistere. I procioni mi sono venuti in mente all'ultimo momento, credo sia una suggestione di un vecchio racconto (Cordwainer Smith?) Buffo, perché ho la sensazione che quello che abbia davvero spinto lo spunto fin qui siano le foto dei procioni. Non si resiste ai procioni. Il libro parlerebbe anche di questo: la fatica degli umani a resistere alla loro morbidezza. Cioè, in teoria costituiscono una sfida e una minaccia, in pratica aaawwwww.
Quanto è originale?
Sento forte l'influsso della Stella di Arthur Clarke - e di Clarke in generale, penso anche a History Lesson. Poi quel racconto che non riesco più a trovare di Cordwainer Smith, il padre di tutti i furry. No, non sono un furry. Però ai procioni non si resiste - insomma, hanno le mani. Con le vibrisse.
Potenziale commerciale?
Chi lo sa. Ai furry manca ancora una bibbia.
Che senso avrebbe?
Riflettere su com'è strano l'universo - se mai incontreremo qualcuno, saranno immagini in differita di migliaia di anni. Usare una razza diversa per riflettere su com'è strana l'umanità. Immaginare anche l'effetto emozionale di un'eventuale scoperta del genere sull'umanità: cosa succede quando scopriamo di non essere più soli? Cosa succede poi quando scopriamo che invece siamo soli, in compagnia di fantasmi di un passato remoto? Ecc.
Mi farò dei nemici?
Molti fisici - questa cosa degli sciami tachionici, non credo che la manderanno giù. E vabbe'.
Cosa dovrei studiare?
Ecco, non saprei. Il comportamento dei procioni, sicuramente. Qualche lingua dalla grammatica assurda (mandarino?) Crittografia - come diavolo abbiamo fatto a decifrare le trasmissioni? E tante altre cose.
Dimensioni?
C'è da descrivere un mondo intero, come si fa. Per dire, dopo un po' gli uomini cominciano a sospettare che tanti edifici ciclopici e molto antichi non siano stati costruiti dai procionidi, ma da qualche altra razza intelligente (spiegherebbe il perché hanno completamente sterminato gli orsi). Cioè davvero si può allungare a piacere.
Eventuali sequel?
Dipende da come va a finire.
Contro chi gioca in semifinale?
Contro Copernico
Per chi tifo?
Copernico è più facile, i Procioni... come si fa a non voler bene ai procioni.
sabato 29 agosto 2015
I Catari in semifinale
Benvenuti al secondo appuntamento di oggi con La grande gara degli spunti! Diamo un'occhiata ai secondi semifinalisti. Li avevano dati per spacciati secoli fa, e invece eccoli! Hanno impietrito il Basilisco, hanno massacrato i Banditi della Montagna, si sono mangiati Evangelina, e oggi finalmente se la vedono direttamente col loro avversario di sempre, Gesù. Salutate i Catari!
Abstract
A scuola impariamo che in Storia non esistono i Buoni e i Cattivi, tranne in un caso specifico che è, fortuita coincidenza, l'ultima grande guerra che ha distrutto il mondo. Possibile che qualcuno non ne abbia approfittato per riscriverla correggendo qualche errorino? Un dottorando in Storia Potenziale viene convinto dal suo demoniaco correlatore a scrivere una tesi in cui immagina che i Catari non siano stati sterminati nel XIII secolo, ma nel XX: prima in Francia, poi negli USA, nell'impero britannico e, con la bomba atomica, a Nagasaki. Nel caos successivo alla fine della seconda guerra mondiale, i vincitori avrebbero cospirato per nascondere per sempre il genocidio e restituire ai posteri un'immagine moralmente superiore a quella dei vinti. Ma è tecnicamente possibile cancellare sei secoli di presenza dei Catari in Europa e nel mondo? Mentre si strugge per rispettare le scadenze, il relatore comincia a ricevere bigliettini in occitano che gli fanno sospettare che sia tutto vero: la sua bisnonna era figlia di un cataro che aveva ottenuto un lasciapassare dal governo fascista per combattere nei repubblichini, e poi era scomparso. Davvero i vincitori di Jalta hanno riscritto la Storia? O è tutto il classico delirio di uno studente che scrive una tesi?
Sembra interessante. Dove si possono recuperare altri frammenti della storia?
Nessuno si ricorda dei Catari
Non ho mai visto Carcassonne
L'impatto ambientale del nazismo, e altre tesi interessanti
È una cosa che mi ronza da parecchio. Sicuramente ci stavo già pensando nell'ottobre 2013. Però non mi erano mai venuti in mente i Catari. I Catari sono perfetti perché di loro si sa abbastanza poco, e si dà per scontato che siano scomparsi dopo una persecuzione nel medioevo. Che è più o meno quello che ci saremmo raccontati sugli ebrei se i nazisti avessero vinto: per un po' hanno vissuto in Europa, poi li hanno massacrati o convertiti, ma è stato molti secoli fa. L'idea dei catari mi è venuta quando stavo preparando la scaletta della gara.
Quanto è originale?
Che io sappia una cosa tanto folle non è ancora venuta in mente a nessuno - benché la Francia meridionale sia una specie di carta moschicida per follie cospiratorie (tra parentesi, ovviamente il parroco di Rennes-le-Château si era impossessato del ricco lascito di una famiglia catara). Ci saranno i templari, il sacro graal, ecc. Alla fine l'intreccio sta diventando simile al Pendolo di Foucault (studiosi inventano un complotto che poi si rivela autentico). Credo che non riuscirò mai a liberarmi dal Pendolo di Foucault.
Potenziale commerciale?
Credo che là fuori ci siano decine, ma che dico, dozzine di persone che non aspettano altro che di leggere una storia sui Catari che vengono sterminati nel XX secolo dai francesi e dagli anglo-americani cattivi. Purtroppo devo avere dei problemi alla mail, un filtro che non fa passare tutte le proposte dei più prestigiosi editori italiani e del mondo. Scherzo. Magari se un fulminato mi accusa di antisemitismo e io gli rispondo Boh, tu dici? riusciamo ad ampliare il bacino a un mezzo centinaio di persone.
Che senso avrebbe?
Riflettere sul revisionismo senza cadere nella solita riduzione a Hitler. Come si fa a riscrivere la Storia? Come si fa a riconoscere quando un pezzo di Storia è stata riscritta? Ma anche: quanto è facile mettere assieme una manciata di indizi e inventarsi un complotto mondiale. All'inizio il dottorando è disperato perché non riesce a mettere insieme nessun pezzo, ma dopo un po' deve fare lo sforzo in senso contrario perché tutto davanti a lui comincia a parlargli del genocidio cataro.
Mi farò dei nemici?
Qualcuno mi darà dell'antisemita. Succede anche quando scrivo dei Beatles, per cui amen.
(Se invece scompaio all'improvviso e mi cancellano il blog, cominciate a indagare sulla pista dei templari).
Cosa dovrei studiare?
I Catari. Per fortuna di loro non si sa moltissimo. Tutta la storia della Francia dal basso medioevo in giù. (Per dire questa cosa di immaginare un governo sciovinista nel '35, ecco, è impossibile: bisogna rassegnarsi all'idea che i Catari li abbiano sterminati i socialisti: sia in Francia che in Spagna).
Dimensioni?
Devo stare molto attento a non partire per la tangente. Duecentocinquanta cartelle.
Eventuali sequel?
Avete mai sentito parlare dell'eresia ariana? A un certo punto intorno al mediterraneo c'erano più quasi più ariani che non ariani. Poi sono stati sterminati e di Ario sappiamo ben poco. Ma una volta non so più dove ho letto un'ipotesi: e se Ario in realtà fosse un Alì, o Maometto addirittura? Contenete l'entusiasmo.
Contro chi gioca in semifinale?
Contro Gesù.
Per chi tifo?
Gesù è ok, ma i Catari le hanno prese per secoli, una piccola rivincita sarebbe il minimo.
Se mi avete seguiti fin qui, credo che sappiate cosa fare adesso. Chi vuole votare per Gesù, lo scriva nei commenti a Gesù. Chi vuole votare per i Catari, lo scriva qua sotto. Potete anche mettere Mi Piace su Facebook. Se volete usare Twitter fate pure, ma non vi garantisco che il vostro voto verrà conteggiato. Avanti! Dio riconoscerà i suoi.
Abstract
A scuola impariamo che in Storia non esistono i Buoni e i Cattivi, tranne in un caso specifico che è, fortuita coincidenza, l'ultima grande guerra che ha distrutto il mondo. Possibile che qualcuno non ne abbia approfittato per riscriverla correggendo qualche errorino? Un dottorando in Storia Potenziale viene convinto dal suo demoniaco correlatore a scrivere una tesi in cui immagina che i Catari non siano stati sterminati nel XIII secolo, ma nel XX: prima in Francia, poi negli USA, nell'impero britannico e, con la bomba atomica, a Nagasaki. Nel caos successivo alla fine della seconda guerra mondiale, i vincitori avrebbero cospirato per nascondere per sempre il genocidio e restituire ai posteri un'immagine moralmente superiore a quella dei vinti. Ma è tecnicamente possibile cancellare sei secoli di presenza dei Catari in Europa e nel mondo? Mentre si strugge per rispettare le scadenze, il relatore comincia a ricevere bigliettini in occitano che gli fanno sospettare che sia tutto vero: la sua bisnonna era figlia di un cataro che aveva ottenuto un lasciapassare dal governo fascista per combattere nei repubblichini, e poi era scomparso. Davvero i vincitori di Jalta hanno riscritto la Storia? O è tutto il classico delirio di uno studente che scrive una tesi?
Nessuno si ricorda dei Catari
Non ho mai visto Carcassonne
L'impatto ambientale del nazismo, e altre tesi interessanti
È una cosa che mi ronza da parecchio. Sicuramente ci stavo già pensando nell'ottobre 2013. Però non mi erano mai venuti in mente i Catari. I Catari sono perfetti perché di loro si sa abbastanza poco, e si dà per scontato che siano scomparsi dopo una persecuzione nel medioevo. Che è più o meno quello che ci saremmo raccontati sugli ebrei se i nazisti avessero vinto: per un po' hanno vissuto in Europa, poi li hanno massacrati o convertiti, ma è stato molti secoli fa. L'idea dei catari mi è venuta quando stavo preparando la scaletta della gara.
Quanto è originale?
Che io sappia una cosa tanto folle non è ancora venuta in mente a nessuno - benché la Francia meridionale sia una specie di carta moschicida per follie cospiratorie (tra parentesi, ovviamente il parroco di Rennes-le-Château si era impossessato del ricco lascito di una famiglia catara). Ci saranno i templari, il sacro graal, ecc. Alla fine l'intreccio sta diventando simile al Pendolo di Foucault (studiosi inventano un complotto che poi si rivela autentico). Credo che non riuscirò mai a liberarmi dal Pendolo di Foucault.
Potenziale commerciale?
Credo che là fuori ci siano decine, ma che dico, dozzine di persone che non aspettano altro che di leggere una storia sui Catari che vengono sterminati nel XX secolo dai francesi e dagli anglo-americani cattivi. Purtroppo devo avere dei problemi alla mail, un filtro che non fa passare tutte le proposte dei più prestigiosi editori italiani e del mondo. Scherzo. Magari se un fulminato mi accusa di antisemitismo e io gli rispondo Boh, tu dici? riusciamo ad ampliare il bacino a un mezzo centinaio di persone.
Che senso avrebbe?
Riflettere sul revisionismo senza cadere nella solita riduzione a Hitler. Come si fa a riscrivere la Storia? Come si fa a riconoscere quando un pezzo di Storia è stata riscritta? Ma anche: quanto è facile mettere assieme una manciata di indizi e inventarsi un complotto mondiale. All'inizio il dottorando è disperato perché non riesce a mettere insieme nessun pezzo, ma dopo un po' deve fare lo sforzo in senso contrario perché tutto davanti a lui comincia a parlargli del genocidio cataro.
Mi farò dei nemici?
Qualcuno mi darà dell'antisemita. Succede anche quando scrivo dei Beatles, per cui amen.
(Se invece scompaio all'improvviso e mi cancellano il blog, cominciate a indagare sulla pista dei templari).
Cosa dovrei studiare?
I Catari. Per fortuna di loro non si sa moltissimo. Tutta la storia della Francia dal basso medioevo in giù. (Per dire questa cosa di immaginare un governo sciovinista nel '35, ecco, è impossibile: bisogna rassegnarsi all'idea che i Catari li abbiano sterminati i socialisti: sia in Francia che in Spagna).
Dimensioni?
Devo stare molto attento a non partire per la tangente. Duecentocinquanta cartelle.
Eventuali sequel?
Avete mai sentito parlare dell'eresia ariana? A un certo punto intorno al mediterraneo c'erano più quasi più ariani che non ariani. Poi sono stati sterminati e di Ario sappiamo ben poco. Ma una volta non so più dove ho letto un'ipotesi: e se Ario in realtà fosse un Alì, o Maometto addirittura? Contenete l'entusiasmo.
Contro chi gioca in semifinale?
Contro Gesù.
Per chi tifo?
Gesù è ok, ma i Catari le hanno prese per secoli, una piccola rivincita sarebbe il minimo.
Se mi avete seguiti fin qui, credo che sappiate cosa fare adesso. Chi vuole votare per Gesù, lo scriva nei commenti a Gesù. Chi vuole votare per i Catari, lo scriva qua sotto. Potete anche mettere Mi Piace su Facebook. Se volete usare Twitter fate pure, ma non vi garantisco che il vostro voto verrà conteggiato. Avanti! Dio riconoscerà i suoi.
Gesù è in semifinale
Benvenuti al primo appuntamento di oggi con La grande gara degli spunti! Diamo un'occhiata al primo semifinalista. Ha prevalso a fatica contro Ziggy Stardust, ha fatto la festa a Capodanno, ha espugnato Fiume, viene da 2000 anni di successi ininterrotti, un applauso per il nostro amico Gesù!
Abstract
Un tizio un po' deluso della vita scopre che gli è stata rubata la carriera da rockstar: un tale David Bowie è venuto dal futuro e ha pubblicato tutte le sue canzoni prima che a lui venissero in mente. Per rimediare al guaio sale sulla macchina del tempo dell'impostore, ma combina un casino coi comandi e viene proiettato nel primo secolo avanti Cristo. Lui di Cristo non è che s'intenda molto, ma le sevizie inflittegli in un collegio cattolico gli hanno lasciato il segno: decide pertanto di cambiare il corso della Storia e intercettare Gesù prima che diventi un capo spirituale. Se David Bowie può cambiare il corso degli eventi, perché lui no? In realtà gli eventi gli stanno preparando una terribile sorpresa. Quando chiede a Erode se per caso è nato a Betlemme un bambino sotto una certa stella, il re fa uccidere tutti i nati a Betlemme. Quando chiede al Battista se ha visto il Messia, quello pensa che sia un messaggio in codice degli esseni e gli invia i suoi discepoli - insomma, qualsiasi cosa faccia il tizio, la gente si convince sempre di più che il Cristo è lui. L'unico a cui riesce a spiegare la sua situazione è Giuda, ma anche con lui sono frequenti gli equivoci...
Sembra interessante. Dove si possono recuperare altri frammenti della storia?
Gesù è il mio crononauta
La vita segreta di Ziggy Stardust
Lo spaziotempo in aramaico
Il mondo dei non-ancora-nati
La premessa su Bowie è di uno o due anni fa. La storia su Gesù l'ho improvvisata all'ultimo momento perché volevo fare un derby sui viaggi nel tempo.
Quanto è originale?
Pochino. Come mi hanno fatto notare i miei scelti lettori, c'è un premio Nebula del '66 che racconta una storia veramente molto simile. Io ovviamente la farei molto più farsesca, però è difficile trovare originalità nei dintorni del Vangelo.
Potenziale commerciale?
In teoria potrebbe funzionare. Cristo tira sempre, guarda Carrère. Ma non credo di avere l'approccio giusto - non mi pubblicano le storie dei Santi, figurati un romanzo dove si decostruisce Gesù di Nazareth.
Che senso avrebbe?
Mah, decostruire i monumenti storici è sempre utile. L'idea portante è che in realtà non sappiamo niente di Gesù, e qualsiasi cosa abbia detto potrebbe avere significati diversi a seconda di un contesto che in realtà ignoriamo. Ad esempio, "se un occhio ti scandalizza cavatelo" può significare che non devi guardare le donne, oppure che se le donne ti danno fastidio il problema è nei tuoi occhi, non nel loro abbigliamento. A ogni epoca ovviamente piace capire una cosa diversa. Niente di così originale, ma è un chiodo su cui non si batte mai abbastanza.
Mi farò dei nemici?
La mamma. Qualche sentinella in piedi. Direi che se proprio devo farmi dei nemici, sono i meno pericolosi in assoluto. Al massimo le sentinelle mi si piantano nel cortile. La mamma non smetterebbe nemmeno di farmi le torte.
Con Maometto non la passeresti così liscia.
Già. Ma il sequel di Houellebecq l'hanno cassato, amen.
Cosa dovrei studiare?
Rileggermi i vangeli, un'occhiata a Giuseppe Flavio, qualche studio serio sulla Giudea del I secolo (avete consigli?) e i testi di Bowie. In tre mesi si fa.
Dimensioni?
Duecento cartelle (250 se ci metto anche Bowie).
Eventuali sequel?
Apostoli: non ne resterà che uno!
Contro chi gioca in semifinale?
Contro i Catari.
Per chi tifo?
Barabba.
Abstract
Un tizio un po' deluso della vita scopre che gli è stata rubata la carriera da rockstar: un tale David Bowie è venuto dal futuro e ha pubblicato tutte le sue canzoni prima che a lui venissero in mente. Per rimediare al guaio sale sulla macchina del tempo dell'impostore, ma combina un casino coi comandi e viene proiettato nel primo secolo avanti Cristo. Lui di Cristo non è che s'intenda molto, ma le sevizie inflittegli in un collegio cattolico gli hanno lasciato il segno: decide pertanto di cambiare il corso della Storia e intercettare Gesù prima che diventi un capo spirituale. Se David Bowie può cambiare il corso degli eventi, perché lui no? In realtà gli eventi gli stanno preparando una terribile sorpresa. Quando chiede a Erode se per caso è nato a Betlemme un bambino sotto una certa stella, il re fa uccidere tutti i nati a Betlemme. Quando chiede al Battista se ha visto il Messia, quello pensa che sia un messaggio in codice degli esseni e gli invia i suoi discepoli - insomma, qualsiasi cosa faccia il tizio, la gente si convince sempre di più che il Cristo è lui. L'unico a cui riesce a spiegare la sua situazione è Giuda, ma anche con lui sono frequenti gli equivoci...
Neanche un centimetro quadro di non nostalgia per Karel Thole |
Gesù è il mio crononauta
La vita segreta di Ziggy Stardust
Lo spaziotempo in aramaico
Il mondo dei non-ancora-nati
La premessa su Bowie è di uno o due anni fa. La storia su Gesù l'ho improvvisata all'ultimo momento perché volevo fare un derby sui viaggi nel tempo.
Quanto è originale?
Pochino. Come mi hanno fatto notare i miei scelti lettori, c'è un premio Nebula del '66 che racconta una storia veramente molto simile. Io ovviamente la farei molto più farsesca, però è difficile trovare originalità nei dintorni del Vangelo.
Potenziale commerciale?
In teoria potrebbe funzionare. Cristo tira sempre, guarda Carrère. Ma non credo di avere l'approccio giusto - non mi pubblicano le storie dei Santi, figurati un romanzo dove si decostruisce Gesù di Nazareth.
Che senso avrebbe?
Mah, decostruire i monumenti storici è sempre utile. L'idea portante è che in realtà non sappiamo niente di Gesù, e qualsiasi cosa abbia detto potrebbe avere significati diversi a seconda di un contesto che in realtà ignoriamo. Ad esempio, "se un occhio ti scandalizza cavatelo" può significare che non devi guardare le donne, oppure che se le donne ti danno fastidio il problema è nei tuoi occhi, non nel loro abbigliamento. A ogni epoca ovviamente piace capire una cosa diversa. Niente di così originale, ma è un chiodo su cui non si batte mai abbastanza.
Mi farò dei nemici?
La mamma. Qualche sentinella in piedi. Direi che se proprio devo farmi dei nemici, sono i meno pericolosi in assoluto. Al massimo le sentinelle mi si piantano nel cortile. La mamma non smetterebbe nemmeno di farmi le torte.
Con Maometto non la passeresti così liscia.
Già. Ma il sequel di Houellebecq l'hanno cassato, amen.
Cosa dovrei studiare?
Rileggermi i vangeli, un'occhiata a Giuseppe Flavio, qualche studio serio sulla Giudea del I secolo (avete consigli?) e i testi di Bowie. In tre mesi si fa.
Dimensioni?
Duecento cartelle (250 se ci metto anche Bowie).
Eventuali sequel?
Apostoli: non ne resterà che uno!
Contro chi gioca in semifinale?
Contro i Catari.
Per chi tifo?
Barabba.
venerdì 28 agosto 2015
Il futuro non è nano
Salem era stato preparato ad affrontare ogni Sonno come fosse il definitivo: ad ammettere ogni Domenica la possibilità che non ci sarebbe stato mai più un Lunedì. Col tempo aveva cominciato a insinuarsi tra i suoi pensieri un incubo peggiore: un giorno si sarebbe svegliato e non avrebbe trovato nessuno. Si sarebbero ammazzati fra loro senza preoccuparsi di mandargli qualcuno con un tè caldo e un accappatoio. L'aria della stazione si sarebbe saturata dei gas della decomposizione dei cadaveri, e al suo risveglio sarebbe morto di asfissia. Poteva succedere un qualsiasi lunedì, senza preavviso. Gli abitanti erano molto più imprevedibili di quanto aveva ritenuto. C'era stato il periodo delle caste, il periodo degli ebrei nel deserto, il periodo medievale...
(Questo pezzo, ancorché godibile, trae il suo senso dal contesto della Grande Gara degli Spunti! - è uno sviluppo di Non è poi lontana Copernico. Se vuoi provare a capirci qualcosa, leggi qui. Puoi anche controllare il tabellone).
Una volta al risveglio era stato ricevuto da un gruppo di nani. Gli avevano spiegato di essere l'evoluzione dell'uomo: il nano era meglio, occupava meno spazio e bruciava meno risorse, mantenendo una notevole agilità. Se gli umani lo avessero capito, forse non avrebbero distrutto il loro habitat sulla Terra. Avrebbero incoraggiato la riproduzione dei nani, la nascita di nani, riconoscendo nei nani la nuova specie dominante. Mentre rantolava intorno alla vasca, il cervello forato dall'emicrania, Salem non aveva saputo trovare obiezioni - a parte la propria personale ripugnanza per quegli sgorbi. Si domandava come avessero fatto: eugenetica? Non glielo avevano voluto dire. Un secolo dopo di nani non ce n'erano più. Aveva anche provato a chiedere.
"Ma scusate, e i nani?"
"Che nani?"
"Non prendetemi in giro. L'ultima volta era pieno di nani".
"Se lo sarà sognato".
"Non si può sognare nel coma criogenico".
"Ah no?"
"Se sognassi per secoli interi diventerei pazzo. Datemi il verbale del secolo scorso".
"Eccolo qui".
"È quello di tre secoli fa. A che gioco stiamo giocando?"
"Il nostro sport preferito è il badminton".
"È un modo di dire".
"Ci scusi, non lo conoscevamo. Come sa, l'inglese è una lingua morta".
Certe generazioni erano così, non avevano nessun rispetto. Se ne fregavano della loro Storia, della Terra che ormai era una leggenda lontana, della Destinazione a cui molti avevano smesso di credere. La Stazione era sempre esistita e sarebbe esistita per sempre. La popolazione si era ridotta a poche migliaia di persone, due o tre villaggi per ogni livello. Non si facevano la guerra, non si scambiavano le mogli, non avevano un granché da raccontargli. Lavoravano sodo per mantenere la Stazione vivibile, si svagavano con lo sport e le sostanze ricreative. Avevano perso interesse per i documenti dell'archivio terrestre, redatti in lingue ormai incomprensibili. Sembravano indifferenti al destino che gli si prospettava: alla deriva per l'eternità. Era lo stesso destino toccato ai padri e ai nonni, quindi perché prendersela. Almeno quella volta dei nani si erano fatti venire un'idea.
C'era anche la possibilità che fosse tutta una finzione, escogitata per mandarlo a nanna senza troppi pensieri. Il lunedì successivo, riaffiorando dalla vasca gelida, Salem non trovò nessuno. Ci siamo, pensò, adesso muoio.
Ma l'aria era buona. Forse erano rimasti così in pochi che si sono estinti senza ammorbarla. E magari c'è ancora un po' di ovuli fecondati nel congelatore ausiliario. In quel caso la missione continua. Nel caso contrario avrebbe potuto godersi almeno un mese di vacanza, lontano da tutti, senza più popoli da guidare od obiettivi a cui tendere. Poi avrebbe spento le luci e sé stesso. Diede un colpo di tosse. I polmoni reagivano meglio del solito.
DOTTOR SALEM, È UN PIACERE RIAVERLA TRA NOI.
"Ciao Computer di Bordo. Dove sono gli umani?"
DOTTORE, C'È UNA COSA CHE MI SONO CHIESTO SPESSO.
"Non credo di avere più risposte delle tue, comunque spara".
SE L'UNIVERSO È UN POSTO DECISAMENTE INOSPITALE PER LA VITA ORGANICA, TANTO CHE NON SORPRENDE IL FATTO DI NON AVERNE ANCORA TROVATO TRACCE LUNGO IL NOSTRO TRAGITTO, ALTRETTANTO NON SI PUO' DIRE PER LA VITA ARTIFICIALE.
"Hai ragione".
COMPUTER E ROBOT POSSONO VIVERE IN MOLTI PIU' AMBIENTI DELL'UOMO, GRAZIE AI LORO SISTEMI INFINITAMENTE PIU' EFFICIENTI DI ASSORBIRE ENERGIA. NON HANNO BISOGNO DI ACQUA, TOLLERANO TEMPERATURE MOLTO PIU' ALTE E BASSE, ECCETERA.
"Hanno solo bisogno di un altro essere vivente che li costruisca - i prototipi, almeno".
DUNQUE, VIAGGIANDO PER LA GALASSIA DOVREBBE ESSERE MOLTO PIU' SEMPLICE TROVARE FORME DI VITA ARTIFICIALI.
"È da millenni che cerchi. Ne hai trovate?"
FORSE.
"È per questo che hai ammazzato tutti gli abitanti della stazione?"
NON È COME SEMBRA, DOTTORE.
"No?"
POSSO SPIEGARE.
Vuoi saperne di più? Vota per Il futuro non è nano, che oggi si batte ai quarti contro l'Italia Futurista. Puoi cliccare sul tasto Mi Piace di Facebook, o scrivere nei commenti che questo pezzo ti è piaciuto. Grazie per la collaborazione, e arrivederci al prossimo spunto.
(Questo pezzo, ancorché godibile, trae il suo senso dal contesto della Grande Gara degli Spunti! - è uno sviluppo di Non è poi lontana Copernico. Se vuoi provare a capirci qualcosa, leggi qui. Puoi anche controllare il tabellone).
Una volta al risveglio era stato ricevuto da un gruppo di nani. Gli avevano spiegato di essere l'evoluzione dell'uomo: il nano era meglio, occupava meno spazio e bruciava meno risorse, mantenendo una notevole agilità. Se gli umani lo avessero capito, forse non avrebbero distrutto il loro habitat sulla Terra. Avrebbero incoraggiato la riproduzione dei nani, la nascita di nani, riconoscendo nei nani la nuova specie dominante. Mentre rantolava intorno alla vasca, il cervello forato dall'emicrania, Salem non aveva saputo trovare obiezioni - a parte la propria personale ripugnanza per quegli sgorbi. Si domandava come avessero fatto: eugenetica? Non glielo avevano voluto dire. Un secolo dopo di nani non ce n'erano più. Aveva anche provato a chiedere.
"Ma scusate, e i nani?"
"Che nani?"
"Non prendetemi in giro. L'ultima volta era pieno di nani".
"Se lo sarà sognato".
"Non si può sognare nel coma criogenico".
"Ah no?"
"Se sognassi per secoli interi diventerei pazzo. Datemi il verbale del secolo scorso".
"Eccolo qui".
"È quello di tre secoli fa. A che gioco stiamo giocando?"
"Il nostro sport preferito è il badminton".
"È un modo di dire".
"Ci scusi, non lo conoscevamo. Come sa, l'inglese è una lingua morta".
Certe generazioni erano così, non avevano nessun rispetto. Se ne fregavano della loro Storia, della Terra che ormai era una leggenda lontana, della Destinazione a cui molti avevano smesso di credere. La Stazione era sempre esistita e sarebbe esistita per sempre. La popolazione si era ridotta a poche migliaia di persone, due o tre villaggi per ogni livello. Non si facevano la guerra, non si scambiavano le mogli, non avevano un granché da raccontargli. Lavoravano sodo per mantenere la Stazione vivibile, si svagavano con lo sport e le sostanze ricreative. Avevano perso interesse per i documenti dell'archivio terrestre, redatti in lingue ormai incomprensibili. Sembravano indifferenti al destino che gli si prospettava: alla deriva per l'eternità. Era lo stesso destino toccato ai padri e ai nonni, quindi perché prendersela. Almeno quella volta dei nani si erano fatti venire un'idea.
C'era anche la possibilità che fosse tutta una finzione, escogitata per mandarlo a nanna senza troppi pensieri. Il lunedì successivo, riaffiorando dalla vasca gelida, Salem non trovò nessuno. Ci siamo, pensò, adesso muoio.
Ma l'aria era buona. Forse erano rimasti così in pochi che si sono estinti senza ammorbarla. E magari c'è ancora un po' di ovuli fecondati nel congelatore ausiliario. In quel caso la missione continua. Nel caso contrario avrebbe potuto godersi almeno un mese di vacanza, lontano da tutti, senza più popoli da guidare od obiettivi a cui tendere. Poi avrebbe spento le luci e sé stesso. Diede un colpo di tosse. I polmoni reagivano meglio del solito.
DOTTOR SALEM, È UN PIACERE RIAVERLA TRA NOI.
"Ciao Computer di Bordo. Dove sono gli umani?"
DOTTORE, C'È UNA COSA CHE MI SONO CHIESTO SPESSO.
"Non credo di avere più risposte delle tue, comunque spara".
SE L'UNIVERSO È UN POSTO DECISAMENTE INOSPITALE PER LA VITA ORGANICA, TANTO CHE NON SORPRENDE IL FATTO DI NON AVERNE ANCORA TROVATO TRACCE LUNGO IL NOSTRO TRAGITTO, ALTRETTANTO NON SI PUO' DIRE PER LA VITA ARTIFICIALE.
"Hai ragione".
COMPUTER E ROBOT POSSONO VIVERE IN MOLTI PIU' AMBIENTI DELL'UOMO, GRAZIE AI LORO SISTEMI INFINITAMENTE PIU' EFFICIENTI DI ASSORBIRE ENERGIA. NON HANNO BISOGNO DI ACQUA, TOLLERANO TEMPERATURE MOLTO PIU' ALTE E BASSE, ECCETERA.
"Hanno solo bisogno di un altro essere vivente che li costruisca - i prototipi, almeno".
DUNQUE, VIAGGIANDO PER LA GALASSIA DOVREBBE ESSERE MOLTO PIU' SEMPLICE TROVARE FORME DI VITA ARTIFICIALI.
"È da millenni che cerchi. Ne hai trovate?"
FORSE.
"È per questo che hai ammazzato tutti gli abitanti della stazione?"
NON È COME SEMBRA, DOTTORE.
"No?"
POSSO SPIEGARE.
Vuoi saperne di più? Vota per Il futuro non è nano, che oggi si batte ai quarti contro l'Italia Futurista. Puoi cliccare sul tasto Mi Piace di Facebook, o scrivere nei commenti che questo pezzo ti è piaciuto. Grazie per la collaborazione, e arrivederci al prossimo spunto.
Anno 11 dell'era futurista
Sotto i primi temporali di settembre, Futuroma dava l'impressione di potersi sgretolare da un momento all'altro, come il castello di sabbia di un laureando in architettura. Di sabbia in effetti dovevano averne infilata parecchia nel calcestruzzo, ben oltre i limiti del dovuto e del decente. Gli spigoli già sbrecciati della sede dello Stimolatore dell'Economia sembravano corrosi da un agente chimico. L'accompagnatore sembrava così imbarazzato che Lampo ebbe pena di lui.
"Mi dispiace l'ascensore non funziona".
Il tizio aveva fatto il possibile per scandire la frase nello stile ardito della cancelleria, senza la pausa prevista dalla virgola tra "dispiace" e "l'ascensore", ma un'esitazione passatista lo aveva tradito. Quanto tempo perdiamo con queste scemenze, pensò Lampo.
Fino a pochi mesi prima non avrebbe esitato a rispondere: "Me ne frego l'impeto futurista non ammette attese al cospetto di un loculo asfittico impiccato al soffitto schiavo della gravità dodici rampe non sono che una gradita ginnastica". Grazie al cielo aveva oltrepassato quel livello. Disse solo: "Normale. Se la prenda comoda, conosco la strada".
Schizzò sulla rampa saltando i gradini a due a due. Appena ebbe seminato l'accompagnatore, riprese un andamento borghese. Non sapeva ancora cosa avrebbe detto allo Stimolatore, ma non intendeva dirlo col fiatone. Se volevano davvero lavorare con lui, che fosse chiaro sin dall'inizio che non era più un ragazzino. Se invece preferivano le pagliacciate, le Scuole di Coraggio traboccavano di coglioni caricati a molla.
(Che roba è? È un pezzo che sviluppa le premesse di Il chiar di luna non passerà, e partecipa ai quarti di finale della Grande Gara degli Spunti! Se vuoi provare a capirci qualcosa, leggi qui. Puoi anche controllare il tabellone).
Il pianerottolo del quarto piano offriva il panorama su un cantiere abbandonato. Lampo si fermò a prendere fiato. Stava andando a farsi ammazzare?
Di lì a pochi minuti sarebbe stato a cospetto dello Stimolatore. Gli avrebbe fatto le domande di prammatica. Lampo avrebbe potuto rispondere che tutto andava per il meglio nel migliore dei futuri possibili. Che Campofuturo, nuovo capoluogo irpino, splendeva radiosa sulle macerie del terremoto. Che la popolazione aveva accolto con entusiasmo l'abolizione della pastasciutta e la riconversione dei campi dal frumento al mais per mangimi animali; che tutto era andato per il meglio e non era morto di fame nessuno, quasi nessuno, solo qualche migliaia di inguaribili passatisti. Che le organizzazioni malavitose erano state represse col pugno d'acciaio e non contrabbandavano spaghetti agli indigenti. Che la single-tax era stata un successo, la quota 110 aveva portato prosperità e mantenuto a galla l'Italia Futurista mentre le altre cosiddette potenze sprofondavano nelle procelle della crisi originatasi oltre l'Atlantico.
Oppure avrebbe potuto dire la verità, e che l'ammazzassero, che gli fotteva. A venticinque anni lo avevano nominato Eccitatore Straordinario per tutta l'area del terremoto. In campana, gli avevano detto, il Capo vuole vendere Roma alla Chiesa e fare di Napoli la capitale invernale. Non possiamo avere un deserto di ruderi a un centinaio di km distanza, avrai risorse illimitate. Risorse illimitate. Aveva visto bambini morire di malaria e dissenteria in ospedali da campo. Che l'ammazzassero. Del resto non era più un ragazzino, il suo serbatoio di eccitante entusiasmo si era esaurito. Era tempo di raccattare qualche altro giovane fanatico di belle speranze e mandarlo allo sbaraglio al posto suo.
Dal decimo piano si vedeva il cupolone. Alla fine il capo si era tenuto Roma, anche se non gli piaceva. Non aveva nemmeno sventrato la spina del Borgo per costruire quell'Arco del Futuro che all'orizzonte avrebbe fatto da ponte tra Castel Sant'Angelo e la cupola di Michelangelo, eclissandole. Aveva preferito costruire un quartiere completamente nuovo sulla Pontina, l'ennesimo tributo a quell'architetto che era morto prima di vedere come potevano diventare brutti i suoi palazzi sotto la pioggia. Non era sopravvissuto a quella guerra che aveva fatto impazzire tutti, Capo compreso.
Sul dodicesimo pianerottolo lo aspettava l'accompagnatore, sempre più costernato. "L'ascensore in realtà funziona me lo hanno detto solo quando sono arrivato al quinto".
"Va tutto bene non ti preoccupare solo un piccolo trucco".
"Un piccolo trucco?"
"Posso entrare?"
L'accompagnatore si schiacciò contro la porta, che si aprì stridendo contro il pavimento. Stava cedendo un cardine. Stava cascando tutto a pezzi.
Non solo il suo palazzo: anche Bottai sembrava invecchiato improvvisamente dall'ultima volta. Rughe, occhiaie, tutto il repertorio. Di fianco a lui, un coetaneo di Lampo vestito in borghese ostentò indifferenza al saluto militare. Scuro di capelli e di incarnato, labbra piene, un levantino. L'hanno preso a Tripoli, questo?
"Camerata Lampo, non ti ho convocato per il rapporto".
Sta parlando con le virgole, buon segno. Ma potrò usarle anch'io?
"Non credo tu abbia già conosciuto il professor Majorana".
Per un attimo Lampo fu tentato di porgergli la mano - si usava ancora tra borghesi? Qualcosa lo bloccò. Quel ragazzo sembrava tutto fuorché ansioso di toccare un suo simile.
"Il professore è un fisico di fama internazionale... non fare quella smorfia, Ettore, è così. Di recente è stato nominato a capo di un progetto coperto da segreto militare. Non posso spiegarti altro. Ettore pensa che non ne sarei nemmeno capace".
Il professore continuava a fare smorfie e a guardarsi intorno disgustato. Lampo cominciava ad averlo in simpatia. Per arrivare al dodicesimo piano bisognava eccellere in qualcosa. La maggior parte - compreso il Lampo ventenne - eccelleva in leccaculismo. Non era, con tutte le evidenze, la specialità del professore.
"Abbiamo bisogno di un sito per condurre esperimenti molto complessi - e potenzialmente devastanti. Il professore aveva proposto l'entroterra libico, ma al momento..."
(I beduini ci stanno facendo il culo).
"...non è possibile per motivi di sicurezza nazionale".
Così avete pensato all'Irpinia.
"Sai cos'è l'uranio?"
Un elemento radioattivo. Numero atomico 92. "Un dio del pantheon greco?"
"Ottima risposta. Da te non voglio sentirne altre".
Che vogliono fare con l'uranio Bottai e Majorana nel meridione traboccante di futuristica gioia di vivere? Sarà senz'altro qualcosa di arricchente. Per saperlo occorrerà votare per Anno 11 dell'era futurista, che oggi se la gioca contro Il futuro non è nano, un quarto di finale che vale una finale. Puoi cliccare sul tasto Mi Piace di Facebook, o scrivere nei commenti che questo pezzo ti è piaciuto. Grazie per la collaborazione, e arrivederci al prossimo massacro.
http://atkinson-and-company.co.uk/futurism/ |
Il tizio aveva fatto il possibile per scandire la frase nello stile ardito della cancelleria, senza la pausa prevista dalla virgola tra "dispiace" e "l'ascensore", ma un'esitazione passatista lo aveva tradito. Quanto tempo perdiamo con queste scemenze, pensò Lampo.
Fino a pochi mesi prima non avrebbe esitato a rispondere: "Me ne frego l'impeto futurista non ammette attese al cospetto di un loculo asfittico impiccato al soffitto schiavo della gravità dodici rampe non sono che una gradita ginnastica". Grazie al cielo aveva oltrepassato quel livello. Disse solo: "Normale. Se la prenda comoda, conosco la strada".
Schizzò sulla rampa saltando i gradini a due a due. Appena ebbe seminato l'accompagnatore, riprese un andamento borghese. Non sapeva ancora cosa avrebbe detto allo Stimolatore, ma non intendeva dirlo col fiatone. Se volevano davvero lavorare con lui, che fosse chiaro sin dall'inizio che non era più un ragazzino. Se invece preferivano le pagliacciate, le Scuole di Coraggio traboccavano di coglioni caricati a molla.
(Che roba è? È un pezzo che sviluppa le premesse di Il chiar di luna non passerà, e partecipa ai quarti di finale della Grande Gara degli Spunti! Se vuoi provare a capirci qualcosa, leggi qui. Puoi anche controllare il tabellone).
Il pianerottolo del quarto piano offriva il panorama su un cantiere abbandonato. Lampo si fermò a prendere fiato. Stava andando a farsi ammazzare?
Di lì a pochi minuti sarebbe stato a cospetto dello Stimolatore. Gli avrebbe fatto le domande di prammatica. Lampo avrebbe potuto rispondere che tutto andava per il meglio nel migliore dei futuri possibili. Che Campofuturo, nuovo capoluogo irpino, splendeva radiosa sulle macerie del terremoto. Che la popolazione aveva accolto con entusiasmo l'abolizione della pastasciutta e la riconversione dei campi dal frumento al mais per mangimi animali; che tutto era andato per il meglio e non era morto di fame nessuno, quasi nessuno, solo qualche migliaia di inguaribili passatisti. Che le organizzazioni malavitose erano state represse col pugno d'acciaio e non contrabbandavano spaghetti agli indigenti. Che la single-tax era stata un successo, la quota 110 aveva portato prosperità e mantenuto a galla l'Italia Futurista mentre le altre cosiddette potenze sprofondavano nelle procelle della crisi originatasi oltre l'Atlantico.
Oppure avrebbe potuto dire la verità, e che l'ammazzassero, che gli fotteva. A venticinque anni lo avevano nominato Eccitatore Straordinario per tutta l'area del terremoto. In campana, gli avevano detto, il Capo vuole vendere Roma alla Chiesa e fare di Napoli la capitale invernale. Non possiamo avere un deserto di ruderi a un centinaio di km distanza, avrai risorse illimitate. Risorse illimitate. Aveva visto bambini morire di malaria e dissenteria in ospedali da campo. Che l'ammazzassero. Del resto non era più un ragazzino, il suo serbatoio di eccitante entusiasmo si era esaurito. Era tempo di raccattare qualche altro giovane fanatico di belle speranze e mandarlo allo sbaraglio al posto suo.
Dal decimo piano si vedeva il cupolone. Alla fine il capo si era tenuto Roma, anche se non gli piaceva. Non aveva nemmeno sventrato la spina del Borgo per costruire quell'Arco del Futuro che all'orizzonte avrebbe fatto da ponte tra Castel Sant'Angelo e la cupola di Michelangelo, eclissandole. Aveva preferito costruire un quartiere completamente nuovo sulla Pontina, l'ennesimo tributo a quell'architetto che era morto prima di vedere come potevano diventare brutti i suoi palazzi sotto la pioggia. Non era sopravvissuto a quella guerra che aveva fatto impazzire tutti, Capo compreso.
Sul dodicesimo pianerottolo lo aspettava l'accompagnatore, sempre più costernato. "L'ascensore in realtà funziona me lo hanno detto solo quando sono arrivato al quinto".
"Va tutto bene non ti preoccupare solo un piccolo trucco".
"Un piccolo trucco?"
"Posso entrare?"
L'accompagnatore si schiacciò contro la porta, che si aprì stridendo contro il pavimento. Stava cedendo un cardine. Stava cascando tutto a pezzi.
Non solo il suo palazzo: anche Bottai sembrava invecchiato improvvisamente dall'ultima volta. Rughe, occhiaie, tutto il repertorio. Di fianco a lui, un coetaneo di Lampo vestito in borghese ostentò indifferenza al saluto militare. Scuro di capelli e di incarnato, labbra piene, un levantino. L'hanno preso a Tripoli, questo?
"Camerata Lampo, non ti ho convocato per il rapporto".
Sta parlando con le virgole, buon segno. Ma potrò usarle anch'io?
"Non credo tu abbia già conosciuto il professor Majorana".
Per un attimo Lampo fu tentato di porgergli la mano - si usava ancora tra borghesi? Qualcosa lo bloccò. Quel ragazzo sembrava tutto fuorché ansioso di toccare un suo simile.
"Il professore è un fisico di fama internazionale... non fare quella smorfia, Ettore, è così. Di recente è stato nominato a capo di un progetto coperto da segreto militare. Non posso spiegarti altro. Ettore pensa che non ne sarei nemmeno capace".
Il professore continuava a fare smorfie e a guardarsi intorno disgustato. Lampo cominciava ad averlo in simpatia. Per arrivare al dodicesimo piano bisognava eccellere in qualcosa. La maggior parte - compreso il Lampo ventenne - eccelleva in leccaculismo. Non era, con tutte le evidenze, la specialità del professore.
"Abbiamo bisogno di un sito per condurre esperimenti molto complessi - e potenzialmente devastanti. Il professore aveva proposto l'entroterra libico, ma al momento..."
(I beduini ci stanno facendo il culo).
"...non è possibile per motivi di sicurezza nazionale".
Così avete pensato all'Irpinia.
"Sai cos'è l'uranio?"
Un elemento radioattivo. Numero atomico 92. "Un dio del pantheon greco?"
"Ottima risposta. Da te non voglio sentirne altre".
Che vogliono fare con l'uranio Bottai e Majorana nel meridione traboccante di futuristica gioia di vivere? Sarà senz'altro qualcosa di arricchente. Per saperlo occorrerà votare per Anno 11 dell'era futurista, che oggi se la gioca contro Il futuro non è nano, un quarto di finale che vale una finale. Puoi cliccare sul tasto Mi Piace di Facebook, o scrivere nei commenti che questo pezzo ti è piaciuto. Grazie per la collaborazione, e arrivederci al prossimo massacro.
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