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Semmai lo Stato ci tortura lasciando mano libera ai magistrati", scriveva giusto ieri Sallusti,
in un pezzo dichiaratamente senza vergogna. Oggi Claudio Giardiello ha impugnato una pistola -
mirava a un pubblico ministero - e ha ucciso un giudice e un avvocato. Può darsi che non fosse un lettore di Sallusti. Potrebbe essersi perso quel folle pomeriggio di tre anni fa, quando il signor Martinelli entrò armato in un ufficio postale e fece 15 ostaggi: e poiché non era un integralista islamico, né un black bloc, ma un imprenditore che non voleva pagare il canone RAI,
Bossi affermò che andava "capito", e Fabrizio Rondolino
lo definì "un eroe" che lottava "per le nostre libertà naturali". Un eroe ancora barricato in un ufficio postale con fucile a pompa, due pistole e 15 ostaggi.
Può darsi che di questo "brutto clima"
di cui si lamenta l'ex pm Gherardo Colombo, non siano responsabili gli organi di stampa inflessibili coi no-tav e pieni di comprensione per la sofferenza di chiunque sia in difficoltà coi pagamenti - purché abbia un cognome italiano. "
Compagni che sbagliano", si diceva una volta: adesso sono più spesso imprenditori, ma insomma, vanno capiti. Sparano, feriscono, uccidono: ma interpretano un disagio reale. Ecco, chiunque scriva queste cose, sappia che almeno per quanto mi riguarda fa lo stesso schifo di chi scusava il terrorismo brigatista 40 anni fa, e quello islamico oggi. Magari non siete responsabili, no. Sicuramente siete irresponsabili.
Ok ma non ho chiaro chi in Italia giustifica o fiancheggia il terrorismo islamico
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RispondiEliminaHai scritto male il cognome del killer.
RispondiEliminaGià. Grazie.
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