(Sto ancora intervistando Le Solite Stronze, un gruppo punk con una sua idea del femminismo che francamente boh, vabbe', andiamo avanti).
...E arriviamo al terzo brano dell'album, che è quello che personalmente ho trovato più perturbante.
Sei uno che si perturba facile.
Beh sì, diciamo che contiene immagini abbastanza forti, che possono dare fastidio...
Infatti sono abbastanza fiera di questa canzone, credo che siamo riuscite a essere, come dici tu, perturbanti, e anche molto volgari, ma senza usare nemmeno una parolaccia.
Che cazzo ci hai con le parolacce adesso.
Ma niente, sono una scorciatoia, è facile essere volgari con le parolacce, sono bravi tutti. Anche noi in altri pezzi ne abbiamo approfittato, invece qui...
Qui io volevo cantare STROOONZOOOO per tutto il ritornello, ma mi è stato impedito.
Sarebbe stato ridondante.
STROOONZOOOO! Senti come suona bene?
La faccio annusare ai plantigradi / piuttosto di darla più a te. Qui se non sbaglio c'è un riferimento a una polemica di un paio di mesi fa... scoppiata credo su Tictoc...
Una polemica veramente del cazzo, devo dire.
Sì.
Ma proprio del cazzo, cioè bisogna avere veramente una testa di cazzo atta a recepire soltanto pensieri a forma di cazzo per non comprendere il senso della provocazione. Cioè io nei boschi non ci vado mai perché non mi va di rompere i coglioni alla natura e cazzivari, ma se ci andassi e mi capitasse di incontrare un orso secondo te resto lì a farmi sbranare?
Suppongo di no.
Il punto è che centinaia di migliaia di donne in tutto il mondo hanno detto, sentite: se invece nel bosco incontro un uomo ho persino più paura. la notizia era quella...
...poi ovviamente certa gente ha la testa di cazzo e contro questa cosa forse è inutile lottare.
Questa canzone è un vero scoppio d'ira, e mi ha fatto pensare se avevo mai sentito altre canzoni così aggressive almeno dal punto di vista verbale. Mi è venuta in mente, non so se ce l'avete presente, I Wanna Destroy You dei Soft Boys...
Eh, come no, chi è che non ascolta i Soft Boys.
Ecco, come ovvio mi vengono in mente solo brani di gruppi maschili, che magari esprimono un forte desiderio di violenza, ma è sempre del tutto estroflesso, cioè, ti distruggo, ti anniento, ti spacco la faccia, e così via.
O gli Skiantos! "Quando t'incontro per la strada ti darei i calci nei denti"!
Anche, sì giusto. Voi qualcosa l'avete presa dagli Skiantos, non dite di no.
Non diciamo di no.
Invece in questa canzone c'è una violenza fortissima, che però è completamente introflessa, cioè capisco l'ironia e l'iperbole e tutto quanto, ma è una canzone sul distruggersi la vagina piuttosto di concederla a qualcuno.
E questa cosa ti perturba.
Beh sì. Cioè ci vedo anche una pulsione autodistruttiva, masochistica...
"La riempio di polvere pirica!"
Che tra l'altro è un dato che mi sembra di avere riconosciuto in altre autrici femminili, cioè un'insistenza sulla sofferenza e sulla mutilazione che magari è inferta dall'uomo, ma talvolta mi sembra quasi rivendicata con orgoglio, una specie di mistica del dolore che la trovi già nelle sante medievali e arriva fino al Racconto dell'ancella e probabilmente anche più in là.
Capisco quello che intendi dire.
Davvero?
Ma è una stronzata.
Va bene, andiamo avanti. A un certo punto c'è una citazione da Gianni Rodari e Sergio Endrigo, o sbaglio?
In che senso?
La rima ricci/Scandicci.
Aaah, quella. Beh non era consapevole, io pensavo più al mostro di Firenze.
Ah. Oh. Eeeeh. Uh.
Vuoi fare una pausa?
No, no, è solo che per un attimo ho visualizzato e... un'ultima cosa. A un certo punto tu, credo che sia tu, canti: "la chiudo e poi butto il lucchetto".
Sì.
Ma scusa, capisco l'iperbole e tutto quanto, ma se butti il lucchetto vuol dire che non è più chiusa... forse volevi dire che buttavi la chiave.
Cazzo, ma non ci arrivi che le serviva la rima? "La chiudo e poi butto il lucchetto, non so se hai afferrato il concetto".
Sì, ma...
Perché ci stiamo facendo intervistare da questo idiota?
È l'unico che ci ha richiamato.
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi scrivere qualsiasi sciocchezza, ma io posso cancellarla.